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domenica 16 luglio 2023

Foto dal 53° Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera.

 Se non hai ancora visitato il Salone Internazionale dell'Umorismo

hai tempo fino al 23 luglio

Tutti i giorni delle 18 alle 22

EX CHIESA ANGLICANA  BORDIGHERA

Il Manifesto 

È una tavola di Quino dedicata al mare inteso come un mezzo di comunicazione; la sottile ironia del naufrago che non ha più posto per inviare il suo messaggio in bottiglia, sottolinea  bonariamente la solitudine.

Proseguendo l’iniziativa del 2022 con Peynet, la sezione Omaggio ad un Autore è dedicata Joaquín Salvador Lavado Tejón in arte Quino, creatore della celebre Mafalda.


𝐓𝐫𝐨𝐟𝐞𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐝'𝐎𝐫𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 🏆🌊
✏𝐇𝐀𝐋𝐈𝐓 𝐊𝐔𝐑𝐓𝐔𝐋𝐌𝐔𝐒 𝐀𝐘𝐓𝐎𝐒𝐋𝐔 Turchia

GIO/Mariagrazia Quaranta (Dattero d'oro), Luc Vernimmen (Dattero d'argento) ,
 Aytoslu (Palma d'oro)

Quest’anno è stata ripresa la tradizione dei premi al miglior disegno a tema: Palma d’Oro, Dattero d’Oro e Dattero d’Argento. A diverse personalità andranno la Rama di Palma d’Oro e altri premi nella tradizione del Salone.

Il tema è MARE, inteso nella sua accezione più ampia: fonte di ispirazione poetica, di viaggi, di scoperte geografiche, di globalizzazioni, di drammi, di svago.

Insomma, come diceva De André: Il mare è elemento unico separa e unisce. Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.

Al concorso si sono iscritti ca. 400 disegnatori da 71 paesi (l’anno scorso furono 140 e 38); i disegni ricevuti quasi 800 ( c/ 340). Di questi, ca. 180 saranno esposti in mostra.. Un risultato inaspettato e di grande qualità dove l’aspetto ambientale risulta essere preminente attenzione della maggior parte degli umoristi di tutti i paesi.








La Giuria ha poi assegnato una dozzina di targhe per ‘menzioni speciali’, tre delle quali sono state consegnate direttamente in sala ad altrettanti artisti presenti: Margherita Allegri, Pierluigi Balducci e Andrea Pecchia.










Wow Museo del Fumetto di Milano, gli Amici del Fumetto presente con le strisce storiche di Bruno Calatroni dal 1930 al 1960.
"WOW, MUSEO DEL FUMETTO è ospite del mitico Salone internazionale dell'Umorismo di Bordighera!
La Fondazione Franco Fossati e WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano ne sono felici e orgogliosi. 
Felici perché si consolida un rapporto di collaborazione e di amicizia con la famiglia di Cesare Perfetto, storico fondatore del Salone nell'immediato dopoguerra, che ne ha ripreso il percorso di valorizzazione dell'Umorismo con rinnovata energia. L'Umorismo è una delle anime importanti del Museo WOW e di tante iniziative create o compartecipate fin dall'inizio della storia istituzionale della Franco Fossati e di tanti percorsi personali. La collaborazione con il Salone internazionale e con altre realtà dell'Umorismo in Italia e nel mondo ci è di stimolo a continuare con impegno su questa strada.
Orgogliosi perché l'ospitalità di Bordighera (il Salone e la Città) è per WOW Spazio Fumetto e per Fondazione Franco Fossati un riconoscimento che porteremo come medaglia."
Luigi F. Bona, direttore di WOW



Gigia Perfetto con le ospiti femminili : Gio/Mariagazia Quaranta, Dattero d'oro, Rossella Orofino, organizzatrice di eventi artistici come Il segno rosa e Donne resistenti presso lo Spazio Wow di Milano, Gigia Perfetto, Zoe Prevosto e Laura Salemi Lapis, scultrice.



Gli amici del Pennino: Milko Dalla Battista, Pio Corveddu di Lucca Comics, Palex e Dino Aloi.


Bordighera 2023. Mariagrazia Quaranta (Gio) e Lucio Trojano



I COMPONENTI DELLA GIURIA:

Si tratta di personalità del mondo dell’umorismo internazionale di elevato standing: una tradizione consolidata del Salone.

I giurati del 53mo Salone Internazionale dell'umorismo di Bordighera sono:

  • Paola Biribanti, laurea in Storia dell’Arte, giornalista e autrice di alcune biografie e saggi su personaggi della moda e del costume. Membro del Consiglio Direttivo dell’ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione), autrice di Palma, Datteri e Risate, la storia del Salone 1947 -1999 (Graphe ed.)
  • Lucio Trojano, disegnatore umorista e vincitore della Palma d’Oro del 1979. Collabora con numerose testate internazionali e con reti televisive. Fa parte di numerose giurie del disegno umoristico tra cui il Salone.
  • Hanspeter Wyss, vignettista, creatore di film d’animazione per la Televisione svizzero tedesca, autore di vari libri umoristici.  Vince nel 1988 la Palma d’Oro del Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera.
  • Marc Goujon, direttore del Musée Peynet e du dessin humoristique di Antibes, Francia, membro dell’Associazione Cartooning for Peace.
  • Luigi F. Bona, Presidente Fondazione F. Fossati e direttore del WOW Museo del Fumetto di Milano.
  • Gigia Perfetto, rappresenta l’Associazione Salone Internazionale Umorismo.

I Premi speciali:
  • Premio Città di Bordighera a Pol Postruzin, umorista e amico che da Sidney ritorna al Salone dopo 23 anni!
  • Rama di Palma d’Oro a Walter Fontana, autore televisivo e scrittore - ha vinto il Dattero d’Oro per la letteratura al 48° Salone
  • Rama di Palma d’Oro a Francesco Salvi vincitore della Palma d’Oro per la letteratura con il suo libro “Storia della cultura mondiale - da prima della preistoria a settimana prossima -”

L'australiano Pol Postruzin/Louis Pol, Lucio Trojano, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il comico (e ho scoperto anche architetto) Francesco Salvi, e Claudio Marchiori organizzatore e marito di Gigia Perfetto.

++  

 Rama di Palma d’Oro alla carriera a Francesco Salvi, grande interprete poliedrico della comicità della scuola milanese. Un artista attraversa non solo stili di comicità diversi ma anche mezzi espressivi diversi, dal cinema alla musica, al teatro, alla letteratura. Per quest’ultima, è stato premiato a Bordighera con la Palma d’Oro per “Storia della Cultura Mondiale”.


Sabato 15 luglio alle ore 14 è andata in onda su Rai1 una puntata di Linea Blu, in parte registrata a Bordighera con la collaborazione del Salone dell’Umorismo. 
Secondo i dati Auditel la trasmissione è stata seguita da 1,527,000 telespettatori. Una bella vetrina per Bordighera e per il Salone, a cui è dedicata l'apertura della trasmissione!


mercoledì 4 maggio 2022

Luca Boschi

 

Luca Boschi di  Cartoonist globale 
 Salone del libro Torino 2011

Ciao Luca Boschi è stato un piacere conoscerti ed apprezzarti. Il mondo dei fumetti perde una persona speciale.

Ci siamo incontrati personalmente solo una volta nel 2011 al salone del libro a Torino.

Non dimenticherò mai la tua cordialità gentilezza e disponibilità.

Che la terra ti sia lieve.


Il ricordo degli amici




Con infinita tristezza vi comunico che Luca Boschi da oggi 3 Maggio 2022 non è più fra noi. Grazie a te caro Luca massimo esperto di Fumetti ci rimangono tantissimi bei ricordi e pubblicazioni. Continuerà a starci vicino nei nostri cuori... (comunicazione della sua amica fotografa Emanuela Oliva che insieme ad altri ha gestito questa Pagina per i suoi fan). 

Luca Boschi (Pagina di FB)


Ti ricordo col tuo sorriso, caro Luca. Sì, Luca Boschi da oggi non scrive o disegna più. Abbiamo perso qualcuno di importante e sincero.

Coetanei, mi ricordo i nostri salaci commenti dalla galleria, alle premiazioni del Salone di Lucca, svariati decenni fa, e molte cose sfiorate assieme, amici, lavori, saloni... e telefonate piene di cose. (foto di Manuela Oliva)

Laura Scarpa



Luca❤️

Silver



Giù il cappello.

Giù il cappello, davanti a Luca Boschi.

Giù il cappello, con le orecchie di Topolino.

Giù il cappello, mentre ci passa davanti e ci saluta. Un arrivederci. Un addio. Non lo sappiamo. Passa e ci sorride. Sorrideva sempre. Sorrideva, quando mi parlava. Sorrideva, quando parlava con tutti.

Sorrideva sempre, il mio Maestro.

Grazie a lui, io sono qui, adesso. Mi ha insegnato a essere paziente. A essere disponibile con gli altri. A piegare il mio orgoglio, a non disperare, ad aspettare l'onda e a farmi portare da essa, senza paura, lontano dalla riva, dove mi ha trovato, nel 1991, che facevo solo poche strisce, nell'acqua bassa, dove si tocca.

E adesso ti sei fatto mare, anche tu, Maestro.

Per essere ovunque, finalmente.

E pieno di vita.

Leo Ortolani


Gozo & C.' (Star Comix, 1992) di Luca Boschi.


Luca Boschi ci ha lasciato. Era nato a Pistoia (città che non ha mai abbandonato) il 18 gennaio 1956, e per il mondo del Fumetto aveva dedicato tutta la sua vita con genuina passione e vasta competenza.

Il suo contributo di saggista, ricercatore, organizzatore di eventi e rassegne, curatore di collane impegnative e prestigiose, rimarrà nella storia della Nona Arte italiana.

"Per la Fondazione Franco Fossati è la perdita di un amico di sempre: proprio perché la fondazione nasceva nel 2007 da rapporti di condivisione di amicizia e di stima che avevano radici lontane.

Luca era, tra i fondatori, uno dei più giovani. Era giovanissimo a Lucca, quando aiutava Franco Fossati nell'ufficio stampa del Salone internazionale, e sarebbe poi diventato direttore artistico della nuova stagione lucchese. Appassionato soprattutto di fumetto umoristico, per l'atto costitutivo della Fondazione affiancava persone come Roberto Renzi, Claudio Bertieri, Grazia Nidasio. Il suo contributo all'indirizzo dell'ente, per un decennio, è stato prezioso.

Aveva partecipato alle imprese della Fondazione alla Fiera di Milano, al Palazzo del Senato e in altri momenti stupendi, compresa la nascita di WOW Spazio Fumetto e le prime decisive impostazioni del museo. Sommerso dal lavoro (Disney, Jacovitti, Braccio di ferro, il suo eccellente blog, le fiere che sempre di più chiedevano il suo contributo, a Napoli come un po' ovunque) combatteva anche una personale battaglia con la sua salute. Negli ultimi tre-quattro anni si era sciolto anche dagli impegni del Consiglio della Fondazione, non riuscendo più a partecipare attivamente. Al telefono, pochi giorni fa, ci rendeva partecipi - con voce irriconoscibile - dell'ultimo drammatico atto di questa sua battaglia. 

Questo post affidato alla rete non può rendere il dolore di chi l'ha conosciuto e avuto a fianco in momenti di allegria e di passione condivisa. Ci limitiamo a rendergli onore, in un grande ultimo abbraccio."

(Luigi F. Bona)




RANOCCHIAZZO E BOMBARONE…

E’ buffo, quando penso a Luca Boschi la prima cosa che mi viene in mente è il titolo di un immaginario racconto citato all’interno di una sua storia a fumetti… La storia era una bonaria presa in giro dei “tipi da Lucca Comics” e il protagonista (un alter-ego fumettoso dello stesso Luca) magnificava il suo ultimo capolavoro “Ranocchiazzo e Bombarone contro le porno-ereditiere”…

Il secondo ricordo è sempre una gag all’interno della medesima storia: il classico tipo “sono un genio incompreso e tuuuutti mi han sempre rubato le idee” sta chiacchierando con un suo simile…

- “Già all’epoca io avevo inventato un bel tipo di marinaio affascinante e avventuroso…”

- “Capiiisco! Poi Hugo Pratt ti ha rubato l’idea e ha creato Corto Maltese!...”

- “Sì ma il mio marinaio era più figo: era orbo, fumava la pipa e ingeriva non poca verdura!”…

Il terzo ricordo è il sorriso di Luca, quel miscuglio di faccia-da-schiaffi, ironia, leggerezza e allegria e poi la chiacchieraggine con cui si passava il tempo parlando di tutto, niente e fumetti alle varie Lucca Comics, Torino Comics e Quel-che-vuoi Comics. 

Ho scoperto da poco che il Boschi se ne è andato e non so che dire: già l’attuale zeitgeist non è proprio di un’allegria unica ma sapere che non c’è più un “Bolengo” o un “Lupo Nolberto” a portar sorrisi mi butta un po’ giù… Poi penso che , anche se ora scorrazza fra le galassie a portare la sua ironia pistoiese su Alpha Centauri e dintorni, ciò che Luca ha creato rimane e questo mi alleggerisce un pochettino!

Buona (oltre)vita e buoni fumetti Luca!

Moise 




Lutto nel fumetto: è morto Luca Boschi, esperto e autore generoso

A 66 anni se n'è andato dopo una lunga malattia uno dei più grandi conoscitori di comics a livello mondiale

Si è spento all’alba, nel sonno, circondato dai suoi amati fumetti nella sua casa di Pistoia, Luca Boschi uno dei più grandi esperti al mondo di letteratura disegnata e di animazione. Si è spento nella sua casa di Pistoia, la sua città. In realtà, tutto il mondo dei comics e dell’animazione era casa sua, perché oltre a essere sceneggiatore di fumetti era anche disegnatore, critico, saggista, grande esperto, storico dalla notevole competenza, docente. Ha lavorato con Sergio Bonelli Editore, con Disney (era uno straordinario conoscitore dei mondi disneyani), ha scritto saggi su Jacovitti, sul fumetto umoristico, è stato autore teatrale e conduttore, insegnante alla Scuola internazionale dei Comics di Firenze. Insomma, una carriera straordinaria, una conoscenza enciclopedica, ma sempre vissuta con umiltà e mitezza e grande disponibilità a condividere le sue conoscenze, generoso verso chiunque gli chiedesse consigli o notizie storiche, con particolare attenzione verso i giovani autori e aspiranti tali. E, cosa importante, sempre con il sorriso.

Con i fiorentini Alberto Becattini, Leonardo Gori e Andrea Sani ha formato un quartetto tutto toscano di esperti e saggisti. Quattro protagonisti di tanti eventi del fumetto. Con loro ha scritto "Disney Italiani", opera fondamentale per appassionati e professionisti del settore. Con Franco Bellacci, Gori e Sani ha scritto "Jacovitti – Sessant’anni di surrealismo a fumetti". Ma la sua produzione è molto più vasta e ne fa un grande punto di riferimento della letteratura disegnata, ma anche dell’animazione. Come ricorda il sito specializzato Fumettologica "Boschi ha collaborato inoltre con festival come il Salone Internazionale dei Comics di Lucca, Expocartoon di Roma, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Cartoomics di Milano, La Fiera internazionale del libro di Francoforte e il Festival international de la bande dessinée d’Angoulême. Dopo essere stato direttore culturale di Lucca Comics fino al 1999, ha ricoperto la stessa carica anche per il Comicon di Napoli dal 2001 al 2017". Inutile dire che la morte di Boschi apre un grande vuoto, un vuoto triste in quel mondo sorridente di fumetti e cartoons che grazie a lui abbiamo tutti imparato a conoscere meglio.

"Con la sua morte non se ne va solo uno straordinario fumettista ma un pezzo di cultura e di arte – il cordoglio del sindaco Tomasi a nome dell’amministrazione – Restano le sue tante opere, le sue storie, gli insegnamenti dati, se ne va invece l’enorme bagaglio di conoscenze che solo lui aveva".

Roberto Davide Papini


Pistoia, Luca Boschi e quei disegni sui muri dell’ex Breda


PISTOIA – Luca Boschi ci ha lasciato Il vuoto che lascia la scomparsa di Luca è grande, non solo a Pistoia. Giornalista, scrittore, regista, disegnatore ma essenzialmente una persona che ha vissuto nel mondo del fumetto a tutto tondo, in maniera garbata, gentile e con una professionalità eccezionale.

Ha lavorato con e per i più grandi del fumetto, dalla Disney a Bonelli, dal Lucca Comics al Comicon di Napoli, un vero “cartoonist globale” così come il blog da lui diretto per il Sole 24ore. Lasciando alle varie testate giornalistiche e televisive specializzate il racconto della sua vita professionale, personalmente lo voglio ricordare per come l’ho conosciuto io.

Primi anni 80, Pistoia, ci conosciamo in un bar a San Vitale, era seduto insieme a Ulrich Schroeder, olandese che all’epoca aveva da poco iniziato a lavorare per la Disney. Me lo presentò Francesco Corrieri o meglio “Why” (scomparso nel 2003 all’età di 59 anni) di cui ero amico, anch’egli disegnatore e pittore. Luca aveva un progetto, quello di “disegnare” alcuni muri dell’area ex Breda di fianco a viale Pacinotti.

Fummo coinvolti anche io e Francesco ed altri disegnatori pistoiesi fra cui anche Stefano Frosini. Era estate e i “writers” ed i loro graffiti erano ancora lontani da venire. Giorno dopo giorno, sotto un sole a volte rabbioso, su quel muro abbandonato le diverse mani mosse da altrettanto diverse fantasie e ispirazioni facevano nascere un mondo a colori con personaggi e piccole storie che si legavano perfettamente le une con le altre, senza manie di prevaricazione.

Non so se esistono ancora tracce di quel mondo immaginifico, comunque avevo da poco iniziato a fotografare e quegli scatti, diapositive per essere esatti (perché costavano meno delle stampe) li conservo ancora gelosamente, come una preziosa testimonianza del fatto che insieme si può e si deve fare.

Da allora ho continuato a vedere Luca in diverse occasioni, l’ultima, in ordine di tempo, durante l’edizione del Festival del Giallo di Pistoia nel 2019 quando ci trovammo insieme per un’intervista a Milo Manara che poi tenne un incontro con il pubblico nella sala Terzani e in cui Luca fece da moderatore.

Il 5 maggio prossimo alle 11 gli amici potranno salutarlo l’ultima volta alle Cappelle del Commiato della Croce Verde a Santagostino. Ciao Luca, ci mancherai molto.

Stefano Di Cecio



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JACOVITTI - Sessant'anni di Surrealismo a fumetti

di Luca Boschi, Leonardo Gori, Andrea Sani e Franco Bellacci

giovedì 1 aprile 2021

Dieci anni di WOW SPAZIO FUMETTO


WOW DIECI ANNNI 2011-2021
Il compleanno triste del Museo del Fumetto

 

Una grande festa per festeggiare 10 anni di vita. 
Ma anche il momento per chiedere aiuto ai milanesi e alle istituzioni.



Dieci anni fa, esattamente il primo aprile 2011, veniva inaugurato in viale Campania 12 (in uno stabile ex deposito Atm ed ex Fabbrica Motta) Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata. Da allora dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, più di duecento mostre e oltre mezzo milione di visitatori. Questo anniversario speciale non potrà essere celebrato a porte aperte viste le ordinanza vigenti anti Covid, ma quel che è ancor più grave è che il Museo rischia la chiusura definiva. Le casse della Fondazione Franco Fossati, ente che gestisce questo spazio, sono quasi vuote e la mancanza di pubblico e sponsor impedisce di far fronte alle spese vive che continuano ad accumularsi.
«Non abbiamo ancora ricevuto il sostegno promesso dal ministro Franceschini cinque mesi fa, dicono che sia in imminente arrivo e che purtroppo sono tempi “normali” per la burocrazia italiana, e non vediamo all’orizzonte altre soluzioni a breve termine. Soltanto la fiducia in questo poco ossigeno ci dà la forza per resistere ancora e non cessare immediatamente l’attività», dichiara il direttore Luigi Bona. La prossima mostra, dedicata alle donne autrici del fumetto italiano, non potrà essere allestita senza i fondi necessari. E quella in corso, «Amazing! 80 (e più) anni di Supereroi Marvel», avviata (nel settembre 2020) e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, rischia di non essere mai più vista.

Così, per celebrare comunque un anniversario importante, giovedì 1° aprile, sulla pagina Facebook del Museo, alle ore 18, si potrà seguire una visita guidata virtuale alla mostra dedicata ai Supereroi, preceduta da una breve storia del Museo con un appello di protagonisti del mondo del fumetto e dintorni per salvare questo importante polo culturale. Tra gli altri, Bruno Bozzetto, Milo Manara, Maurizio Nichetti, Giovanni Storti, Sergio Staino, Leo Ortolani, Silvia Ziche, Mario Gomboli, Alfredo Castelli. Per tornare alla visita virtuale, vale la pena ricordare che Andy Warhol esibiva orgogliosamente la propria collezione di fumetti di Supereroi e molti artisti della sua factory erano appassionati di comics, per parecchio tempo sottovalutati, disprezzati, addirittura accusati di «portare ragazzini innocenti sulla cattiva strada».

La mostra è disseminata di chicche che catturano gli appassionati, ma anche la curiosità di chi magari non ha sfogliato i fumetti, ma ha visto solo i (tanti) film e telefilm con protagonisti i Supereroi creati dal genio di Stan Lee: tavole originali, poster, giochi in scatola, puzzle, album di figurine, numeri uno introvabili di albi dedicati a Captain America, i Fantastici Quattro, Hulk, Spider-Man, Thor, Iron Man, Devil, Conan, X-Man si susseguono nelle otto sezioni che corrispondono appunto agli ottant’anni della casa editrice Marvel. Qualche super sorpresa? Il martello di Thor autografato dall’attore Christopher Hemsworth (è lui che ha portato sullo schermo Thor in due film), una statua di due metri di Thanos, una pagina degli Ultimates di Bryan Hitch, la serie in cui è nata l’idea di dare a Nick Fury il volto dell’attore Samuel L. Jackson, una sezione speciale per le supereroine (tra le altre She Hulk, Vedova Nera, Valchiria).


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sabato 21 novembre 2020

Le scuse del ministro Dario Franceschini al Museo del Fumetto WOW di Milano

Il ministro Dario Franceschini ha telefonato nei giorni scorsi direttamente al direttore del nostro museo WOW e presidente della Fondazione Franco Fossati. Il contenuto della telefonata è ben sintetizzato nel tweet che il ministro ha inviato subito dopo. Luigi F. Bona e la Fondazione stanno inviando un comunicato stampa che va nella stessa direzione ed esprime la speranza che lo spiacevole incidente segni invece l'inizio di una buona collaborazione tra la nostra realtà (e con essa l'intero mondo del fumetto e il suo intorno) e il Ministero che tutela i Beni e le Attività culturali, risolvendo con il buonsenso tanti nodi burocratici. +

  Coronavirus, Franceschini: altri 17 milioni per il ristoro dei musei non statali, incluse realtà finora non beneficiarie e fondi anche per il Museo del Fumetto di Milano 
 Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato un decreto che destina ulteriori 17 milioni di euro per il ristoro dei musei non statali e soddisfare così integralmente tutte le richieste di ristoro pervenute. Prosegue così l’azione di sostegno nei confronti di importanti istituzioni culturali private fortemente danneggiate dall’emergenza sanitaria includendo diverse realtà finora escluse, tra le quali il Museo Fumetto di Milano, spazio WOW. “I fumetti sono arte e il MiBACT in questi anni ha sempre lavorato per valorizzarli”, ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, anticipando il provvedimento e ribadendo così il proprio impegno nel riconoscimento di una forma di espressione culturale e creativa. Prosegue in questo modo il percorso avviato nel 2018 con il progetto Fumetti nei Musei, che ha portato alla realizzazione di una collana di 51 albi in cui alcuni tra i principali fumettisti italiani hanno raccontato, con tratto creativo e originale, diversi musei statali e ha dato vita al primo Fondo statale del fumetto, custodito all’Istituto Centrale per la Grafica. Fumetti nei Musei è stato anche lo spunto per la realizzazione di tre mostre dedicate al linguaggio del fumetto ed è stato anche uno tra i progetti di punta selezionati dal Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale per la XX settimana della lingua italiana, appena conclusa con successo con la realizzazione di webinar, mostre e l’invio di 1.300 copie della collana alle biblioteche degli istituti di cultura italiana nel mondo. L’azione di valorizzazione culturale del fumetto intrapresa dal MiBACT passa anche attraverso i due tavoli istituti dalla Direzione generale creatività contemporanea, per quantificare il valore delle tante manifestazioni attive in Italia, e dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, per la ricognizione del patrimonio fumettistico custodito nelle biblioteche statali. Importanti anche le azioni a sostegno delle principali fiere del fumetto che si svolgono in diverse città italiane e ciò che si sta facendo per verificare gli impatti della pandemia su di un comparto articolato in diverse professionalità, al fine di poter sostenere tutti coloro che partecipano alla realizzazione di un fumetto. Infine, il MiBACT partecipa con un finanziamento la realizzazione del museo del fumetto di Lucca. Roma, 
13 novembre 2020 Ufficio Stampa MiBACT


Ma cosa era successo: 

 Lo spiega il direttore Luigi Bona:
Intanto un burocrate romano ci ha appena dichiarato che WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano "non rientra tra i musei e luoghi della cultura che espongono beni culturali" in quanto "luogo espositivo di cose prive della qualità di bene culturale" (alla faccia di tutti i nostri riconoscimenti anche formali, in barba alla Regione Lombardia e al Comune di Milano, e con un bel messaggio per tutte le realtà culturali italiane - come gli Uffizi - che evidentemente si stanno sbagliando). Quindi non abbiamo possibilità di fruire del minimo Fondo emergenza (questa è la sostanza della dichiarazione) stanziato in agosto dal Ministero. Siamo comunque solidali con le altre realtà in difficoltà anche se fruitrici di quel contributo.

Intanto un burocrate romano ci ha appena dichiarato che WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano "non rientra...

Pubblicato da Luigi F. Bona su Domenica 8 novembre 2020
La notizia è stata ripresa da tanti giornali e tv, le proteste sono state tante e così per fortuna il ministro è intervenuto e la questione si è risolta. 

Si perchè i fumetti sono arte. 

“Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese” scrisse una volta Umberto Eco

 Umberto Eco fu uno dei primi ad analizzare in modo approfondito, con i suoi pro e contro, il fumetto, arrivato ad essere considerato col tempo la nona arte. Umberto Eco, semiologo, filosofo e scrittore italiano scomparso recentemente, ha lasciato in eredità ai posteri milioni di spunti di riflessioni e, con la sempre più crescente popolarità del fumetto, è impossibile non prendere in considerazione il saggio “Il mito di Superman”, contenuto nella raccolta Apocalittici e Integrati. Già nel ’64 Eco, analizzando attentamente quello che era al tempo la figura iconica dei supereroi (Superman) e contestualizzandola con i bisogni, gli usi e i costumi di una società inevitabilmente in fase di cambiamento, riuscì a carpire la grande potenzialità comunicativa e a catalogare il fumetto nella concezione generale di “cultura di massa”. Analizzando Superman, alieno originario del pianeta di Kripton (dove è conosciuto col nome di Kal-El) e che vive sulla terra “camuffato” da giornalista sotto le mentite spoglie di Clark Kent, lo scrittore introduce il nuovo concetto di mito il quale, per essere tale e ben identificabile dalla società, deve avere caratteristiche divine, inserite però in un contesto comune e familiare, quotidiano. Ecco che allora il mito “scende sulla terra” e viene abbassato a livello dei comuni mortali: Clark Klent diventa così un giornalista alle prese con l’esuberante personalità della collega Lois Lane, con la quale ha un conflitto di amore-odio che gli provoca inoltre pene d’amore. Il concetto fondamentale che emerge dall’analisi di Eco è però il meccanismo inconscio che scatta nella massa, dettato dalla cognizione del tempo che le avventure supereroistiche hanno: nelle avventure non c’è nessuna continuità, perché questo vorrebbe dire “usare” il mito (il personaggio in questione), spingerlo un passo in avanti nella strada verso l’invecchiamento e la morte. Non esiste più un concetto di tempo lineare, non esiste più una programmazione del futuro poiché il flusso del tempo scorre interamente nel presente . In questo modo, la massa può essere influenzata nella decisione di qualunque azione programmata e convinta che, se avesse potuto, le azioni in questione sarebbero state comunque scelte e fatte. La critica mossa da Eco (che di fumetti fu un grande appassionato, come testimoniato dalla celebre frase “Posso leggere la Bibbia, Omero o Dylan Dog per giorni e giorni senza annoiarmi”) è figlia di un’analisi sociologica del tempo che, forse involontariamente (o no) ha influenzato tutti gli universi fumettistici dei supereroi. Da tempo ormai le Continuity (gli archi narrativi dedicati a ogni supereroi) sono corpose, lineari, fatte di morti improvvise e colpi di scena che dimostrano l’evoluzione di “miti” ormai rivisitati sotto un’altra prospettiva. Allo scrittore va data, oltre che la gratitudine eterna per l’apporto letterario, sociale e filosofico donato al nostro paese (e non), anche il merito di aver spianato la strada all’ascesa di un fenomeno di massa che, passo dopo passo, si è meritato l’attenzione della critica fino ad essere considerato, finalmente, la nona arte.

sabato 1 aprile 2017

Milano: Wow spazio fumetto, 6 anni! sempre più veloce!


W WOW di GIO


Vorrei fare i miei più cari auguri a due eterni ragazzi, Luigi Bona, direttore di Wow Spazio Fumetto e presidente della Fondazione Franco Fossati, e Rossella Orofino, curatrice di molte mostre importanti tra le quali mi piace ricordare “Il segno rosa” e “Donne resistenti”.Grazie alla loro passione e curiosità, farcite di immensa cultura e di una buona dose di coraggio, è nato il primo aprile 2011 il Museo Wow.Qui l’arte del fumetto trova il suo spazio naturale di incontro con i giovani di tutte le età, per diventare coralmente letteratura, cinema, architettura, musica, danza, storia, attualità, in una parola … CULTURA disegnata.
CiaoGio



WOW Spazio Fumetto - Avanti veloce!
1 aprile 2011
In mezzo a un cumulo di fumetti compare la scritta WOW. Lo Spazio Fumetto di Milano annuncia la sua nascita in Piazza Duomo a Milano.

WOW Spazio Fumetto, viale Campania 12 Milano.

Montaggio video: Dario Guzzeloni
Musica: GPL



Mi associo a Gio / Mariagrazia Quaranta per fare gli auguri a questa coppia stupenda, che ho avuto il piacere di conoscere a Gallarate, e a farle i complimenti per quella bella realtà che è  "Wow, spazio fumetto" un museo unico nel suo genere e sempre attivo in tutte le attività inerenti al fumetto ed ai cartoon.
Riprendendo il vostro motivo cari Luigi e Rossella
AVANTI COSI' e
SEMPRE PIU' VELOCI!
Fany

Qui sotto il contributo di alcuni amici di Fany-Lab
ed in fondo l'Intervista a Luigi Bona del giorno dell'inaugurazione!

Per Wow, spazio fumetto
© Athos Careghi



Wow, spazio fumetto
©Mario Airaghi


Auguri anche per tutti gli anni a venire!
© Tiziano Riverso




Wow Spazio fumetto - intervista a Luigi Bona (Milano 1/04/2011)



Il museo festeggerà il sesto compleanno insieme a Bricòla, il festival delle autoproduzioni di WOW Spazio Fumetto. 
 in un #weekend colorato dalle migliori autoproduzioni a fumetti.
Questo sabato l'apertura sarà dalle 14:00 alle 20:00 con stand, incontri, chiacchiere e una mostra, di cui trovate un'anteprima su Fumettologica.

E non dimenticatevi che domenica nel laboratorio di Didattica WOW speciale il viaggio tra le autoproduzioni con  Vincenzo Filosa