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venerdì 18 marzo 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 13 marzo 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 13 marzo
appendice alla settimana in vignette: 7 - 14 marzo 2011


Pier Luigi Bersani

 Il sempre vigoroso leader del Partito Democratico si è fatto carico personalmente della raccolta 
di dieci milioni di firme contro il Premier Silvio Berlusconi, proponendosi quindi all’elettorato 
di sinistra come un abito di Gucci, cioè un autentico capo firmato. 
Non era mai successo, neanche ai tempi dei cachemire di Fausto Bertinotti.
I dieci milioni, poi, sono diventati cinque, ma si sa che, in tempi di grave crisi economica, i saldi sono un’esigenza fondamentale un po’ per tutti. 
La coraggiosa iniziativa lanciata dal nostro principale partito d’opposizione ha riscosso un enorme successo: “Il Paese è stanco di sopportare l’operato di questo Governo – ha detto Bersani – come dimostra l’adesione di tanti personaggi di diversa estrazione, da Anna Karenina a Johan Cruyff, passando per Mago G Galbusera, Jimi Hendrix e Paperino. 
E’ vero – ha poi aggiunto, rispondendo alle dure critiche del Popolo della Libertà – non abbiamo chiesto i documenti a coloro che si presentavano ai gazebo per firmare: all’inizio eravamo molto combattuti, finché tra le tante firme raccolte, ci sono capitate 
sotto gli occhi quelle di S.Francesco d’Assisi e del caseificio Galbani. 
Come si fa a non avere fiducia in persone del genere?” 


BATMAN MORATTI

Il suo vero nome è Gabriele Moratti, ma non lo riveleremo mai, per non palesare l’identità segreta, sempre rigorosamente clandestina nei supereroi. Il figlio del Sindaco di Brescia (sarebbe quello di Milano, ma cerchiamo di depistare il Jocker e il Pinguino) si sarebbe costruito aumm aumm una bat-caverna con piscina, palestra e poligono di tiro sotto un capannone industriale, 
senza denunciare al Comune l’inizio dei lavori. 
Non si tratta d’abusivismo, ma di lotta al crimine e non è certo il primo paladino in costume proveniente dal centrodestra: c’è Scajolaman, capace di arrampicarsi sui muri e soprattutto sugli specchi, l’incredibile Umb, verde, incazzoso e federalista, Capitan Alfano, che con il suo scudo invincibile protegge i premier indifesi, i Fantastici Quattro della Cricca (Anemone, Bertolaso, Balducci e Don Evaldo), intrepidi nel ristrutturare la legalità a costi bassissimi. Tutti personaggi che la stessa Marvel ci invidia molto.
E poi, basta con i falsi moralismi: Gabriele Moratti si è costruito, per la sicurezza di tutta Milano , una bat-caverna sotto casa; qualcun altro, invece, ci aveva le bat-tone nella discoteca sotto la villa, per impedire che le forze del male potessero prendere il sopravvento.
C’è chi veglia su di noi, state tranquilli.


 MASSIMO CIALENTE

Di legale in Italia non è rimasto più nulla, neanche il numero.
E’ infatti venuto a mancare, nei giorni scorsi, il numero legale nel consiglio comunale dell’Aquila,
i cui lavori dovevano affrontare argomenti relativi alla ricostruzione. 
A questo punto, speriamo che nel nostro Paese scatti almeno l’ora legale, alla fine del mese, ma neanche questo appare più tanto sicuro. Il bellissimo centro storico dell’Aquila è ancora come il giorno dopo il terremoto, forse per poter dire tra qualche anno, come si fa per le città ben conservate: “Guarda… qui è rimasto tutto come un tempo…” Il sindaco Massimo Cialente si è dimesso, abbandonato da un centrosinistra che ha più crepe degli edifici storici del capoluogo abruzzese e da un centrodestra che, se non può far avere gli appalti a chi dice lui, perde subito interesse.
Oltre al gas e al petrolio, dovremo cominciare a importare dall’estero anche la vergogna. 
La preoccupazione del primo cittadino Cialente per gli immobili del centro storico è, a detta di alcuni esperti, del tutto infondata, dato che la competenza del Governo su questo argomento è assolutamente inconfutabile. Hanno ragione: immobili come le nostre Istituzioni non ne trovate.



FABRIZIO CORONA

Oltre alla derattizzazione, le aziende specializzate offrono ormai anche la cosiddetta decoronizzazione, cioè un efficiente servizio di disinfestazione da Fabrizio Corona, per abitazioni e luoghi di lavoro. 
Il noto fotografo, infatti, nei giorni scorsi si è insinuato in casa Scazzi ad Avetrana, entrando dalla finestra e offrendo alla signora Concetta Misseri una grossa cifra in cambio di un’intervista.
Al confronto, i truculenti plastici di Bruno Vespa sembrano timidi e ingenui come il villaggio dei Puffi. Poi Fabrizio si è pentito e, con grande umanità, ha deciso di chiedere scusa, ricorrendo al sistema più delicato e confidenziale che un animo sensibile possa concepire: 
un videomessaggio all’interno di Domenica Cinque presentato dal giornalista (con rispetto parlando) Claudio Brachino, quello che realizza clamorosi scoop sul colore dei calzini dei magistrati. 
Gli avevano proposto di farlo nel corso di Ballando con le stelle, magari eseguendo una travolgente rumba, ma purtroppo Corona non aveva le scarpe adatte. 
Per fortuna, viviamo in un Paese nel quale siamo inclini a credere sempre alla buona fede dei pentiti,
a meno che non si tratti di collaboratori di giustizia, naturalmente.

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Tratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

e
    Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:


PD, imbarazzo sui 10 milioni di firme
Bersani: martedì proverò che l'obbiettivo è raggiunto.


BATMAN
...ORA, NON POSSO,
DEVO VEDERE IL PIASTRELLISTA!





 I RealitiSCIO***********************************


- I leghisti giurano sia al Quirinale che a Pontida
dicono federalismo ma pensano alla secessione...
chi, tra essi incarna meglio questa doppiezza?
- Maroni?
Etichette: doppiezza, Lega Nord, Maroni


- Gli oppositori: "non sarà processato e ogni accusa contro di lui cadrà se rinuncerà al potere...
- TG regione?
- Si, Cirenaica però

Etichette: Cirenaica, crisi Libica, Gheddafi e Berlusconi

Gli Italian Galery*******************************


Lega nordafrica
Gheddafi: "Bossi chiese aiuto per la Padania"
Etichette: Gheddafi: "Bossi chiese aiuto per la Padania"

ascesso breve
Etichette: berlusconi, cerotto, dente, maxillo facciale


 Terzo pollo 
Elezioni comunali Milano 2011.
Terzo Polo,Cacciari sponsorizza
Manfredi Palmeri (Fli)

Etichette: Cacciari, FLI, Manfredi Palmeri, Sindaco Milano, Terzo Polo



NATALI IN MAROCCO
Il mistero dei 2 Italiani all'Anagrafe
Etichette: Anagrafe, emissari Italiani, Marocco, Ruby


by PORTOS Comic strip

martedì 22 febbraio 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 20 febbraio 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 20 febbraio
appendice alla settimana in vignette: 14 - 21 febbraio 2011


BELEN-CANALIS

   Perché sono state scelte proprio loro per affiancare Gianni Morandi sul palco del teatro Ariston?
Per un motivo fondamentale: tra attricette, soubrettine e veline varie, sono praticamente le uniche gnoccolone televisive in circolazione che non hanno preso parte ai festini di Arcore e che, 
di conseguenza, possono essere mostrate in giro senza imbarazzo.
Finché non aprono bocca, quanto meno.
Inoltre, il regolamento del Festival prevede che almeno una delle due vallette abbia il fidanzato incensurato e anche riguardo quest’importante requisito siamo a posto. 
Vederle in scena è stato rassicurante: tranquillizza pensare che, mentre il Paese è agitato da un terremoto politico senza precedenti, c’è chi ha l’assillo di quali scarpe abbinare all’abito da sera.
La sola preoccupazione che abbiamo provato nei loro confronti, ammirandole tra una canzone in gara e l’altra, è che le innaffiassero regolarmente. 
Non ha convinto nessuno la recita delle “Buone amiche” inscenata dalle due: probabilmente, si sarebbero strozzate volentieri a vicenda.
Del resto, Belen ed Elisabetta appartengono a una delle categorie dello spettacolo più violente e spietate, cui è stato dedicato addirittura un apposito istituto di pena: LE VALLETTE di Torino.  


 GIULIANO FERRARA
(fumus)

   Kant che ti passa: il direttore de il Foglio, con spericolatezza degna di Tazio Nuvolari,
ha tirato in ballo il grande filosofo prussiano per giustificare gli scatenati festini di Arcore.
L’introverso Immanuel, a detta di Ferrara, avrebbe infatti pronunciato la famosa frase “Il cielo stellato sopra di me, una bella gnocca sotto di me”, sintesi meravigliosa della sua reale visione della vita e del mondo. Inoltre, sostiene sempre l’acuto giornalista, nella maggior parte degli scritti di Hegel si troverebbero espliciti riferimenti alla pratica della mano morta sui mezzi pubblici, senza considerare che la fine dell’Illuminismo di Voltaire e Rousseau consiste, come scrisse anche Benedetto Croce, in un inevitabile smorza candela. 
Una visione assolutamente rivoluzionaria della filosofia moderna, destinata a lasciare una traccia profonda nella cultura europea. Certo, quanta fatica deve fare uno con un’istruzione superiore alla media nel Partito di Berlusconi… 
A meno che Giuliano Ferrara non alludesse a Eva Kant, la procace compagna di Diabolik, anch’essa incline al bunga bunga nel rifugio segreto del suo fidanzato.
Nel qual caso, dobbiamo tutti chiedere scusa all’Elefant prodige del giornalismo italiano.


  

IGNAZIO LA RUSSA
(pedestre)
   Come ormai tutti sanno, il sabato c’è l’anticipo del calcio, nel campionato di serie A come nella politica. Sabato12febbraio, fedele a questa tradizione, il nostro Ministro della Difesa Ignazio La Russa avrebbe rifilato un paio di calcioni a un giornalista di Anno Zero, Corrado Formigli, nell’ambito della manifestazione del centrodestra a sostegno della fava del Presidente del Consiglio (a una certa età, un piccolo supporto fa sempre comodo…).
Che un rappresentante delle Istituzioni (perdonate la maiuscola) si lasci andare a un comportamento del genere, a qualcuno potrebbe sembrare indecoroso, ma si tratta indubbiamente di ridicoli puritani, di autentici bacchettoni che non conoscono i principali saggi di Chuck Norris su Kant. “Sono il titolare della Difesa – ha commentato con grande serenità il Ministro La Russa – qualche calcio all’avversario rientra nella classica interpretazione del ruolo, pensate a Claudio Gentile e a Tarcisio Burgnich senza parlare del milanista Angelo Anquilletti, che era veramente tremendo. Insomma, credo di aver fatto semplicemente il mio dovere. Mi dispiace di non aver avuto occasione anche di sputare in faccia al Pocho Lavezzi … visto che mi ci trovavo…” 



ALFONSO LUIGI MARRA
(vu cumpra' con la partecipazione di Ruby)
   Contro lo strategismo sentimentale e il meteorismo interpersonale che stanno rovinando la civiltà moderna, c’è rimasto solo lui, con i suoi libri coraggiosi e, soprattutto, con gli imperdibili spot che li pubblicizzano. Dopo Manuela Arcuri e Lele Mora, ora tocca a Ruby, altro grosso personaggio del mondo della cultura che, oltre a esserlo di Mubarak, pare sia nipote anche di Umberto Eco.
Forse lo scrittore napoletano non vincerà il premio Strega ma, grazie all’aiuto della procace ragazzotta, non dovrebbe sfuggirgli il premio “’A fata!”. 
La giovane marocchina, peraltro, è senza dubbio la più adatta a parlare del suo ultimo libro, il cui titolo Labirinto Femminile fa venire subito in mente certe seratine a villa San Martino. Chi saranno i prossimi testimonial per le opere letterarie del vulcanico Alfonso LuigiMarra?
L’elenco è articolato e molto interessante: escludendo purtroppo Olindo e Rosa, trattenuti da inderogabili impegni, rimangono a disposizione Fabrizio Corona, l’ex ministro Scajola, lo scanzonato Piero Marrazzo e, naturalmente, il Presidente iraniano Ahmadinejad: speriamo che uno di costoro accetti, perché c’è ancora tanto da dire sul romanticismo intestinale e sul dogmatismo perianale.


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:


 I RealitiSCIO***********************************

- Anche tu giudici incompetenti?
- Preciso preciso.
-Flop del FLI, appena costituito è già a pezzi.
- Processo breve + rito immediato
- Roba grossa: la lega nord contraria a festeggiare L'Unità d'Italia...
- E dov'è il scùp?
- "Calderoli e Bossi hanno espresso dissenso garbatamente"
- Berlusconi: "Si a festa il 17 marzo"
- Già allertato il Lele Mora?

Gli Italian Galery*******************************

Palascarp
Etichette: Annozero, Corrado Formigli, Dal Verme, LaRussa

Fumus Perberlusconis
Etichette: fumus per Berlusconis, Fumus persecutionis,
excort
Etichette: mignottocrazia, Paolo Guzzanti, PDL

Il Cavilliere
Etichette: berlusconi, Ghedini, Il Cavaliere

Finimondo
Etichette: Fini, FLI


by PORTOS Comic strip

mercoledì 24 novembre 2010

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 21 novembre

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 21 novembre
appendice alla settimana in vignette: 15- 22 novembre.

CESARE PRANDELLI

Con le ultime convocazioni della Nazionadi calcio, il nostro C.T. Cesare
Prandelli ha lanciato un’idea risolutiva per i problemi del Paese: utilizzare gli oriundi, cioè dei finti italiani fatti in Sudamerica, come la Fiat Palio. Saputa la cosa, i Cinesi si sono subito dichiarati
disponibili a realizzare dei giocatori taroccati per la nostra Nazionale, quasi dentici a quelli autentici ma a metà prezzo rispetto a quelli realizzati in Argentina.
Per distinguerli dagli originali, garantiscono a Pechino, il solo modo
è osservare con estrema attenzione le cuciture. Qualora si decidesse di allargare ad altri settori la naturalizzazione di personaggi d’origine italiana, i benefici potrebbero essere immediati ed evidenti: in questo momento, è vero, non abbiamo centrocampisti come Ledesma, ma non abbiamo neanche politici come Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York, o Sonia Gandhi, né attori come De Niro o musicisti come Frank Zappa, tutti con antenati italiani.
L’Oriundo può essere davvero la grande soluzione per i nostri problemi. Oltre che dall’Argentina e dal Brasile, la nostra Federazione spera di poter convocare, col tempo, anche dei calciatori d’origine italiana nati in Padania: la  diplomazia sportiva è già al lavoro.






GIULIANO PISAPIA

Il nostro Centrosinistra riesce a perdere anche contro se stesso: ecco il vero senso della democrazia. Alle recenti primarie per scegliere
il candidato alle comunali di Milano, quello che dovrà affrontare la cotonatissima Letizia Moratti, un raccapricciante film horror èstato proiettato di fronte ai vertici del Partito di Bersani: il pozzo e il Vendola.
Invece del democrat Boeri, infatti, gli elettori hanno scelto l’ex deputato di Rifondazione Giuliano Pisapia, proposto dall’emergente Nichi.
Con questo straordinario risultato, il Pd ha ottenuto un duplice scopo: presentare un candidato non condivisibile dall’Udc di Casini e fare quella che Karl Marx, nel fondamentale saggio Lavoro salariato
e Capitale, definisce “la figura dei fregnoni ”.
Peccato che il Partito d’Azione e il Movimento civico per la rivalutazione della ceramica non abbiano presentato i loro uomini di punta in queste primarie, altrimenti lo scontro sarebbe stato ancora più avvincente. A questo punto, una sola strategia rimane da tentare
ai brillanti dirigenti del nostro principale Partito d’opposizione: invitare con tutte le loro forze gli elettori a non votare per il candidato che presentano. Hai visto mai dovessefunzionare …




CORTE D’ASSISE DI BRESCIA
Ormai è ufficiale: in piazza della Loggia
a Brescia, 36 anni fa, esplose una caldaia.
Del resto, all’epoca non c’e ra n o
ancora i controlli obbligatori che ci sono oggi.
I giudici della Corte d’Assise hanno assolto tutti e cinque gli imputati, un vivace gruppetto di neofascisti:
l’esito del processo è stato determinato dall’insufficienza di prove e, nella fase finale, dall’insufficienza di vergogna. Oltre alla strage di Brescia (8 morti e 102 feriti), anche quelle di Piazza Fontana, della Questura di Milano, dell’Italicus, della stazione di Bologna e del treno rapido 904 rimangono senza colpevoli: è giusto, perché in Italia,
in fin dei conti, le stragi le facciamo, ma senza cattiveria. Molti cittadini, inspiegabilmente,si sono scandalizzati
per l’applicazione, anche nel procedimento giudiziario in questione, del segreto di Stato, che vedono come qualcosa
di losco e di misterioso, mentre  invece si tratta di una procedura deltutto lineare, onesta e chiara: segreto di Stato, per quanto riguarda le tante stragi irrisolte, significa semplicemente mantenere a tutti i costi il segreto su chi è stato.
Smettiamola con la dietrologia, a meno che non si tratti di commentare al bar il culo della cassiera.
“She” di Lorenzo Calza.
ROBERTO MARONI

Pur essendo Ministro dell’Interno,
esterna continuamente.
L’ultima è contro lo scrittore Roberto Saviano,
che in tv ha parlato d’infiltrazioni malavitose
nella Lega, fenomeno peraltro confermato dall’Antimafia.
“Impossibile che uomini della camorra operino
nel Nord Italia- ha chiarito Maroni- dove,
grazie all’azione del governo ed in
particolare della Lega, è praticamente
impossibile trovare i friarielli e la torta caprese ”.
Parole dure e inconfutabili, la risposta che i Lumbard si aspettavano
dall’erede di Bossi. Maroni ha chiesto in maniera vibrante di poter intervenire nel programma di Fabio Fazio, per replicare alle calunnie e, con l’occasione, per interpretare almeno un paio di Canti del Po
del Duo di Piadena.
Qualora Rai 3 decida di non dare soddisfazione
al leader leghista, questi s’è  detto pronto a rivolgersi alle massime
cariche del nostro Paese: il Presidente della Camera, il Presidente del Senato, il Presidente della Repubblica, su su fino a Bernardo Provenzano. Il Ministro Maroni ha ragione: il vero, grande pericolo
che l’Italia corre non è che la criminalità organizzata s’infiltri nello Stato, ma piuttosto che lo Stato s’insinui nella Mafia. E’ l’unica Istituzione cheancora funziona, qui da noi, cerchiamo di salvaguardarla. 

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

Altre vignette della settimana di Portos:

L'Angelo




I RealitiSCIO***********************************
Restauro Venere e Marte

LO SPORT

Benitez -allenatore INTER
Italian Galery

4 salti in PIDIELLE (OCCASIONE) [ Berlusconi e la Santanchè]

FLIrt (Italo Bocchino e il ministro Mara Carfagna)

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fonte  PORTOS Comic strip

sabato 20 novembre 2010

FLIrt

In esclusiva la foto scattata dalla Mussolini, del ministro delle pari opportunità Mara Carfagna in compagnia di Italo Bocchino, rappresentata dal bravo PORTOS.
FLIrt _- PORTOS Comic strip


Tensione tra Mara Carfagna e Alessandra Mussolini. Le due esponenti campane del Pdl sono state protagoniste di un diverbio questo pomeriggio in Aula alla Camera. Un botta e risposta nato da una foto scattata col cellulare, ma alla cui origine sembrano esserci le divergenze emerse negli ultimi giorni nel partito in Campania.

Il "casus belli" è una foto. Mussolini vede il ministro delle Pari opportunità e il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino parlare tra i banchi del governo e scatta loro un'istantanea col cellulare. Carfagna se ne accorge e si gira verso la collega, batte le mani e dice «brava, brava!». A quel punto Mussolini le risponde: «Vergogna». Le ragioni di quel vergogna («pronunciato in maniera pacata») le spiega così, la deputata napoletana: «Carfagna si deve vergognare per la liaison con Bocchino che sta mettendo a rischio il partito».

Le "colpe" che Mussolini attribuisce al ministro sono due: «Lo spostamento di competenze sul termovalorizzatore che questa mattina il Consiglio dei ministri ha sottratto alle Province» (e quindi al presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, i cui rapporti con il ministro delle Pari opportunità ultimamente sono tesi) e «il fatto che Bocchino nella finanziaria ha chiesto di spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna». Insomma, Mussolini accusa la collega di «fare accordi» col capogruppo di Futuro e libertà anche in vista delle elezioni per il sindaco di Napoli: «Non può tenere una gamba di qua e una di là - avverte - Perciò quando li ho visti parlare in atteggiamento amorevole ho scattato la foto».19/11/10 La Stampa (continua)

LATI NASCOSTI
Non sono ancora del tutto chiari i motivi per cui Mara Carfagna ha espresso l'intenzione di dimettersi ma non pare sia dovuta ad un capriccio. Non è detto che i molti estimatori del suo lato "B" ne accettino anche il lato "C".

Pubblicato da uber
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ROMA (20 novembre) - «Non farò mancare la fiducia a Berlusconi, ma il 15 dicembre rassegnerò le mie dimissioni dal partito». Lo afferma il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna in un'intervista esclusiva al Mattino in edicola domani.
La Carfagna spiega: «Lascerò anche lo scranno di parlamentare, perché a differenza di altri sono disinteressata e non voglio dare adito a strumentalizzazioni. Mi dimetterò ovviamente anche da ministro visto che il mio contributo pare sia ininfluente».

Mara Carfagna spiega che in Campania è ormai in atto «una guerra tra bande» sulla gestione dei rifiuti. «Nell'ultima seduta del Consiglio dei ministri ho fatto presente la mia preoccupazione sullo scontro istituzionale tra Comune e Provincia di Salerno che rischia di portare alla paralisi assoluta comprottendo la realizzazione dell'impianto», sottolinea.
«Non posso permettere che per una guerra di potere -sottolinea Carfagna- si faccia saltare
un'operazione di vitale importanza per la Campania con la conseguenza che dopo Napoli anche
Salerno possa essere sommersa dai rifiuti».

Il caso-Carfagna agita il governo e il Pdl. Berlusconi,
a Lisbona per il vertice della Nato, ha provato a far tornare sui suoi passi la Carfagna, il ministro che ancora recentemente il premier aveva pensato di far diventare "speaker" del governo. Durante la conversazione il Cavaliere avrebbe rassicurato il suo ministro, garantendole un intervento immediato al suo ritorno.(continua)

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Mara inquieta -ottomax

Giannelli http://www.corriere.it/ 

Sigh!... - Paride Puglia PUNCH

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Dimissioni - fabiomagnasciutti

NE ME QUITTE PAS

La telefonata fiume del Presidente del Consiglio con il Ministro Carfagna non sembra essere servita a farla desistere dal suo intento dimissionario. Ma le avrà provate tutte? Forse con Apicella al seguito l'esito poteva essere diverso.
Pubblicato da uber
Etichette: berlusconi, crisi governo, pdl