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martedì 6 ottobre 2015

Lo scandalo Volkswagen



VW    Paolo Lombardi
The Volkswagen scandal.
23 Sep 2015

Giovedì il numero uno di Volkswagen negli Stati Uniti Michael Horn testimonierà davanti a una commissione del Congresso sullo scandalo delle emissioni diesel.

Stando alla memoria scritta già depositata, il dirigente sarebbe già stato al corrente di possibili problemi nell’aderenza dei veicoli agli standard anti-emissioni statunitensi nel 2014.

Nell'attesa della testimonianza vi propongo alcune vignette delle tante disegnate e il comunicato ufficiale ai clienti Volkswagen, lo trovo esilarante. L'azienda sembra abbia a cuore solo la fiducia dei propri clienti e di sicuro non la loro salute.




23-set-2015 | Corporate News
Volkswagen informa
A tutti i clienti Volkswagen

Gentili Signore e Signori,
come avrete avuto modo di apprendere dagli organi di stampa, in queste ore il Gruppo Volkswagen sta lavorando a pieno ritmo per fare chiarezza su alcune irregolarità che riguardano un particolare software utilizzato su alcuni nostri motori Diesel.
Prima di tutto vogliamo comunicarvi che tutelare la fiducia dei nostri Clienti e del pubblico è e rimarrà un aspetto della massima importanza per noi tutti. Siamo sinceramente e profondamente dispiaciuti che le vicende di questi giorni possano avere incrinato la loro fiducia.
Prenderci cura dei nostri Clienti rimane un elemento centrale della nostra missione aziendale e questo è ancora più valido in questa difficile circostanza.
Pertanto Volkswagen si impegna a farsi carico di affrontare e risolvere il problema nel più breve tempo possibile.
(continua in fondo alla pagina)



mercoledì 23 settembre 2015
UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE
I test che davano un risultato migliore sulle emissioni inquinanti delle vetture VW rispetto a quelle reali, sembra ammesso dalla stessa casa automobilistica, erano causati da un sw "volutamente" pilotato per superare i limiti imposti dasl mercato americano.
Detto questo mi chiedo cosa vuol dire richiamare tutte le auto vendute? Per correggere  il sw che a questo punto però darebbe un risultato non ammissibile o per un improbabile miglioramento delle prestazioni del motore che, se fosse stato possibile, sarebbe già stato applicato?
Uber


Volkswagen in USA    Vladimir Kazanevsky
Volkswagen in USA.
23 Sep 2015




Free fall    Giuseppe La Micela
Volkswagen scandal
24 Sep 2015



Volkswagen pollution level    Alex Falcó Chang
Volkswagen pollution level.
04 Oct 2015



La caduta degli dei
Mario Bochicchio

VOLKSWAGENWESTERN    Marian Kamensky
VOLKSWAGENWESTERN
21 Sep 2015

REAL TEST FOR VOLKSWAGEN    Marian Kamensky
REAL TEST FOR VOLKSWAGEN
24 Sep 2015


Volkswagon Scandal
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/22/2015

panic buttons
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/30/2015



junk
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/25/2015
-







Folkswagen
Valerio Marini


Made in Germany
BY MICHAEL KOUNTOURIS, GREECE  -  9/27/2015



-

Adams for Telegraph


Portos


Riverso




Chubasco



Italia e Germania ... punti in comune
Airaghi


Per i nostri Clienti, comunque, è importante sapere che tutti i nostri veicoli circolanti sono tecnicamente sicuri e adatti alla circolazione su strada. La questione in essere coinvolge eventualmente solo le emissioni inquinanti e ribadiamo il nostro impegno a risolverla quanto prima.

Naturalmente Volkswagen intende farsi carico dei costi per l’organizzazione e l’adozione delle misure tecniche necessarie, una volta che esse siano state chiaramente individuate.


Questo processo richiederà però, purtroppo, del tempo, tempo necessario per eseguire un’analisi accurata e precisa delle circostanze e per introdurre le adeguate misure tecniche correttive.
Per quanto riguarda i veicoli nuovi del Gruppo Volkswagen dotati di motori Diesel EURO 6 e attualmente disponibili per la vendita nell’Unione Europea , essi soddisfano appieno i requisiti legali e gli standard ambientali vigenti. Il software sotto indagine non influenza in questo caso né il comportamento di guida, né i consumi, né le emissioni.
Uno scostamento rilevabile tra i risultati di emissione allo scarico ottenuti al banco di prova e le condizioni di guida reali è stato riscontrato esclusivamente per una famiglia di motori diesel precedenti all’omologazione EU 6 e Volkswagen sta lavorando intensamente per eliminare questa deviazione attraverso l’adozione di adeguate contromisure tecniche.
Purtroppo al momento non siamo ancora in grado di specificare quali modelli e quali anni di costruzione potrebbero essere interessati. Forniremo tutte le informazioni al riguardo non appena ne saremo in possesso.

Noi in Volkswagen faremo tutto ciò che sarà necessario per riconquistare la fiducia dei nostri clienti.

fonte


giovedì 30 ottobre 2014

Patente e carta di circolazione dal 3 novembre dovranno avere lo stesso intestatario?

Favorisca patente e libretto: a babbo morto o a babbo natale?

Ci sarebbe da piangere, ma come fare a non ridere scorrendo i commenti blog/chat/facebook/tweet che continuano ad accavallarsi dopo la “new” del Ministero Trasporti e Infrastrutture che dal 3 novembre prossimo impone (pena oltre 700 euro!) a chi guida un veicolo non di sua proprietà di comparire sulla carta di circolazione insieme ai dati del proprietario?  Non è proprio così, ma per arrivare a capire che così non è tocca imporre alle nostre celluline grigie tripli salti mortali carpiati con avvitamento e supercazzola prematurata con scappellamento.
Il tutto è racchiuso in quasi 50 (!!) pagine di dispositivi d’attuazione (circolare 15513 del 10 luglio 2014) di un comma (il 3) di un articolo (il 94 bis) del Codice della Strada che si riferisce alla Legge 120/2010. Insomma, tanto “new” non sarebbe.  Leggetevi il testo ché la legge, così come i suoi dispositivi attuatori, non ammette ignoranza  http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=19250
Premessa fondamentale: questa disposizione ha (notevole) scopo principale l’individuare i responsabili delle infrazioni e scovare le intestazioni fittizie (avete presente quei bolidi  intestati a ultraottuagenari sui quali però scorrazzano e sgommano evasori e facce da papponi? Ecco). Gli è però che subito dopo il nobile obiettivo, le supercazzole pare che s’infilino una sull’altra!
Avviso importante per tutti (compresi i papponi): il guidatore che finora ha viaggiato su auto non intestata a sé può continuare a farlo senza trascrivere i suoi dati sul libretto.
Coloro che, invece, dal 3/11/14 guideranno per oltre 30 giorni un’auto non loro, dovranno comunicarlo alla Motorizzazione trascrivendo sul libretto i propri dati (NB ogni trascrizione costa 25 euro: 16 di bollo 9 di diritti). I familiari conviventi con l’intestatario sono esonerati.Gli altri familiari (figli, coniugi, genitori e suoceri, nonni e zii ecc. ecc.) che risiedono altrove -e che guidano oltre 30 giorni la macchina intestata al familiar cortese- hanno da trascriversi. Nessuno ha considerato i conviventi non familiari: anche loro perciò dopo i fatidici 30 giorni dovranno trascriversi. Questa è però la solita (incivile) storia appartenente al Paese nostro. E’ storia manco ancora recepita a livello della carta dei diritti umani: figuriamoci  dunque se la può recepire il Codice della Strada!
Poi c’è ancora una cosuccia non da poco: quella specie di bonus dei 30 giorni su cui pare vertere la ratio legis. Come contano, le signorie loro illustrissime, d’identificarne le date certe?
Spiego: “A” guida l’auto del proprietario “B” da sempre. Prosegue a farlo anche sull’auto trascritta in capo a B dopo il 3 novembre 2014.  Verso Natale (data a caso) lo ferma la stradale: “patente e libretto”. Le identità non coincidono. A dichiara a verbale d’averla presa in consegna da B tot  (che ci frega? Basta che non siano 30!) giorni prima e che domani gliela restituisce. Questo tipo di performance può, così, tornare valida per sempre a rotazione, a meno che A non venga fermato ogni giorno e, ogni giorno (almeno fino alla concorrenza dei 30) non venga “schedato” in apposito database. Insomma A dovrebbe essere monitorato come si fa con un ecoDoppler?!
Più che  “patente e libretto” con questa legge suonerebbe meglio: “libretto patente”.
29 ottobre 2014

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sabato 13 settembre 2014

Marchionne: "Solo io potevo sostituire Montezemolo"

«Sono stato molto vicino alla Ferrari negli ultimi dieci anni e ho condiviso con Luca tutto lo sviluppo dell’azienda».
Quindi non c’era nessun altro, secondo il top manager, in grado di sostituirlo al timone se non lui.




Il maglioncino rampante
Riccardo Mannelli




Chi è costui?

Uomo dal furbastro cipiglio
e dal cashmirino candidato
da forfora farinosa
ama miliardari compensi
e complicità inconfessabili
con ogni sorta di cacciatori
di teste operaie.
Luciano Lodoli




Marranello
PORTOS / Franco Portinari


Montezemolo: "La verità?... Così la Ferrari diventerà americana!"
PORTOS / Franco Portinari




Elkann gioca...
Marilena Nardi





Dov'è il bagagliaio?
Fulvio Fontana


Cambio di volante
Gava


Conseguenze


Pit Stop
Vukic
 

venerdì 12 settembre 2014

Montezemolo lascia la Ferrari

La notizia

«Si chiude un’epoca». Ma la Ferrari non si ferma, «ci sono le premesse per una ulteriore crescita». Durante una conferenza stampa congiunta, mercoledì a Maranello, con a fianco Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza della Ferrari. Montezemolo lascerà su sua richiesta, il 13 ottobre, a conclusione del festeggiamenti per i 60 anni della Ferrari in America. La presidenza sarà assunta dall’ad della Fiat, Sergio Marchionne. A Montezemolo spetterà una liquidazione di 27 milioni di euro. La Fiat spiega in una nota che all’ex presidente della rossa sarà corrisposta un’indennità di fine mandato pari a 13 milioni e 710 mila euro. In aggiunta saranno a lui corrisposti altri 13 milioni e 253 mila euro a fronte dell’impegno di Montezemolo a «non svolgere attività in concorrenza con il Gruppo Fiat».


Le vignette


Cavallino calciante
Marchionne prepara l'esordio di Fiat-Crysler-Automobile alla borsa di New York.
Tra gli asset più appetitosi della società sicuramente il marchio Ferrari ancorchè lievemente appannato dai cattivi risultati sportivi degli ultimi anni che tuttavia l' AD cercherà di rilanciare, magari con un nuovo logo.
Uber

GP
Franco Portinari



Liquidato
Tomas



Pillinini


Pillinini
Biglietto di solo andata
Luciano Caratto

Capolinea
Marini Valerio

T.F.R.
Valerio Marini



 Il segreto della longevità (grandi manager)
Riccardo Mannelli



Avvicendamenti
Conferenza Marchionne-Montezemolo. Da schiantarsi dal ridere. O no?
Mauro Biani


Benny Nicolini



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venerdì 5 marzo 2010

Il pedale dell'acceleratore Toyota .


Steve Bell The Guardian

"Il grave problema di affidabilità che ha funestato Toyota nei mesi scorsi: il famigerato pedale dell’acceleratore che si blocca senza tornare in posizione “zero” continua a piantar grane. L’ultima, comunicata dalla casa stessa, è che il mega richiamo di milioni di veicoli finora confinato agli USA, raggiungerà anche l’Europa."

Leggevo questo in gennaio ... stamane hanno riparato il pedale dell'acceleratore della mia Yaris.
Ho ricevuto la lettera, tramite corriere, per prendere appuntamento presso il concessionario e sottoporre l' auto ad un intervento di circa 30 minuti. Non mi aveva mai dato problemi ... ora però sono più tranquilla.
Non avrei voluto ritrovarmi nelle situazioni delle vignette che ho colto dal web di famosi cartoonists internazionali.


Nate Beeler, The Washington Examiner, Washington, D.C.


Dave Granlund, Massachusetts


Mike Keefe, The Denver Post


R.J. Matson, NY, The New York Observer and Roll Call