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lunedì 14 ottobre 2019

Uccisa Hevrin Khalaf, attivista per i diritti umani e delle donne.



In memoria di Hevrin Khalaf
Gio / MariaGrazia Quaranta

Attivista per i diritti umani e delle donne, Hevrin Khalaf si batteva per la convivenza pacifica tra i popoli presenti in Siria: curdi, cristiano-siriaci e arabi.



http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Siria-trucidata-in-un-agguato-attivista-Hevrin-Khalaf-Si-batteva-per-i-diritti-delle-donne-e55a868e-cb9e-4b37-9c63-a0d075146ce9.html#foto-1

Gianlo


TAYYIP + ISIS = LOVE
John Antono


#Hevrin #HevrinKhalaf #diplomazia #Erdogan #guerra #Kobane #Siria #Rojava #Kurdistan #vignette #satira #satiraneurodeficiente #IChinson
Mario Airaghi



Tiziano Riverso




L’attivista Hevrin Khalaf prima del brutale assassinio: “La Turchia non teme l’Isis ma ha paura dei curdi”

La segretaria del Partito Futuro della Siria è stata uccisa l'11 ottobre sulla strada tra Manbij e Qamishlo, in Siria, da un gruppo di uomini armati

L’attivista per i diritti delle donne Hevrin Khalaf, segretaria del Partito Futuro della Siria, è stata uccisa l’11 ottobre sulla strada tra Manbij e Qamishlo, probabilmente dal gruppo jihadista Ahrar al-Sharqiya, alleato della Turchia e responsabile di altre esecuzioni sommarie.

Attivista per i diritti umani e delle donne, Hevrin Khalaf si batteva per la convivenza pacifica tra i popoli presenti in Siria: curdi, cristiano-siriaci e arabi.

Pochi giorni prima della sua brutale uccisione, l’attivista stava partecipando a un convegno del Centre of Diplomatic Studies and consultation. Era il 5 ottobre, e a margine del convegno Hevrin Khalaf aveva rilasciato alcune dichiarazioni, pubblicate online dal Rojava Information Center.

Con parole molto dure, aveva previsto e condannato l’offensiva dell’esercito turco nel nordest della Siria.

“Noi respingiamo le minacce turche, soprattutto perché ostacolano i nostri sforzi per trovare una soluzione alla crisi siriana”, aveva dichiarato. “Durante il periodo in cui l’Isis era al potere vicino al confine, la Turchia non lo vedeva come un pericolo per la sua gente. Ma ora c’è un’istituzione democratica nel nordest della Siria, e loro ci minacciano con l’occupazione”.
(TPI)

domenica 13 ottobre 2019

Dopo il ritiro americano, la Turchia scatena un'offensiva militare contro i curdi.



07 ottobre 2019
"E' tempo per noi di uscire da queste infinite guerre ridicole, molte delle quali tribali, e portare i nostri soldati a casa". E' il tweet con cui il presidente Usa, Trump, conferma il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria. "Combatteremo dove è nostro vantaggio e solo per vincere", ha aggiunto. "Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa vogliono fare con i combattenti Isis catturati".
I curdi hanno combattuto con noi ma li abbiamo pagati -
Anche se l’amministrazione Trump ha dichiarato di non sostenere l’azione di Ankara, resta il fatto che all’inizio della settimana i soldati statunitensi si sono ritirati delle stesse zone che ora vengono invase dall’esercito turco.
Il leader turco ha segnato il lancio dell'offensiva, soprannominata Operazione Peace Spring, con un tweet, affermando che era condotta da milizie siriane e turche, contro le forze curde e Isis.
"La nostra missione è impedire la creazione di un corridoio terroristico attraverso il nostro confine meridionale e portare la pace nell'area", ha scritto il presidente.
La Turchia dice che sta cercando di stabilire una zona cuscinetto profonda 32 miglia (32 km) lungo il confine per proteggere il paese dalla minaccia di ciò che dice che siano gruppi terroristici curdi e Iside. Spera anche di reinsediare i rifugiati siriani nella zona.



New Flag of Turkey   Marco De Angelis
Turkey's military offensive into northern Syria.
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/60846



Safe Zone
Niels Bo Bojesen


Steve Bell per The Guardian


Il cuscinetto
Con due o tre tweets Trump annuncia il ritiro dei soldati USA dalla zona cuscinetto tra la Turchia e il nord della Siria attualmente in mano ai curdi. che hanno contribuito alla vittoria dell'ISIS ma che sono considerati terroristi da Erdogan.
Difficile capire cosa potrà succedere ma è  certo che il dittatore turco non aspettava altro che avere mano libera per cancellare la minaccia della rinascita del PKK e di uno stato curdo indipendente.
Una brutta situazione che mi ricorda neanche tanto lontanamente quella brutta pagina di Sabra e Shatila.
UBER


 Spezzatino Curdo
Un doveroso grazie per questa semplice ricetta ai grandi Chef che governano il Mondo.
UBER


Stop the war!!!
GIO


Durando



#trump #Erdogan #guerra #Kobane #bombardamenti #Siria #Rojava #Kurdistan #luceverde #vignette #satira #satiraneurodeficiente
Airaghi


Pericolosi
Gianlo



Ethnic cleansing
Paolo Lombardi


Ottomano
Portos


Steve Breen


Tauro





#Turkije #Erdogan #Koerden #Europa
Bertrams


Riccardo Mannelli


Mauro Biani




As I have stated strongly before, and just to reiterate, if Turkey does anything that I, in my great and unmatched wisdom, consider to be off limits, I will totally destroy and obliterate the Economy of Turkey (I’ve done before!). They must, with Europe and others, watch over...
Lingua originale: inglese. Traduzione di
Come ho affermato con forza in precedenza, e solo per ribadire, se la Turchia fa qualcosa che io, nella mia grande e ineguagliata saggezza, considero off limits, distruggerò e cancellerò totalmente l'economia della Turchia (I ho fatto prima!). Devono, con l'Europa e altri, vegliare ...

domenica 15 aprile 2018

Sulla via di Damasco


On the Road to Damascus
i need to tweet again...
David Rowe

Donald Trump l'aveva promesso e nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 aprile è passato ai fatti. Gli Stati Uniti hanno condotto un'attacco missilistico in Siria con la cooperazione di Francia e Regno Unito. A dare l'annuncio è stato il presidente degli Stati Uniti dalla Casa Bianca. "Ho ordinato all'esercito di lanciare attacchi di precisione. Il nostro obiettivo - ha detto Trump - è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime di Bashar al-Assad".

In tutto sarebbero stati lanciati piu di 100 missili. Secondo quanto riferito da fonti del governo siriano si tratta di una trentina di missili in tutto, una parte dei quali sarebbe stata abbattuta. Il ministero degli Esteri siriano ha fatto sapere che "l'attacco non indebolirà la determinazione del governo di Damasco nel combattere i ribellli, che minaccia la sicurezza internazionale".

L'attacco arriva al termine di una settimana tesa sul piano diplomatico, caratterizzata da scambi di accuse tra Stati Uniti e Russia: mercoledì scorso Trump aveva annunciato l'intenzione di rispondere con un'azione militare all'attacco con armi chimiche avvenuto lo scorso 7 aprile a Douma in cui, secondo fonti locali, sarebbero morte decine di persone. Un'azione di cui gli Stati Uniti e i suoi alleati ritengono responsabile il regime siriano.


SYRIA
GIO / Maria Grazia Quaranta



Dave Brown’s Rogues Gallery: Syria news latest: Russia claims 'Britain staged chemical attack' as Theresa May and Donald Trump agree attack must not go unchallenged


My cartoon Saturday @TheTimes. Let slip the dogs of war....#SyrianStrikes #ChemicalWeaponsAttack
Peter Brookes

Gli alleati
My @Independent @IndyVoices cartoon for tomorrow. Warmonger monkeys. #SyriaStrikes
Brian Adcock



ONE FOR ALL AND ALL FOR ONE (FAKE)    Gianfranco Uber
Tanto tuonò che piovve.
Trump ha dato il via alla sua Desert Storm (negli USA ironicamente chiamata Desert Stormy con riferimento alla necessità di distogliere l'attenzione dalla vicenda con la porno Star Stormy Daniel ) seguito dai prodi Macron e May.
Sembra che l'operazione sia stata solo dimostrativa, ma dimostrativa di ché?
Dell'inutilità dell'ONU?, dell'inconsistenza della UE?, dell'ipocrisia imperante?
Di tutto e di più.


Fulvio Fontana

.@Telegraph cartoon
#SyriaStrikes #Assad #Putin
Bob Moran



#Siryacrisis
Ben Jennings

Vertice sulla Syria
David Rowe



Vertice sulla Syria
Riber Hansson


Dave Brown @DaveBrownToons 12 apr
Come on in the bloodbath's lovely... and ready chlorinated! Today's @Independent cartoon, #TheresaMay #Trump #Putin #Assad #Syria



Christian Adams on Theresa May’s deadly Syrian sweepstake




Martin Rowson @MartinRowson 12 apr
In risposta a @DaveBrownToons, @DavidWaywell e @Independent
O Tempora, O morons!
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Gerald Scarfe on Donald Trump’s reaction to the Syrian gas attack - political cartoon gallery in Putney


Syria: US-Russia challenge. Trump: 'We will send missiles'. Moscow: 'We will respond'.
#SyriAattack #TrumpTradeWar #trumpsyria #TrumpWarCabinet

lunedì 12 marzo 2018

Appello contro il genocidio di Afrin


© Zerocalcare


L’Amministrazione autonoma di Afrin ha rilasciato un appello al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite allo scopo di fermare il massacro dello Stato turco contro i civili. L’Amministrazione autonoma del cantone di Afrin in Siria settentrionale ha rilasciato un comunicato alla stampa, che è stato letto dal Co-presidente del Consiglio esecutivo tra le attività di ricognizione degli aerei da guerra turchi.

Şex İsa ha fatto appello al Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite allo scopo di fermare il massacro contro i civili ad Afrin, e ha dichiarato quanto segue:

” Negli ultimi giorni lo Stato fascista turco sta cercando di portare avanti attacchi contro la popolazione civile ad Afrin dal cielo e da terra. Centinaia di civili, comprese donne e bambini, sono stati massacrati a seguito di questi attacchi. Oltre agli attacchi armati, l’esercito turco invasore sta cercando anche di prendere di mira direttamente gli approvvigionamenti di acqua potabile, scuole e abitazioni. Centinaia di persone finora sono state sfollate da questi attacchi.

Con questi attacchi fascisti, lo Stato turco cerca di sfollare la popolazione del posto dalle loro terre dove hanno vissuto per migliaia di anni.

Il silenzio dell’opinione pubblica è la sola ragione della situazione ad Afrin.

Su queste basi, noi come Amministrazione autonoma del Cantone di Afrin avvisiamo le Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e sollecita loro a rompere il silenzio su questi attacchi.

Chiediamo alla Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e alle organizzazioni giuridiche collegate di fermare gli attacchi nel cantone di Afrin A come risposta alla barbarie e alle atrocità di Erdoğan “.



ally by Joep Bertrams, The Netherlands


Olive branch
Master Chef
Non so quanti di voi hanno potuto ascoltare la puntata odierna di "Tutta la citta".
Ascoltatela o riascoltatela in podcast anche se non credo possa dare una spiegazione esaustiva all'intreccio di interessi e connivenze  che stanno provocando migliaia di vittime innocenti.
Poi ditemi comunque se non sarebbe giusto candidare Erdogan al Nobel per la pace per il nome "Ramoscello d'Ulivo" con cui ha battezzato l'attuale intervervento armato turco contro i Curdi di Afrin.
Visto  però che ormai i più probabili  assegnatari saranno Trump e Kim Jong Un,  proporrei di assegnargli quello per l'Ipocrisia.
Uber



KFP    Jalal hajir
Erdogan continues his massacre against the Kurds of the city of Afrin under the total silence and complicity of the so-called "international comminity" mobilized against the Syrian government
12 Mar 2018


Una grande colonna di civili in fuga da #Afrin nell'univo corridoio di uga, per il timore del bagno di sangue che tagliagole e esercito turco si apprestano a fare nella città con un milione di civilipic.twitter.com/YAM794Behipic.twitter.com/Kon7nLrW2N


Why are world leaders backing this brutal attack against Kurdish Afrin?
Afrin senza pace - Tutta la città ne parla RAI3
François Hollande : « Quel est cet allié turc qui frappe nos propres alliés? »
Afrin

giovedì 1 marzo 2018

Siria: un corridoio umanitario per Ghouta

Un corridoio umanitario
GIO / Mariagrazia Quaranta


Siria: "1.400 civili uccisi a febbraio, tra loro 203 bambini"
Sono i drammatici numeri del Syrian Network for Human Rights. La gran parte delle vittime uccisa dalle forze del regime di Damasco. Il 67% nella Ghouta orientale

Sono "1.389 i civili uccisi a febbraio" in Siria. Lo stima il Syrian Network for Human Rights, che dal 2011 tiene il conto dei morti nel conflitto.
La gran parte delle vittime, il 67% concentrate nella Ghouta orientale, "è stata uccisa dalle forze del regime di Damasco", 1.079, tra le quali 203 bambini (una media di 8 al giorno), e 179 donne.
Le altre vittime, sottolinea l'ong nel suo rapporto, sono imputabili ai raid delle forze russe, a quelli della Coalizione a guida Usa, alle fazioni armate anti-regime e all'Isis.
Nel rapporto si sottolinea che le forze governative sono tornate a usare "i barili bomba dopo quasi un anno e mezzo" nei sobborghi di Damasco e nella provincia di Aleppo. Almeno sette delle vittime documentate sono morte "sotto tortura".
Alle forze russe è imputabile la morte di "77 civili, tra i quali 27 bambini e 12 donne". Le formazioni estremiste, come l'Isis, hanno ucciso "almeno 41 civili". Le milizie dell'opposizione sono responsabili della morte "di sei civili, tra i quali due bambini e una donna".
I raid della Coalizione a guida Usa hanno "causato la morte di 102 civili, inclusi 50 bambini e 31 donne". L'ong fa appello al Consiglio di sicurezza dell'Onu perché implementi le risoluzioni, a cominciare dalla tregua umanitaria approvata il 24 febbraio scorso, e a Mosca e Washington affinché aprano inchieste per individuare i responsabili delle stragi di civili.
(fonte)


World's silence on Syria
Emad Hajjaj



Russian call
Emad Hajjaj



Follow me to Syria
Payam Borumand


Ceasefire in Eastern GhoutaSyria
Niels Bo Bojesen


humanitarian pause Syria
Tom Janssen


Syria’s Ghouta under bombs
Patrick Chappatte


Russian bombing
Emad Hajjaj


Sky Over Syria    Antonio Rodríguez
Words fail to describe the destruction of Syria.
21 Feb 2018


Nowhere To Go    Mary Zins
The Assad regime traps 400,000 civilians in east Ghouta, as the world continues to look away.
22 Feb 2018



Syria: New raids on Ghuta, at least 10 dead. UN: 'Situation beyond imagination' #Syria #Ghuta
Durando

Syria
Paolo Lombardi



Diplomazie
Cecigian