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mercoledì 28 febbraio 2024

I manganelli di Pisa e Firenze

23 febbraio 

Pisa: : studenti e studentesse che manifestavano pro Palestina, vengono intrappolati in un vicolo e manganellati e feriti dalla polizia. 

Cariche della polizia contro una manifestazione studentesca pro Palestina anche a Firenze.



people have the tower

Fabio Magnasciutti



Manganello pendente

Gio / Mariagrazia Quaranta





Indovinate
Mario Natangelo
#pisa #firenze #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo


Giratori di frittate.

Lele Corvi

#Manganelli #carica #Pisa #Ragazzi #Governo


SALUTI DA PISA

Classica cartolina ricordo della bella gita di Pisa.

(un po' troppo scontata e ripetitiva se vogliamo ma, come diceva Pasolini, sono ragazzi anche loro) 

#forzedellordine #manifestazione #giovani

Gianfranco Uber

 · 

"Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell'ordine chiudevano la via all'altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un'altra squadra con scudi e manganelli. Proprio di fronte all'ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d'indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria. Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città? Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l'ordine pubblico in città e qualcuno ne deve rispondere."

#pisa #manganelli #vergogna #polizia #studenti #fascismo #Piantedosi #editorialcartoon

Marilena Nardi



Le regole non sono cambiate, valuteremo gli eccessi' #Piantedosi #PiantedosiDimettiti #manganelli #PisaResiste

Durando



Educazione civica

Mauro Biani




by Altan

Boscarol 






by Lamberto Tomassini /Tomas



Basta manganello! 
Mario Natangelo

#mattarella #pisa #firenze #polizia #manganelli #trieste #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo
IL MANGANELLUM
Duro richiamo del Presidente della Repubblica al Ministro degli Interni per la repressione violenta degli studenti a Pisa.
Dice :"le manganellate contro i giovani esprimono un fallimento".
Per la verità tanto belle non sono neanche quelle contro gli adulti.
#Mattarella #PIANTEDOSI #Manganellate #giovani
Gianfranco Uber



I fatti:

La polizia ha preso a manganellate i cortei studenteschi pro Palestina a Pisa e a Firenze: 5mila scendono in piazza per manifestare contro la violenza degli agenti. Almeno 14 i feriti nelle due città. Duro il commento del presidente Mattarella

Sono le immagini in questo caso a restituire quanto accaduto più di qualsiasi resoconto scritto o dichiarazione di condanna. A Pisa e a Firenze il copione è simile, gli studenti sfilano in corteo a sostegno della Palestina, chiedono il cessate il fuoco. Stesso è anche l'esito: la polizia carica e manganella i giovani inermi.

A Pisa il bilancio è di 13 studenti feriti, di cui dieci minorenni, riporta il Tirreno. Mentre una ragazza che manifestava nel capoluogo toscano colpita da un manganello ha riportato la frattura del naso e un profondo taglio sotto all'occhio.


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Mattarella sente il ministro Piantedosi: tutelare la libertà di manifestare il proprio pensiero

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”

 Roma, 24/02/2024 (II mandato) 



mercoledì 19 luglio 2023

Vincitori e Segnalati del XIII Premio Cartoonsea 2023

 

URKA _ DETOX.


La giuria ha decretato i vincitori del XIII concorso CARTOONSEA 2023 "Piano B. Un altro mondo è (im)possibile?".

Grand Prix - Urka con la vignetta "Detox"
Prix - Maurizio Boscarol con la vignetta "Planet B"
Prix - Walteri Leoni con la vignetta "Arca Planet"

Premio Speciale Franco Origone under 29 - Marco Ceccolini  con la vignetta "Involuzione industriale"

i segnalati sono:

Letizia Battisti - Così non ci riusciamo
Lele Corvi - Rivedere la partenza
Bicio Fabbri - Che strano mondo!
Ciaci El Kinder - Changing
Gava - Farina del nostro sacco
Stefano Tartarotti - Piani B e ombrelli

lunedì 20 marzo 2023

Papa Francesco, dieci anni di pontificato

 Un grande abbraccio alla gente!

Le parole del pontificato: PACE!

Il Papa che abbraccia la gente

GIO

www.caricaturegio.altervista.it



Mattinata di udienza, quella del 18 marzo, in Vaticano, per Papa Francesco, che nell’Aula Paolo VI ha ricevuto i rifugiati giunti in Europa attraverso i corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, insieme alle famiglie e ai rappresentanti delle comunità che li accolgono e ne curano l'integrazione.

Un breve discorso, quello di Bergoglio, interamente a braccio: il Pontefice, in sedia a rotelle, ha quindi incontrato le famiglie rifugiate, soprattutto tanti bambini, per un abbraccio collettivo, una stretta di mano e un incoraggiamento. Parole di apprezzamento sono arrivate dal Papa per il lavoro svolto da Sant'Egidio con i corridoi umanitari: “Sono bravi, bravi”.

L’occasione ha offerto al Papa la possibilità di tornare sulla tragedia di Cutro: “Quel naufragio non doveva avvenire e bisogna fare tutto il possibile perché non si ripeta”. La risposta sono dunque i corridoi umanitari: “I corridoi gettano dei ponti che tanti bambini, donne, uomini, anziani, provenienti da situazioni molto precarie e da gravi pericoli, hanno infine percorso in sicurezza, legalità e dignità fino ai Paesi di accoglienza. Essi attraversano i confini e, ancor più, i muri di indifferenza su cui spesso si infrange la speranza di tantissime persone” ha detto Francesco.

“Sono contento di incontrare tante persone rifugiate e le loro famiglie che sono giunte in Italia, Francia, Belgio e Andorra. La loro realizzazione è dovuta sia alla creatività generosa della Comunità di Sant'Egidio, - ha poi aggiunto Bergoglio nel breve intervento - della Federazione delle Chiese Evangeliche e della Tavola Valdese, sia alla rete accogliente della Chiesa italiana. Mi piace tanto che i cristiani si uniscano per lavorare insieme e non sottolineare le differenze”. Francesco ha ricordato anche il lavoro “della Caritas”, con apprezzamento per “l'impegno del governo italiano e dei governi che vi hanno ricevuto”.




PAPA-PANCHO
Sono agnostico, ma mi piace Papa Pancho… E’ uno che non ci gira tanto attorno alle cose: le dice e basta lì! E al MIO Dio (quello a fumetti, ricordate?) PANCHO piace molto!
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Così ho ripreso una frase che ha detto durante un’intervista (RAI, Mediaset? Non ricordo!) ma la frase era: “Io non ci credo alle guerre sante!” Avrebbe anche aggiunto “EcchecCazzo!” ma la formazione cattolica temo gliel’avrebbe impedito!
———————–
E così, eccolo qua, il MIO Dio-a-Fumetti ad apprezzare Papa Pancho e la sua rustica sincerità! Perchè una Guerra è sempre una Guerra, e quindi una MERDATA COSMICA! e , se un qualche dio esiste , mi piace pensare che la pensi così!
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#Moise #PaoloMoisello #Pubblicità #Fumetti #Vignette #Humor #Disegni #Marchi #Mascottes #Enigmistica #NarrazionePerImmagini
P.S.
Il MIO Dio-a-fumetti vi saluta tutti



Un Papa veramente moderno non si limita a chiedere la pace, ma abbraccia tutta la complessità morale del nostro tempo… Daje France’. #papa #papafrancesco #guerr #russia #ucraina #instagram
Boscarol



David García Vivancos
15 March 2023
Pope Francis
Jorge Mario Bergoglio, Pope Francis, who celebrates the 10th anniversary of his pontificate.
https://cartoonmovement.com/cartoon/pope-francis-4



Oggi, per ”Papa Francesco" sono 10 anni di pontificato. Il 13 marzo 2013, il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, argentino, diventava “Papa Francesco”.
Carrrera Arcangelo



DIECI ANNI DI PONTEFICATO - 13 Marzo 2023-
"Papa Francesco"- il 13 marzo 2013 il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Argentino, diventava Papa Francesco.
Marco D'Agostino



Erano passate da poco le 19, ora locale, del 13 marzo del 2013, quando Jorge Mario Bergoglio si affacciava dal balcone su Piazza San Pietro e diceva in italiano: “Fratelli e sorelle, buonasera". 

Iniziò così il cammino di Papa Francesco. Un cammino segnato da momenti memorabili, viaggi marcanti, frasi che avrebbero riscritto la storia. 

Riviviamo alcuni degli eventi più salienti del pontificato di Bergoglio: 

Un uomo solo in Piazza San Pietro. Il 27 marzo 2020 Papa Francesco presiede un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro. Davanti a lui, una piazza insolitamente vuota. Da due settimane l'OMS ha dichiarato la pandemia e l'Italia intera, ma non solo, è entrata in lockdown. Francesco prega per tutti: “Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori”, dice prima dell'adorazione del Santissimo Sacramento e della Benedizione Urbi et Orbi.

Il Papa dei migranti. "Ho sentito che dovevo venire qui a pregare". Con queste parole Papa Francesco inizia la sua omelia allo stadio di Lampedusa, l'8 luglio 2013, per il suo primo viaggio pastorale fuori dalla capitale. Già allora il messaggio del pontefice è chiaro: "La globalizzazione dell'indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere. Chiediamo perdono per la nostra indifferenza". E non è certo indifferenza quella che nel 2016 lo spinge a portare con sé sul volo di ritorno dall’isola greca di Lesbo dodici profughi, ospitati a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio. Negli anni il Vaticano ospiterà diverse famiglie di migranti.

Il Papa e le donne. "Non si può perseguire un mondo migliore, più giusto, inclusivo e integralmente sostenibile senza l'apporto delle donne", scrive Papa Francesco nella sua prefazione al libro "More Women's Leadership for a Better World". E quel che è certo è che le dipendenti donne presso la Santa Sede non sono mai state così tante come oggi. Secondo un'indagine svolta da Vatican News, 1.165 donne lavorano in Vaticano attualmente e oggi più di un dipendente su quattro è donna. All'inizio del pontificato erano 846. Con Bergoglio le nomine di donne a posizioni dirigenziali si sono moltiplicate. Al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel 2021 per la prima volta è stato nominata una segretaria, l'incarico più alto mai ricoperto da una donna presso la Santa Sede.

La preghiera al Muro del Pianto. Il 26 maggio 2014, poco più di un anno dopo la sua elezione, Papa Francesco visita Gerusalemme.
"Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio, ma lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace", diceva nella città Santa. Incontra prima 

sulla Spianata delle Moschee, luogo sacro all'Islam, il Gran Mufti, poi abbraccia l’imam argentino Aboud e il rabbino di Buenos Aires Skorka al Muro del Pianto, dove si ferma per un momento di preghiera. Infine si reca sul monte Herzl, per visitare la tomba del fondatore del Movimento Sionista e al memoriale della Shoah Yad Vashem.

Il viaggio in Congo e Sud Sudan. Per il suo quarantesimo viaggio apostolico, Papa Francesco si reca tra il 31 gennaio e il 5 febbraio 2023 nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, Paesi africani teatro di conflitti e dove il tasso di povertà è altissimo. A Giuba Francesco invita la popolazione a "superare quelle antipatie e avversioni che, nel tempo, sono diventate croniche e rischiano di contrapporre le tribù e le etnie". Incontrando le autorità chiede: "Basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace”. Precedentemente a Kinshasa aveva detto: "Giù le mani dall’Africa! Basta soffocarla: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare”.

Il pellegrinaggio penitenziale in Canada. Nel maggio del 2021 vengono ritrovati i resti di 215 bambini in una fossa comune, nei pressi di un'ex scuola residenziale indiana in Canada. Non sono gli unici. Viene a galla uno scandalo che coinvolge le
scuole fondate dal governo canadese nel XIX secolo e amministrate dalle Chiese cattoliche, che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli nella cultura dominante. Nel luglio del 2022 Bergoglio si reca proprio in quelle zone, per chiedere perdono: "Sono profondamente addolorato, provo indignazione e vergogna. Chiedo perdono per i modi in cui, purtroppo, molti cristiani hanno sostenuto la mentalità colonizzatrice delle potenze che hanno oppresso i popoli indigeni”.

La lavanda dei piedi. È il 28 marzo 2013, due settimane dopo la sua elezione, quando Bergoglio sceglie il carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma per la lavanda dei piedi. Cinquanta giovani detenuti, tra i quali delle ragazze, partecipano al momento, lasciando che il Papa lavi loro i piedi, li asciughi e li baci. Gli anni successivi avrebbe ripetuto l'azione in altre carceri, centri per disabili, centri per migranti. Per Bergoglio è sempre stato un atto d'amore, per ripetere quanto Gesù, secondo il Vangelo, fece con i suoi discepoli.

“Chi sono io per giudicare?”. Durante il volo di ritorno dal Brasile nel luglio 2013
, Papa Francesco si intrattiene con la stampa e parla anche di omosessualità:

"Il problema è fare lobby di qualsiasi tendenza: lobby politica, lobby massonica e anche lobby gay. 

Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone". Dieci anni dopo, in un'intervista rilasciata alla Associated Press cristica le leggi di quegli Stati che criminalizzano i gay, definendole ingiuste e invitando i vescovi cattolici ad accogliere le persone LGBTQ nella Chiesa. "L'omosessualità non è un crimine", dice. 

Il Sinodo per la regione Panamazzonica. Fortemente voluto da Francesco, il 6 ottobre 2019 si apre a Roma il Sinodo per l'Amazzonia, un grande progetto ecclesiale, civile ed ecologico per superare i confini e ridefinire le linee pastorali, adattandole ai tempi contemporanei. L'obiettivo principale, per usare le parole del pontefice, è quello di "trovare nuove vie per l'evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, in particolare le persone indigene, spesso dimenticate e senza la prospettiva di un futuro sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di fondamentale importanza per il nostro pianeta".

"Non c'è alcuna contraddizione nel fatto che un prete si sposi". Papa Francesco è disposto a "rivedere" il celibato all'interno della Chiesa cattolica 

giovedì 24 giugno 2021

Che tempi!

 

Tempi

Gianlo 

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/06/tempi.html



#DDLZan #Vaticano 

Mauro Biani per la Repubblica


Pastorale vaticana
Nel già accidentato percorso legislativo del cosiddetto DDL ZAN (dal nome del deputato PD che lo ha presentato) spunta ora anche una nota del Vaticano che allude ad una possibile violazione del Concordato.
Pur lasciando alla Chiesa come a chiunque la libertà di criticare tutti gli aspetti che ritiene negativi della proposta di legge, questo intervento assomiglia un po' troppo ad un'ingerenza  tesa ad influenzare il processo legislativo in corso in aperta violazione, questa si, dei principi di indipendenza e sovranità previsti proprio dal Concordato.
Gianfranco Uber
https://gianfrancouberblog.blogspot.com/2021/06/a-gamba-tesa.html



Con un atto senza precedenti il Vaticano si prepara a chiedere formalmente al governo italiano di modificare il Ddl Zan contro l’omotransfobia in quanto - tenetevi forte - “viola il Concordato”.

Giù le mani dal Ddl Zan.

Durando



Ellekappa


Tartarotti

Ddl Zan. Ingerenze... Fuori dalle mie mutande! — Vauro

Chiesa, laicità, concordato, diritti — Left

https://www.etsy.com/it/listing/1026734768/23062021-ddl-zan-ingerenze-fuori-dalle



La guerra interna. #ddlZan #vaticano #bergoglio #papafrancesco #vignette

Boscarol


21 giugno 2021 - «Viola il Concordato»: il Vaticano esprime dubbi sul Ddl Zan.

© Milko Dalla Battista


#vaticano #ddlzan #cavour #diritti #lgbtq #cavour #sketch #cartoon #vignette #watercolor #drawing #satira #satirapolitica
Luca Garonzi


DDLZAN Vaticano
Rasori + Sommacal


#chiesa #vaticano #ddlzan #concordato #pattilateranensi #gay #omotransfobia #satira 
#antoniocabras.

Con le riaperture anche Giannelli è tornato al bar e quindi, in pieno periodo di Europei UEFA, ogni cosa viene letta attraverso la metafora calcistica.
Così l’ultima assurdissima lettera del Vaticano invece di essere raccontata attraverso i Patti Lateranensi e la Storia d’Italia, viene calata nelle regole del pallone.
Gallagher è in pratica Wojtyla con la barba, mentre il resto è puro didascalismo: il marchio del pallone è Zan, mentre la cassapanca da morto rappresenta l’urna dove giace la laicità dello Stato [DifesaAZan]


some wear over the rainbow

questa è di qualche anno fa, credo fosse per il Fatto quotidiano, non ricordo
però di quando in quando torna attuale
mi pare un fatto concordato
Fabio Magnasciutti



L'articolata posizione della chiesa
#vaticano #noivogliamdio #ddlzan #chiesa #webcomic #fumettiitaliani #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo


Ingerenza - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
#DDLZanLeggeControOmofobia #ddlzan #Vaticano #chiesa Il Fatto Quotidiano #webcomic #fumettiitaliani #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo


A proposito di legge Zan, Vaticano e Stato, ci vorrebbero i bersaglieri come nel 1870
Paolo Lombardi


-Torna Don Camillo?
-E' che non abbiamo più Pepponi...
Fulvio Fontana





sabato 29 maggio 2021

La Bielorussia dirotta aereo per arrestare un giornalista.

 


Sanctions. 

Tjeerd Royaards

#Lukashenko #Belarus #Ryanair #Protasevich #Europeà


Domenica 24 maggio la Bielorussia ha dirottato un aereo di linea per arrestare Roman Protasevich, giornalista e attivista oppositore del regime.

La Bielorussia lo aveva inserito nella lista di persone “coinvolte in attività terroristiche”, e ora lo ha fatto arrestare. Il giornalista oppositore del presidente bielorusso Alexander Lukashenko era in volo verso Vilnius da Atene ma non è mai atterrato nella capitale della Lituania. Dopo una falsa allerta bomba, il suo aereo Ryanair è stato dirottato su Minsk scortato da un caccia Mig 29. Qui l’ex caporedattore del canale telegram Nexta è stato arrestato.

Dopo alcune ore il volo è ripartito per Vilnius dove è finalmente atterrato ma senza il dissidente a bordo. Mancherebbero all'appello anche altri cinque passeggeri.

Ora il giornalista rischia la pena di morte.

L'Europa deve intervenire. Il fatto è di una gravità inaudita.



Domenica pomeriggio le autorità bielorusse hanno intercettato, usando anche un caccia militare, un volo #Ryanair dalla Grecia alla Lituania (entrambi paesi dell'Unione Europea) facendolo poi atterrare in territorio bielorusso. La scusa usata per costringere il volo ad atterrare a Minsk è stata la segnalazione una bomba a bordo dell'aereo.

In realtà l'obiettivo era il ventiseienne #RomanProtasevich, blogger e giornalista oppositore di #Lukashenko e del governo bielorusso.

Il giornalista, fuggito dalla Bielorussia nel 2019 per timore di ritorsioni per il proprio lavoro, è stato arrestato e incarcerato. Rischia una condanna superiore ai 15 anni di detenzione.

La comunità internazionale ha sollevato forti critiche all'operato del governo bielorusso e ha chiesto la liberazione del giornalista arrestato. Molto forte anche la reazione dell'Unione Europea e di diversi leader dei paesi membri.

La #Russia è una delle poche nazioni che hanno ufficialmente difeso l'operato della #Bielorussia.

#Dittature #libertàdistampa

Tartarotti


Un aereo in volo da Atene a Vilnius dirottato a #Minsk per arrestare il giornalista #Protasevich.
Un atto di terrorismo. L'ennesimo crimine di #Lukashenko.
L'Ue e la comunità internazionale si devono impegnare con maggiore forza per riaffermare la democrazia in #Bielorussia.
Durando


Bielorussia, Minsk mostra il dissidente arrestato in video: “Sto bene, collaboro”. “Ora rischia la pena di morte”
“L’attivista, tuttavia, sembra mostrare segni di percosse sul volto. Nel video Protasevich appare calmo ma sul lato destro della fronte si può scorgere chiaramente una macchia, che molti osservatori definiscono un livido e potrebbe essere il segno di percosse.
Durando

Marian Kamensky
25 May 2021
Lukashenko
The EU has decided to ban Belarusian airlines from European skies after a flight was diverted to Minsk on Sunday and an dissident journalist arrested.



On time.
#Belarus
#Lukashenko
#Pratasevich
#minsk
#eucouncil 
#euco
Niels Bojesen

protected/unprotected species 
by Joep Bertrams, The Netherlands

master and pupil 
by Joep Bertrams, The Netherlands

State terrorism of Belarus 
by Vladimir Kazanevsky, Ukraine, PoliticalCartoons.com



Hall (Etats-Unis / USA)
"La censure de la presse, à la manière biélorusse..."


Chappatte (Suisse / Switzerland), Le Temps
"Aéroport de Minsk"



Hilal Özcan (Turquie / Turkey)


News bielorusse
 Lukashenko non si smentisce. Il dirottamento dell'aereo della Ryan Air per arrestare il giornalista dissidente Roman Protasevich è un'ulteriore manifestazione di spregio dei diritti umani e di indifferenza verso l'opinione pubblica mondiale. 
Gianfranco Uber




Io son più tranquillo. #Lukaschenko #Lukashenko #Bielorussia #Ryanair #putin
Boscarol


Bielorussia, dobbiamo reagire a un attentato: le parole non bastano più

di Roberto Saviano

Siamo a un punto di non ritorno. L’Europa deve agire ora contro l’arbitrio di Lukashenko. Agire e non solo manifestare indignazione. Fino a quando un dittatore del genere potrà decidere didirottare un aereo per zittire chi lo contesta, nessuno di noi sarà al sicuro. Se fino a questo momento avete considerato ciò che accade in Bielorussia lontano, vi invito a guardare le cose diversamente. Lukashenko per l’Europa è un pericolo al pari di chi ha compiuto azioni terroristiche ai danni della comunità. Ricordate quando, devastati dalle immagini degli attentati, ci interrogavamo su cosa significasse avere paura di vivere il quotidiano? Erano prese di mira attività del tutto normali come andare allo stadio, in chiesa, a un concerto, sul lungomare. E il pensiero forte era: sebbene tutto possa accadere all’improvviso, nonostante la consapevolezza che non siamo in grado di capire da dove il pericolo possa arrivare, decidiamo di non avere paura e di andare incontro alla vita. L’alternativa: terrore e paralisi. E noi, l’Europa, non abbiamo voluto cedere.

Il pensiero dell’11 settembre

Ma ricordate, vero, dove questo terrore ebbe inizio? Dal dirottamento dei voli dell’11 settembre 2001, una giornata che ha cambiato per sempre il volto del nostro mondo. Ebbene, avendo in mente quel giorno riflettiamo su ciò che è accaduto domenica 23 maggio. Non si è trattato di un evento inatteso, ma di un atto intimidatorio, antidemocratico e violento ad opera di un politico corrotto, a capo di una piramide di potere che non ha più alcuna legittimazione popolare. Domenica 23 maggio, tutta l’Europa — e non solo i passeggeri del volo dirottato e gli attivisti arrestati — è stata vittima di un attentato terroristico di Stato. Un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius, in Lituania, è stato dirottato a Minsk, in Bielorussia, per ordine di Lukashenko perché a bordo, tra i 171 passeggeri, c’erano due persone che andavano fermate, intimidite, ridotte al silenzio. E perché quella azione potesse, nel suo essere un atto di forza arbitrario, fungere da monito per tutti i dissidenti bielorussi: non sarete al sicuro mai, nemmeno se scegliete l’autoesilio. Ma quell’atto gravissimo è stato anche un messaggio forte lanciato da Lukashenko all’Europa: per conservare i miei privilegi sono pronto a tutto.

Chi rischia la pena di morte

I dissidenti arrestati sono Roman Protasevich, un giornalista di 26 anni, e Sofia Sapega, la sua compagna, una cittadina russa di 23. Sapega era diretta a Vilnius dove frequenta un master, mentre Protasevich — l’obiettivo principale — lavora per Nexta TV, di cui è cofondatore, un canale Telegram che organizza proteste contro Lukashenko. Protasevich rischia la pena di morte con la più grave delle accuse, grave per un regime che non tollera oppositori: terrorismo e incitamento alla rivolta. L’Europa deve strappare dalle maglie di un presidente assassino chi prova a cambiare le cose. È un atto dovuto. E Svetlana Tikhanovskaya, anche lei in esilio, ci mette in guardia: bisogna far presto a liberare Protasevich perché in Bielorussia rischia la vita. I leader europei stanno commentando l’accaduto. Il ministro degli Esteri Di Maio invita l’Europa all’unità contro l’arroganza di «certi Stati». La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen minaccia conseguenze per la Bielorussia; il presidente del Parlamento europeo David Sassoli chiede spiegazioni immediate; l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell chiede la liberazione immediata di Protasevich e Sapega.

Parole

Ma se queste affermazioni resteranno solo parole, dovremo abituarci a vivere di intimidazioni; dovremo mettere in conto di essere in balia del potere di satrapi che non accettano di perdere le elezioni e che alla sconfitta preferiscono la guerra civile. L’Europa non ha scelta, deve prendere una decisione e deve farlo subito perché Lukashenko, usando un jet Mig-29 per affiancare e dirottare un volo civile, ha compiuto un atto di guerra contro l’Europa; perché Lukashenko mentendo sulla presenza di esplosivo a bordo, ha compiuto un atto di guerra contro l’Europa. La Ue ha la sua forza nella democrazia, nelle decisioni ponderate prese a salvaguardia della vita. E ora in gioco c’è tantissimo. L’Europa, unita, intervenga a sostegno del popolo bielorusso, in difesa della libertà, intervenga per difendere i cittadini europei o chiunque si trovi sul suolo europeo e che, come i 171 passeggeri del volo Ryanair, sono in balia di un potere che non ha più legittimità e che la cerca a oltranza nella violenza, nel terrore e nella minaccia di Stato.