giovedì 21 gennaio 2010

Appendice di "Craxi santo subito!"


Giannelli /Corriere.it

Le tre bellissime vignette di stamane mi hanno fatto aprire questa appendice ... potrebbe crescere se mi accorgo di altre chicche


Ricordi
Vadelfio/ VADELFIO


Un uomo che non doveva chiedere, mai
Craxi. La vigna si farà striscia su l'Unità (di domenica 24, credo).
Invece, un'altra vignetta sulle vicende di Vendola e del centrosinistra in Puglia, oggi su Liberazione.

Una cosa di cui sento parlare poco. A parte la vicenda politica e quella giudiziaria. Il fatto che il Bettino (molto prima dell’esplosione del bubbone tangentizio) stesse parecchio sul gozzo per la sua spocchia, l'arroganza, identificabile ed identificata con l’arroganza del potere (indicativo il film: Il Portaborse, del ’91 appunto). Così, lui e amichi, sdoganarono l'arroganza esplicita del potere. Mai più “inutili” vergogne, “ipocriti” pudori, ma anzi ostentazione fiera, status, l’arroganza fatta comunicazione politica, comunicazione. E imparammo presto. Trasmissioni televisive (Ferrara, Sgarbi, etc), la Lega (quella che Craxi e gli indagati di Tangentopoli li voleva alla forca, agitando cappi in parlamento), e poi gli ex fascisti, il partito dellammore berlusconiano, ma anche molta sinistra, centrosinistra, adeguatasi (ci siamo adeguati tutti?) a spocchia e/o cappio, incapaci di contrastare con altri linguaggi, differenti comportamenti, la “spocchia giusta”. Che danni.

Mauro Biani/ Mauro Biani, vignette

Forattini targato 2000


Aggiungo ...

Toponomastica

Il Senato ricorda Bettino Craxi. La cerimonia era prevista in biblioteca, ma per il grande affollamento è stata allestita un'altra sala. Eppure bastava togliere i libri di storia.

(L'Italia deve molto a Craxi. Ma anche lui non scherza)

Stefania Craxi: "Mio padre si è fidato delle persone sbagliate". Se stesso.

La figlia ha parlato senza lacrime né rabbia. Sono sparite anche quelle.

[...]

Fricca e alcune battute su Craxi da Spinoza



Vauro Le vignette di Vauro

1 commento:

  1. Nel nostro poco beneamato paese vige da sempre una strana usanza: chi ruba tanto viene classificato e considerato un rispettabile furbo da erigerlo a esempio, magari intitolandogli qualche via. Chi poverino, ruba poco (magari perchè non ha il core di fare di più), ebbene costui, miserabile rappresentante della razza umana, deve espiare in galera e magari morirvi.
    Che bel paese! Siamo un faro per le civiltà del mondo (che ci ride addosso).
    Si vergognino i nostri rappresentanti istituzionali quando nelle cerimonie si riempiono la bocca di paroloni altisonanti.
    Mentono sapendo di farlo. E questo è IPOCRISIA!
    Vergogna a tutti i livelli.
    Artù.

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