martedì 9 ottobre 2012

DDL Corruzione

Gianfranco Uber


Decreto anticorruzione

Roma - (Adnkronos) - Governo è intenzionato ad accelerare sull'incandidabilità dei condannati al Parlamento, italiano ed europeo, ma anche Regioni, Province, Comuni. Severino e Patroni Griffi chiamano la Cancellieri: facciamo in fretta.

Uno dei vizi più gravi di governi e parlamenti è legiferare spesso sull'onda dell'emotività. Non si può dire lo stesso sulla corruzione. Anzi. Che cos'altro deve ancora accadere per approvare una legge? Non c'è bisogno di essere particolarmente virtuosi per capire che è tempo di muoversi, in fretta e bene. Che non possiamo più permetterci il costo economico ed etico del malaffare, che da vent'anni dilaga di fronte agli occhi increduli di cittadini e imprese.
Che l'Italia non rialzerà la testa finché economia e politica rimarranno ostaggio di un sistema corruttivo inossidabile tanto quanto la mancanza della volontà concreta di aggredirlo. continua



do the lex, sad lex
 fabiomagnasciutti
Etichette: legge anticorruzione, magnasciutti


La signora Napolitano non è la marchesa del Grillo
di Nadia Redoglia 

Ha fatto notizia la signora Clio che si paga il biglietto, dopo aver fatto la fila, per vedersi la mostra di Vermeer. Signora, veramente chapeau!

Nel resto d’Europa è la norma (da DNA proprio) che i capi di Stato e di Governo agiscano così (figuratevi dunque i loro familiari) e dunque nessuno si sognerebbe di farne notizia. A suscitare diritto di cronaca sarebbe invece una consigliera regionale che sfila in negligè, peraltro giustificando la performance ad esclusivo beneficio dell’economia nazionale… Possiamo perciò ben immaginare che accadrebbe se quella, essendo sotto processo per induzione alla prostituzione, pure minorile, fosse ancora (istituzionalmente) autorizzata a rappresentare il popolo! Naaa: non esisterebbe proprio! Da noi è invece questa la norma insieme a marea d’altro ancora: tutti quegli altri della “specie” Fiorito (giusto per citare il recente più in voga) e agli innumerevoli “tutti quegli altri”, d’ogni “scala gerarchica” indagati, imputati, pesantemente indiziati che ancora dettano legge (nel vero senso della parola) agli italiani e perciò, in quanto immuni (magari pure scortati), godono del privilegio di poterci sbattere quotidianamente in faccia: “io so’ io e voi non siete un cazzo”.

Ma dai! Potrà mai essere normale che nel 2012 d.C. un popolo di stato di diritto sia costretto a pretendere una legge anticorruzione?! Ma questa non era già scontata naturalmente, ancorché istituzionalmente, in quanto implicita non solo nella Costituzione, ma già nella carta universale dei diritti umani? Il doverla annoverare come legge ben specifica è già di per sé umiliante. Se poi però, per ottenerla, saremo costretti a subire il ricatto di quel gran numero di legislatori che, per approvarla, pretenderà lo stravolgimento della sua ratio, allora si potrà inequivocabilmente omologare a tutti gli effetti di legge quel “noi siamo noi e voi proseguirete, non essendo un cazzo, a manifestare meraviglia per chi non solo si mette in coda, ma addirittura lo fa per pagarsi il biglietto!”
2 ottobre 2012




Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it
 
un po' di dati - dalla prima pagina de il Fatto Quotidiano - www.natangelo.it





INTERCETTATA
Il DDL "anticorruzione" rischia di subire un altro rallentamento per le modifiche che il Senato potrebbe apportare al testo già approvato alla Camera e che costringerebbe il provvedimento a ritornare a Montecitorio.
Nonostante la stima degli enormi costi della corruzione in Italia, resa pubblica recentemente dalla Banca Mondiale, c'è ancora chi ritiene necessaria una minore severità nei confronti della corruzione privata e del traffico di influenze.
Gianfranco Uber




Bandanax L'Asino



Giannelli - Corriere della sera
 



Meglio Mai
Mauro Biani



Tiziano Riverso



Bertolotti e De Pirro


Bertolotti e De Pirro

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