giovedì 12 febbraio 2015

Buduàr 22

COPERTINA DI PIERRE BALLOUHEY

Non doveva essere così. La copertina, intendo. Aspettavamo il disegno di Pierre, ma non volevamo perdere il senso della sorpresa chiedendogli di disegnare qualcosa di specifico.

Non doveva essere così. La nostra copertina, tutti i contenuti del giornale sono fatti, pensati, prodotti per strappare sorrisi.

Non doveva essere così la prima parte di questo almanacco dell’arte leggera. O perlomeno volevamo parlare di Wolinski, di Charlie Hebdo e della satira francese ma quando e come volevamo noi.

Eravamo ancora divertiti ed orgogliosi del rapporto di amicizia con Feco-France. Eravamo lì ad assaporare il Buduàr Extra con gli allegri auguri di Natale, leggevamo le email che arrivavano pian piano con commenti e complimenti d’oltralpe.

Poi il registro, all’improvviso, è cambiato. Non dovevano arrivare. Stupore, indignazione, incredulità.

Non doveva riempirsi il nostro archivio di tratti atroci, grida d’orrore.

Invece questa maledetta prima parte, le mille discussioni che stanno riempiendo fogli e monitor di tutto il mondo, le centinaia di vignette con matite spezzate che si rigenerano ci sono state imposte.

Trovate questi testi, questi tratti, queste parole perché ci sono state imposte con il mitra spianato.

Non dovrebbe essere così. Ma è.

Bentornati nell’irreale (ma poi nemmeno tanto) mondo del sorriso.

Fuoco alle polveri di grafite. I nostri cannoni sono cordiali e vi accolgono con un saluto. D’altronde sparano a “Salve!”

Alessandro Prevosto

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Nota: 

Sul blog di Buduàr, vi segnalo anche una bella raccolta di disegni in memoria dei colleghi di Parigi.



Da quando è stato messo in atto il vile attacco alla redazione di Charlie Hebdo, con le tragiche conseguenze che tutti hanno potuto leggere e vedere sugli organi di informazione di tutto il mondo e sui social network, la nostra email redazionale non ha smesso un minuto di ricevere disegni e vignette di solidarietà alla rivista satirica francese. Molto del materiale è già stato ripreso, ritwittato, condiviso, commentato, ma abbiamo comunque voluto aprire questa gallery che altro non è che una selezione fatta in "stile Buduàr". Il nostro contributo per fare in modo che tutto il movimento di questi giorni rimanga nella storia.



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