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martedì 13 dicembre 2016

Governo Gentiloni

Una prima caricatura del nuovo primo ministro.
Marilena Nardi


Nasce il governo Gentiloni
  Molte le conferme di ministri del governo Renzi: Pier Carlo Padoan all’Economia, Andrea Orlando alla Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa, Carlo Calenda allo Sviluppo Economico, Maurizio Martina alle Politiche Agricole, Gianluca Galletti all’Ambiente, Graziano Delrio ai trasporti, Beatrice Lorenzin alla Salute, Enrico Costa agli Affari Regionali, Dario Franceschini ai Beni Culturali, Marianna Madia alla Semplificazione e alla Pubblica Amministrazione, Giuliano Poletti al Lavoro. 
  Tra le novità, il passaggio di Angelino Alfano dall’Interno agli Esteri, la sua sostituzione al Viminale con Marco Minniti, le nomine di Valeria Fedeli all’Istruzione e di Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento. Diventano ministri i sottosegretari uscenti Luca Lotti, con delega allo Sport (prima era una delle competenze di Delrio), e Claudio De Vincenti, con delega alla Coesione Territoriale e al Mezzogiorno, mentre Maria Elena Boschi entra nello staff di Palazzo Chigi come sottosegretario con il ruolo particolare di «segretario del Consiglio dei ministri» (ruolo che prima era di De Vincenti).

Fabio Magnasciutti


Gianni Audisio


Fulvio Fontana



Bertelli







Riverso


Er stampella (non è successo niente)
Il -nuovo- governo
O.t. ieri, ricordando Piazza Fontana
Biani


Niente di originale
Biani


Governo
CeciGian



Gentiloni
Giannelli



Vauro


Puglia


Cucu Verdini non c'è più
Portos



Lo scatolone di Renzi
Uber


CHI SUONA LA CAMPANA ?
Varato il nuovo Governo Gentiloni con poche ma significative modifiche rispetto al precedente.
Indubbia la firma di Renzi che evidentemente non ha voluto che si sacrificasse chi lo ha coadiuvato, testa bassa, nella preparazione di quel pasticciaccio brutto di riforma costituzionale.
Un governo fotocopia si dice ma ora è Gentiloni che dovrà condurre la danza.
Uber

Un governo sotto dettatura o sotto dittatura?
Giuliano



La lista dei ministri
Cadei


Trovato su Twitter



(continua)

martedì 19 luglio 2016

Turchia: storia di un golpe


martedì 19 luglio 2016
GOLPE A MOLLA
Ammetto che è una delle tante possibili interpretazioni.
In attesa di saperne di più, a me  comunque le liste di proscrizione già pronte
per i magistrati mi hanno abbastanza insospettito (e preoccupato).
SPRING GOLPE
 su CARTOONMOVEMENT
Gianfranco Uber


Oggi facciamo un po' di dietrologia sugli ultimi avvenimenti turchi.

Il colpo di Stato in Turchia 2016 è un fallito golpe militare messo in atto da una parte delle forze armate turche il 15 luglio 2016 per la presa del potere nel Paese.
Alcuni analisti hanno ipotizzato altre versioni sui reali motivi del sollevamento militare. Secondo il presidente turco Erdogan, l'organizzatore sarebbe Fethullah Gülen, che replica indicando invece nello stesso presidente l'ideatore.
Il tentativo di rovesciamento del potere ha portato alla morte di 290 persone e al ferimento di altre 1440. I dati forniti dal Governo riportano inoltre che, alla conclusione dell'evento, sono stati arrestati 2893 golpisti e 2745 giudici sono stati rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio. In particolare nella città di Istanbul, alcune agenzie di stampa hanno riportato il ferimento di molte persone che manifestavano contro i militari sul Ponte sul Bosforo, occupato dalle forze armate.
Le reazioni internazionali al colpo di Stato sono state particolarmente caute, anche se nella notte i principali leader internazionali hanno condannato il tentativo di presa di potere dei militari. (fonte)

Probabilmente il golpe non è stato organizzato direttamente da uomini di Erdogan ma penso che questi non potevano non sapere che migliaia di militari e giudici stessero ordendo un colpo di Stato.
E’ evidente che  Erdogan ed i suoi li hanno lasciati fare, si sono preparati con leggi ben precise, tipo la cancellazione  dell'immunità per i parlamentari dell'opposizione, per poi al momento giusto, intervenire, fermarli schiacciandoli e rendendo la Turchia un Paese ancor più fondamentalista. Ora vogliono ripristinare la pena di morte per i colpevoli di tradimento.
Kerry parla debolmente di mantenere standard di democrazia all'interno del paese, ma lo  stesso Erdogan ricorda che la stessa America ha la pena di morte in molti stati.
Il presidente turco in una intervista alla Cnn fa sapere che reintrodurrà la pena di morte se il Parlamento la varerà. "La pena di morte -ha detto poi in mattinata - c'è negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in diversi Paesi nel mondo. Solo in Europa non c'è". In Turchia era stata eliminata, "ma non ci sono statuti irrevocabili".


domenica 22 maggio 2016
UN BRUTTO SEGNALE
Un emendamento del Governo Turco cancella l'immunità per i parlamentari dell'opposizione.
Gianfranco Uber

Turkish F(a)iled coup d'état    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
erdogame over? Nope.
15 Jul 2016 23:35






vorrei capire
Fogliazza








Erdogan
Bertelli



Military Coup in Turkey
Mohammad Ali Khalaji


Military Coup in Turkey 2016
By: Firuz©Kutal 16/06/2016 00:04


Putsch now    Paolo Lombardi
.
16 Jul 2016




Editoriale a Fumetti su afNews QUA: http://www.afnews.info/wordpress/2016/07/17/non-golpevole/
Su Flickr QUA: https://www.flickr.com/photos/moisevivi/28284349531/
Fonte QUA: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/07/15/colpo-di-stato-in-turchia-carri-armati-ed-f16-su-ankara_432c117d-f188-423f-9f72-05260b0cc20c.html
Moise


16 luglio 2016 - Fallito colpo di Stato, Turchia nel caos: centinaia di morti, migliaia i feriti e altrettanti militari arrestati.
© Milko Dalla Battista





Tiziano Riverso


Mario Bochicchio



Bagno turco
Pierfrancesco Uva


La grande bufala del turco più pericoloso del mondo ...
Roberto Mangosi


FALSITA' POLITICHESE
Definire il governo turco
"democraticamente eletto"
è stata la peggior balla
che i governi occidentali
potessero concepire.
Roberto Mangosi


The noose    Cecigian
Erdogan plans to reintroduce the death penalty: a real suicide for Turkey.
18 Jul 2016



ElleKappa


 Nizza emerge dallo stato d’emergenza 
mentre Istanbul fa gol (pe)?!
Nadia Redoglia
La strada era chiusa al traffico automobilistico per i fuochi pirotecnici che partivano dalla spiaggia.
La Francia, Corsica compresa, si trovava al momento dei fatti in stato d’emergenza. Dopo gli attentati del 12 Novembre 2015 il governo francese l’ha dichiarato con ben tre decreti in sinergia con il plan rouge (prefettizio).   Lo stato di emergenza è misura di governo severissima, ovvero con questo s’instaurano forme di restrizioni eccezionali (possono portare persino alla censura di stampa) in quanto si dichiara ufficialmente lo stato di pericolo imminente. Ne consegue che non solo qualsiasi eccezione deve essere autorizzata e preventivamente intercettata, ma comporta anche l’organizzarsi nei casi in cui OGNI fatto anomalo (compresi l’accidentale e l’incidentale) sia “trattato”, dunque “attrezzato” per scongiurarlo in modo differente da ciò che comporta la sicurezza in stato di ordinaria amministrazione. Vedasi europei ove, perciò, non accadde strage.
Domanda: com’è che il carnefice nizzardo, a bordo del suo enorme autoarticolato frigorifero,  è potuto invece (emergere) transitare prima lentamente e poi in accelerazione su quel rettilineo, senza alcun tipo di prevenzione ante?


Mentre il globo era pesantemente coinvolto su Nizza, Ankara e Istanbul (location turche più globalmente conosciute) coglievano l’attimo per un colpo di stato. Umani internazionali di  buona volontà l’hanno pure seguito in diretta elucubrando speranze e timori…

I fatti oggi dimostrano che Erdogan solo in questo modo gliela poteva fare a mettere a rete (a maggior dimostrazione di presa per il culo mondiale: pure su rete internet da lui censurata) ovvero realizzare il suo obiettivo latente da anni. Stiamo parlando di potenza nucleare Nato che oggi, a tutti gli effetti, in persona del suo presidente, può perciò impunemente  dichiarare: ho sconfitto chi mi vuole male, potenzialmente ho diritto di condannare a morte, censurare, eliminare migliaia/milioni di persone che io giudico contro di me. E infatti così sta agendo.

Minchia signor tenente (del potere)…



Attentati e Golpe
Altan

Eventi
Alle ore 22:00 (ora locale) di venerdì 15 luglio 2016, la Jandarma effettua la chiusura di due ponti sul Bosforo con dei carri armati.
Alle ore 22:19, il ministro Binali Yıldırım conferma le voci riguardanti un tentativo di alcuni militari di effettuare un colpo di Stato dopo che alcuni jet ed elicotteri erano stati avvistati a sorvolare, a bassa quota, sia Istanbul che Ankara e dopo aver udito degli spari nei pressi della sede del parlamento turco.
Alle 22:21, l'esercito turco invita la popolazione a rientrare nelle proprie case.
Alle 22:22, viene bloccato qualsiasi accesso ai social network, tra cui Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat, ma non alle Virtual Private Network (VPN) che consentono a chiunque di continuare a postare.
Alle 22:25, i militari irrompono nella sede della rete radiotelevisiva turca TRT ad Istanbul vengono interrotte le trasmissioni televisive. I militari si dichiarano appartenenti ad un "Consiglio di Pace Turco" con l'obiettivo di formare un nuovo governo.
Alle 22:41, i militari bloccano con i carri armati gli accessi all'aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul dopo aver disarmato gli agenti di polizia addetti alla sicurezza e, inoltre, viene bloccato l'accesso anche all'aeroporto di Ankara.
Alle 22:43, l'esercito mette in atto alcune sparatorie nei pressi del quartier generale della polizia ad Istanbul.
Alle 22:49, i golpisti riescono ad addentrarsi nel quartier generale dell'esercito turco ad Ankara ed a prendere in ostaggio Hulusi Akar, il capo di stato maggiore delle forze armate turche.
Alle 22:56, i militari autori del colpo di stato si dichiarano pronti a mantenere intatte le relazioni con l'estero e che "lo stato di diritto rimarrà una priorità".[12]
Alle 23:02, i voli in partenza e in arrivo dall'aeroporto di Ataturk vengono cancellati dagli occupanti.
Alle 23:13, la televisione di stato turca diffonde dei comunicati delle forze armate che annunciano l'introduzione del coprifuoco e la proclamazione della legge marziale.
Alle 23:18, i golpisti irrompono nella sede del partito AKP e s'impossessano dell'edificio.
Alle 23:20, i militari provocano un'esplosione nei pressi del Centro di formazione delle forze di sicurezza di Gölbasi, in provincia di Ankara.
Alle 23:24, i militari dichiarano alla TV di stato l'intenzione di creare una nuova costituzione garante della democrazia e della laicità.
Alle 23:35, il presidente Erdoğan si collega da un luogo sconosciuto, attraverso FaceTime, con la CNN Turk per denunciare il tentativo di colpo di Stato dei militari e per incitare il popolo turco a "resistere e scendere in piazza". Anche dalle moschee di tutto il Paese sono partiti incitamenti per combattere contro i golpisti. Durante la notte, numerose persone hanno accolto favorevolmente l'appello del presidente ed hanno organizzato dei movimenti di resistenza nei confronti dei militari. In piazza Taksim, a Istanbul, alcuni civili, dopo essersi scontrati con i militari, sono saliti sui carri armati ed hanno fatto capire agli occupanti che non avrebbero mai sostenuto il rovesciamento del governo di Erdoğan.
Alle ore 04:30, riprendono le trasmissioni televisive delle reti occupate precedentemente dai militari.
Alle 05:30, il governo turco riesce a riprendere il controllo del Paese, mentre Erdoğan ritorna ad Istanbul ed il generale delle forze armate Hulusi Akar viene liberato.
Alle 10:32, viene confermata l'uccisione di 104 presunti golpisti, l'uccisione di 47 poliziotti e la morte di 41 civili (poi diventati 265), i quali sono stati definiti "martiri".
Alle ore 11:50 del 16 luglio 2016, viene confermato il fallimento del colpo di Stato anche se un piccolo gruppo di militari (circa 150) rimane asserragliato nel quartiere generale del comando delle Forze armate ad Ankara per cercare di trattare la propria resa.

Conseguenze
Arresti ed epurazioni governative
Il primo ministro, Binali Yıldırım, ha confermato l'arresto di 2839 soldati di vario grado, di 100 militari uccisi e altri 200 arresi, mentre altri sono stati espulsi dall'esercito. Tra i soldati arrestati vi sono almeno 34 tra ammiragli, generali e colonnelli. Tra gli arrestati vi sono:
Erdal Ozturk, comandante della Terza armata, arrestato per presunta complicità.
Akin Ozturk, ex capo di stato maggiore dell'aeronautica.
Adem Huduti, comandante della Seconda armata.
Avni Angun, vicecomandante della Seconda armata.
Nejat Atilla Demirhan, comandante del dipartimento Mediterraneo e della guarnigione di Mersina, per aver comunicato alla gendarmeria dell'area di sua competenza una presa del potere da parte dell'esercito.
Secondo il governo turco, inoltre, alcuni golpisti hanno tentato la fuga dalla Turchia ed è per questo che si sono intensificate operazioni di polizia lungo le frontiere. Otto ufficiali dell'esercito, invece, sono fuggiti, atterrando con un elicottero in Grecia per richiedere asilo politico. Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, dopo essersi confrontato con il ministro degli esteri greco Nikos Kotzias, ha richiesto ed ottenuto l'estradizione per i golpisti fuggiti.
I 2.745 magistrati rimossi dall'incarico sono stati arrestati e cinque membri del Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri (HSYK) sono stati destituiti per presunti legami con Fethullah Gulen, considerato da Erdoğan come il responsabile principale del fallito golpe. Sono stati arrestati due giudici della Corte costituzionale, Alparslan Altan e Erdal Tercan, e 58 membri del Consiglio di Stato. Per 140 membri della Suprema corte d'appello sono stati emessi dei mandati d'arresto, 11 dei quali già eseguiti.
Tra gli arrestati vi è anche Bakir Ercan Van, il capo della base militare di Incirlik, accusato di complicità. Secondo il governo turco, infatti, la base sarebbe stata utilizzata per rifornire uno dei caccia utilizzato dai golpisti.
Inoltre, Umit Dundar è stato nominato nuovo capo di stato maggiore per sostituire Hulusi Akar.

Perdite
104 militari uccisi e 2839 arresti
2 UH-60 abbattuti
114 militari uccisi (41 poliziotti e 2 soldati)

domenica 5 giugno 2016

Liste elettorali

Oggi si vota...

Votate bene!!

Elezioni comunali. Le liste civiche.
Lido Contemori



Elezioni
CeciGian



Vigilia insonne
Giannelli



Cadei



Staino



mal comune mezzo grullo
Riccardo Mannelli




 Candidati Sindaco Milano 
Portos



indicazioni di voto
Franzaroli



Bertelli



Parmagnèr per la Cultura La commissione anticosa ha esaminato oltre 3200 candidati alle prossime amministrative rintracciando 14 “impresentabili”: un dato vergognoso che ci preoccupa per il futuro di questo Paese. Davanti ad un numero così esiguo abbiamo quindi deciso di avviare, a partire già dalla prossima settimana, i nostri laboratori di minaccia creativa, fantafatturazione e origami di cemento. Per iscriversi non saranno necessari i vostri dati (quelli li abbiamo già), ma basterà farsi pungere un dito.
Per maggiori informazioni: fatevi i cazzi vostri.



aperture elettorarali della destra
Beppe Mora


Intenzioni di voto
Vanessi

il post è in costruzione 
ripassa più tardi potrebbe essere modificato 

mercoledì 23 settembre 2015

Storie di abusi ai minori taciute in Afghanistan

Inchiesta del New York Times. Marines americani hanno l'ordine di ignorare le violenze sessuali che vengono compiute regolarmente dagli alti ufficiali della polizia del Paese, in alcuni casi anche quando avvengono nelle stesse basi militari



Destroy    Michel Moro Gómez (MORO)
The positition of women in Afghanistan. This cartoon is selected for Peace & Justice 2015-2016. The cartoon is based on an idea by Fatima Khalil-ul-Allah from Marefat Primary and High School in Kabul, Afghanistan.
22 Sep 2015




Libertà duratura per carnefici d’ogni specie


«Il motivo per cui eravamo lì era per le terribili cose che sapevamo i talebani facevano contro la popolazione, abusando dei diritti umani» E’ ciò che riferisce al NYT un marine statunitense impiegato nell’Enduring Freedom  in Afghanistan.

martedì 28 luglio 2015

Il Patto con gli Italiani

BatMat
CeciGian


Sogni d'oro
CeciGian


Un putto con gli italiani

di Nadia Redoglia
E dopo il tempo del patto da senescente uomo in doppio petto (e multi patta), ratto s’apprende il patto del giovinetto Fonzie/ Baden-Powell che attraverso la sua ruota della fortuna, (Pitti) uomo arrivò a noi, promettendo di rottamar nemici e rasserenar amici. Fece un po’ di confusione con oggetti e predicati, ma in compenso si rivelò buon riciclator di cloni.

Il patto iniziale nomato Nazareno fu successone per gli amanti di Spoon River (…recita bene la tua parte, in questo consiste l’onore…), un po’ meno per gli estimatori di Pirandello (dal così è se vi pare a seguire) liquidati chiamandoli gufi.

Se proprio s’ha da parlare di letteratura è forse  con il “Viaggio sentimentale in Italia” di Peynet e i suoi Les Amoureux che dobbiamo invece confrontarci. Stante l’ultimo patto proposto dal cupido Renzi agli italiani (cfr abrogazione d’ogni imposta comunale sulla prima casa) pare di sì: sarà infatti interessante scoprire come ogni sindaco (onesto) delle nostre città italiane recepirà quel sentimentalismo!

21 luglio 2015


Il Patto con gli Italiani
Franco Portinari


lunedì 20 luglio 2015
IL FAMOSO TRUCCO
Il noto prestidigitatore Renzi tenta nuovamente il famoso numero del taglio delle tasse sulla casa.
Gli riuscirà nuovamente. Difficile a dirsi, il trucco ormai è sgamato ma la platea ama crederci e applaude molto facilmente.
Uber

Ebert - L'Asino


Ebert - L'Asino



Il contratto cogli Italiani
Fulvio Fontana


Lo strillone
Bertelli

Mauro Biani


Staino


Riverso


Airaghi