Visualizzazione post con etichetta fumetti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fumetti. Mostra tutti i post

mercoledì 7 febbraio 2024

Alfredo Castelli 1947-2024

 +




All'alba di oggi, 7 febbraio 2024, si è spento Alfredo Castelli. Il mondo, non solo quello che orbita attorno al Fumetto, perde un cervello eccezionale. Era capace di leggere gli avvenimenti, la cultura, la storia, i fatti, curioso di tutto, indagatore del passato e sempre avanti a tutti nell'immaginare il futuro, senza vanterie, con senso dell'umorismo e desiderio di condividere con tutti le sue scoperte e le sue previsioni. Era così già alla fine degli anni Sessanta, lo è stato fino all'ultimo respiro.
Negli ultimi mesi la sua lotta contro il cancro andava parallela all'impegno nella pubblicazione e condivisione di gran parte delle sue creazioni. Era felice dell'omaggio dedicatogli dalla Sergio Bonelli Editore a Lucca, poi della grande mostra al WOW di Milano, ora in conclusione al PAFF di Pordenone, mentre lo vedevamo sempre più provato dalla malattia, aggravata dal covid, sostenuto dalla cara moglie Anna e da tanti amici impotenti ad aiutarlo.
Eppure se ne va lasciandoci come orfani della sua presenza, e ancora non riusciamo a percepire la dimensione del vuoto che lascia. Resta sempre con noi, comunque, e dentro chiunque l'abbia conosciuto.
Nella foto è a destra, poco più che ventenne. Da sinistra Bonvi, Bernasconi e Jacovitti.

Luigi F. Bona ( Director presso WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano e President presso Fondazione Franco Fossati)




7 FEBBRAIO 2024

ADDIO AD ALFREDO CASTELLI
Ci ha lasciati Alfredo Castelli, vulcanico creatore di Martin Mystère, ma anche autore di mille altri personaggi, storie, saggi e indimenticabili iniziative, vero e proprio gigante dell'editoria a fumetti.

«La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere». Così Alfredo Castelli definiva in un'intervista, qualche anno fa, i tratti in comune tra lui e la sua creatura fumettistica più famosa, quel Martin Mystère che da più di quarant'anni allieta, intriga e stimola migliaia di lettori.

Nato a Milano il 26 giugno 1947, Castelli era entrato nel mondo del fumetto già nel 1965, scrivendo e disegnando le avventure di Scheletrino, pubblicate in appendice a "Diabolik". Curioso di natura, intellettualmente onnivoro, è stato capace fin dagli esordi di spostarsi con agilità tra i generi e le pubblicazioni più diverse, vestendo ora gli abiti dello sceneggiatore ora quelli del saggista o dello storico. Proprio questa sua incredibile poliedricità ne ha fatto un punto di riferimento per tanti colleghi e autori, oltre che naturalmente per i suoi tantissimi lettori, rendendolo una delle figure cardine della storia del fumetto italiano.

Tantissimi sono i personaggi a cui ha lavorato e le testate con cui ha collaborato, da "Tilt" a "Horror" passando per "Eureka", "Il Corriere dei Ragazzi" e "Il Giornalino". Tra i personaggi da lui creati ricordiamo in corsa solo Gli Aristocratici, L'Ombra, L'Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain - con quest'ultimo che funge da base su cui elaborare l'idea di Martin Mystère - ma era nata dalla sua mente anche la prima fanzine fumettistica italiana, "Comics Club 104", nell'ormai lontano 1966.

Ha collaborato con la nostra Casa editrice ininterrottamente dal 1971 fino a pochi giorni fa, lavorando come redattore e sceneggiatore. Le sue prime storie per quella che ancora non si chiamava Sergio Bonelli Editore sono state per Zagor e Mister No, personaggi che non ha abbandonato nemmeno dopo l'approdo in edicola di Martin Mystère. In seguito ha scritto anche per Dylan Dog e Nathan Never (architettando in entrambi i casi gli incontri tra i personaggi citati e il Detective dell'Impossibile), per Ken Parker e per la storica collana di cartonati da edicola Un uomo Un'avventura.

Giornalista professionista, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del fumetto e sulla letteratura popolare, approfondendo soprattutto la conoscenza del fumetto delle origini. È stato impegnato anche come autore e sceneggiatore cinematografico, televisivo e radiofonico. La sua ultra-cinquantennale carriera fumettistica è stata recentemente riassunta e raccontata in una mostra che ha esordito a Lucca Comics & Games 2022 prima di essere allestita anche a Milano e Pordenone.

Tra i tanti premi che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera ricordiamo i due Yellow Kid, il primo ricevuto a Lucca nel 1970 e il secondo vinto a Roma nel 1996. A Lucca è stato inoltre riconosciuto come "Maestro del Fumetto" nel 2015, quando il calco delle sue mani è stato inserito nella Walk of Fame.

L'eredità artistica e intellettuale di Alfredo Castelli è enorme, e per questo naturalmente pesantissima. Se chi ha avuto la fortuna di stargli accanto ricorda la sua verve affabulatoria e il suo perenne buonumore, ai tanti lettori che l'hanno conosciuto solo grazie alle pagine stampate restano tantissime storie a fumetti e innumerevoli saggi e articoli. E queste rimarranno per sempre con noi.

La redazione di via Buonarroti lo ricorda con commozione ed enorme affetto. Ciao, Alfredo...

Sergio Bonelli Editore







Omino Bufo
Omino Bufo, l’opera più importante firmata dal suo pseudonimo, il Pitore di Santini sul marciapiede.
Il Castelli fumettista ha due facce. Una più seria – o meglio, più presentabile – con cui firma Martin Mystére, gli Aristocratici, l’Ombra, i saggi sul fumetto di inizio Novecento; l’altra, il lato oscuro, con cui riempie fogli di scarabocchi e battute demenziali.

L’Omino Bufo ne è l’emblema. Strisce disegnate malissimo, impregnate di umorismo che non fa ridere, contornate da omini che ne ridono a crepapelle.

https://fumettologica.it/2022/03/omino-bufo-fumetti-castelli-artibani/



Gli Aristocratici


Martin Mystère




Nel 1983 Alfredo Castelli e Silver (creatore di Lupo Alberto), dirigono la rivista Eureka, ideata nel 1967 da Luciano Secchi (in arte Max Bunker). Castelli e Silver rinnovano la rivista con una serie di numeri monografici e allegano al primo numero della loro gestione “Come si diventa autore di fumetti”, un utile prontuario per chi vuole avvicinarsi alla professione o è curioso di sbirciare dietro le quinte della Nona Arte.


Zio Boris







Il PAFF! rende omaggio ad Alfredo Castelli, che ci ha lasciati oggi, 7 febbraio. Il suo genio creativo ha arricchito per decenni la nostra immaginazione e ha dato forma a momenti indimenticabili nella cultura del fumetto.
Lo ricordiamo con grande e infinito affetto.
Il Consiglio Direttivo comunica che da oggi fino alla sua chiusura, prevista il 18 febbraio, la Mostra dedicata ad Alfredo Castelli sarà a ingresso gratuito.


TELE RDR 751 - INTERVISTA ALFREDO CASTELLI ILLUSTRATA Il mitico Alfredo Castelli ci racconta nell'ultima intervista di tutto tranne Martin Mystere di cui sappiamo già tutto. Dal perché il fumetto si chiama fumetto al ricordo delle origini del rivoluzionario Corriere dei Ragazzi. Da Hugo Pratt a tanti grandissimi che ha conosciuto anche poco ricordati come Pier Carpi. Un’intervista insolita discorrendo sul magico mondo dei comics. https://www.youtube.com/watch?v=nIstgN4kxOA

martedì 1 agosto 2023

World Humor Awards: “2023 HUMOR IN COMICS” Roberto Totaro

 By World Humor Awards




Roberto Totaro (TOT) è nato a Belluno nel 1957, si è formato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. 

Dall’adolescenza si è dedicato alla grafica umoristica, lavorando nel contempo anche nel campo pubblicitario. La sua esperienza lavorativa è iniziata nei primi anni ’80 a “bottega” presso il disegnatore Disney veneziano Luciano Gatto, disegnando tavole di “Topolino” per il mercato italiano e di “Fix und Foxi” per quello tedesco. Nello stesso periodo ha iniziato a lavorare professionalmente da solo nel campo del fumetto inventando “Le avventure di Roby e Poppi” per “Il Piccolo Missionario“. Nel 1985 un suo provino viene accettato dalle edizioni parigine “Vaillant”, uno dei più importanti editori per ragazzi francese. Inizia così una collaborazione che durerà otto anni per il settimanale francese per ragazzi “Pif Gadget”, realizzando centinaia di tavole di “Pif” ed “Hercule” due personaggi famosissimi in Francia. Dopo un po’ di anni di collaborazione francese, incomincia ad ideare personaggi e characters integralmente suoi: i primi furono i “Tecnocratici” (L’humour des ordinateurs) , subito seguiti da “Bulles”, (Bolle) pensato per il mercato francese (uscirono infatti sul mensile Super Hercule). Intanto alla direzione artistica di “Pif” entra Giorgio Cavazzano, che supervisionerà per diversi anni tutto il materiale prodotto da Roberto . Durante tutto questo periodo “francese”, in Italia presenzia regolarmente ad esposizioni come “Humor Graphic” a Milano e “Umoristi a Marostica”, dove nel 1986 vince il Gran Premio Internazionale Scacchiera, e nel 1993 lo stesso premio nel settore strip. Alla chiusura della rivista Pif di Vaillant, esce in Italia il settimanale satirico Comix (1992), pubblicato da Franco Cosimo Panini, e ToT è pronto con la serie “I Tecnocratici”che, pur pensata per il mercato francese, si adattava alla perfezione alle pagine interne di Comix: è il primo effettivo successo personale di Totaro. Essere pubblicato insieme alle tavole di Mordillo e Quino non è cosa da poco, e il pubblico si è subito identificato nello stralunato mondo informatico dei Tecnocratici. Su “Comix – Il giornale dei fumetti“, TOT inventa anche la serie “I grandi appuntamenti scientifici di Piero Angelo” e la sua serie di maggior successo: “Nirvana“, le avventure di un vecchio Maestro di Zen che sta appollaiato in cima ad un monte. Oltre a “Comix”, comincia a collaborare con innumerevoli altre riviste: Il Corriere dei Piccoli, Gulp (un’imitazione di Comix) 44 Gatti, Risate in tasca, Airone, Airone Junior, Dodo, ecc. Nell’ottobre 1995 la Galleria “Affiche” di Palermo gli dedica una personale. Nel 1996 sono usciti in Francia, editi da “Edition du Soleil”, due libri cartonati di storie già pubblicate sulla rivista Pif.



Nel maggio 1997 è uscita la prima raccolta in volume di strip di Nirvana edito dall’editore genovese “Colors” dal titolo “NIRVANA – 120 storie Zen” che vinse la Palma d’oro al 50º Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera come miglior libro di letteratura umoristica illustrata dell’anno. Sempre nel 1997, viene invitato a due grandi manifestazioni: una a Lecce nell’ambito della manifestazione “SalentoFumetto” e una a Perugia durante “UmbriaFumetto 97”. Totaro nel 1999 pubblica con Comix (F.C. Panini Editore) il libro “Nirvana meditazioni di fine millennio” seguito da “Nirvana 2- la meditazione continua” (2001), “Il terzo grande libro del Nirvana” (2003), “Nirvana libro quarto” (2006) e “Nirvana libro quinto” (2010). Le avventure dell’eremita che vive in cima al picco roccioso piacciono a un pubblico eterogeneo, e il personaggio è diventato il testimonial dell’agenda Comix, la più venduta in Italia. Nel 2007 pubblica il volume “La gazzetta della giungla” edito dalla FISM. Si tratta di una serie di tavole a colori autoconclusive con protagonisti animali. Serie che, dal Settembre 2009, Roberto realizza per il settimanale “Il Giornalino” Edizioni S. Paolo. Sempre nel 2007 partecipa al volume “Strrrippit” “Grrrzetic editore” con una selezione delle migliori strip di Nirvana , insieme ad altri celebri autori di strisce italiane. I suoi personaggi sono stati pubblicati in molti paesi, Grecia, Spagna, Portogallo, Svezia, Norvegia, Turchia, Stati Uniti, sotto l’egida della S.A.F. Strip Art Features, l’agenzia che dal 2003, cura le pubblicazioni estere di Roberto. Totaro è stato il primo autore italiano a pubblicare un fumetto (Il Giornalino della Giungla- Jungle Journal) in lingua araba nel 2011 edito da Othmania publishing & Distribution. Nel 2011 partecipa, insieme ad alcuni grandi professionisti del settore (Hermann, Font, Kubert Trillo, per citarne alcuni), con una sua lezione sul fumetto umoristico, al libro tutorial “Profesionalne Tajne Stripa” (Professione fumetto: i segreti del mestiere) di Ervin Rustemagic pubblicato in lingua croata. Le sue più recenti pubblicazioni in volume, sono “Les Blagues de la giungle” (2015) edizione francese di Jungle Journal per conto della Bayard Press (Tourbillon), e l’ultima sua creatura “L’UOMO DELLA STRADA” (2015) libro edito ancora una volta da COMIX F.C.Panini . L’uomo della strada si intitola così perché ToT gioca con lo stereotipo antonomastico (uomo della strada = uomo comune) e il fatto che il protagonista dalla prima all’ultima tavola cammina su una strada visto sempre dall’alto.






martedì 25 luglio 2023

CHI HA RAPITO SAN GENNARO? UN GIALLO NAPOLETANO A FUMETTI

 

CHI HA RAPITO SAN GENNARO? 

UN GIALLO NAPOLETANO A FUMETTI


"Chi ha rapito San Gennaro?" è dal 4 luglio in libreria e su internet, sul sito dell’editore e su alcuni siti di vendita libri (sotto: i link!).

È un libro a fumetti realizzato da ben dieci autori, dall'idea e dal soggetto di Marco Sarno, con la sceneggiatura di Giuseppe Ciarallo. Cinque i capitoli, disegnati da Cecco Mariniello, Manlio Truscia, Leo Magliacano, Lido Contemori Illustrator, Gianni Allegra, intermezzati dalle illustrazioni di Marco De Angelis, Giuliano Rossetti e Marilena Nardi.

Il libro è pubblicato da Guida Editori ed è il primo volume di una mirabolante collana.

Rinfrescate la vostra estate con i brividi di un divertente giallo napoletano!

https://www.guidaeditori.it/prodotto/24636/

https://www.ibs.it/chi-ha-rapito-san.../e/9791255630203

https://www.mondadoristore.it/Chi-ha.../eai979125563020/

https://www.libroco.it/.../Chi-ha.../cw279633973539194.html

https://amzn.eu/d/3iFhcWU/

https://youtu.be/U36Q1cF3ahg 

Un libro di qualità realizzato a 20 mani: idea e soggetto di Marco Sarno, sceneggiatura di Giuseppe Ciarallo, fumetti, illustrazioni e vignette di Gianni Allegra, Lido Contemori Illustrator, Marco De Angelis, Giuliano Rossetti (Giuliano), Leo Magliacano, Cecco Mariniello, Marilena Nardi e Manlio Truscia. 
Pubblicato da Guida Editori. Dal 4 luglio in libreria e su internet sul sito dell’editore e sui siti di vendita libri (IBS/Feltrinelli, Mondadori, Libroco, Amazon...). Un libro prezioso per gli appassionati di fumetto e illustrazione e anche per i collezionisti per la bellezza della stampa e l’originalissima formula di lavoro collettivo. "Chi ha rapito San Gennaro? Un giallo napoletano a fumetti" è un album di grande formato realizzato coralmente a venti mani per Guida Editori, storica casa editrice napoletana. Lavoratissimo, ricco di fumetti, illustrazioni e vignette, nasce da un’idea-soggetto di Marco Sarno, giornalista che ha lavorato per tanti anni nella redazione napoletana de La Repubblica e ultimamente in quella del Venerdì. Si avvale della brillante sceneggiatura dello scrittore Giuseppe Ciarallo, poi tradotta in disegni da una squadra di noti fumettisti, illustratori e vignettisti di lungo corso come Gianni Allegra, Lido Contemori, Marco De Angelis, Giuliano, Leo Magliacano, Cecco Mariniello (anche autore della copertina), Marilena Nardi e Manlio Truscia. Tanti stili, personalissimi, ma legati fortemente dalla storia narrata, densa di ironia, paradossi e sorprese. Un avvincente giallo a fumetti che si snoda tra le luci e le ombre di Napoli, in perenne equilibrio tra peccato e redenzione. La storia si svolge tra i vicoli di una città sgomenta per la notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, della misteriosa sparizione di San Gennaro. Gli equilibri, sociali, politici, economici, religiosi, e anche criminali, sembrano vacillare sotto il peso di questa improvvisa assenza. La questura brancola nel buio, le forze politiche cittadine anche in questo frangente badano più alle schermaglie tra fazioni di opposto schieramento e anche tra la criminalità organizzata, grazie alla situazione di caos che si è venuta a creare, c’è chi ne approfitta per regolare qualche conto in sospeso. La Chiesa, smarrita, invita i fedeli a pregare. Solo la gente del popolo sembra davvero interessata alla sorte del “suo” santo, di quello che per Napoli è un vero e proprio simbolo, un punto di riferimento al quale soprattutto gli “ultimi” affidano le proprie invocazioni e le proprie speranze. Con un finale a sorpresa degno dei migliori gialli, il mistero viene risolto, anzi si risolve da sé. (Video a cura di Lido Contemori Illustrator , musica di Vittorio Nistri)




venerdì 12 maggio 2023

Cavez / Massimo Cavezzali (1950-2023)

 Ciao Cavez! 

Ci ha lasciati il 9 maggio 2023 Massimo Cavezzali, il divertentissimo cartoonist nato nel 1950 a Ravenna


DIO s.p.a. di Massimo Cavezzali (Autore)

Acme 1991


Il fumettista Massimo Cavezzali, in arte "Cavez", autore di tante divertenti biografie a fumetti di musicisti, a partire da quella di Vasco Rossi, così come di folgoranti vignette e personaggi come la papera sexy Ava o Kika la ragazza dei gatti, è morto mercoledì 10 maggio all'età di 73 anni. La notizia della scompara è stata diffusa via social.

Nato a Ravenna l'11 febbraio 1950 e fiorentino d'adozione, Cavezzali esordisce negli anni Settanta sulla rivista di fumetti "Il Mago". In seguito collabora con i quotidiani "L'Unità", "Paese Sera", "La Repubblica" (per l'inserto "Musica", per il quale ha realizzato dei ritratti-caricatura di cantanti famosi), con "Tuttolibri" (l'inserto letterario del quotidiano "La Stampa"), i settimanali "Dolly", "Il Monello", "Tango" (supplemento satirico dell'"Unità") e le riviste "Comix", "Lupo Alberto", "Il Grifo"

Assieme ad altri giovani autori dell'epoca, inoltre, tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 ha pubblicato i suoi fumetti in riviste specializzate quali "Hey Rock" (editore Coniglio) sulla quale vengono pubblicate le omonime strisce, "Animal Comic" e "Cuori Solitari" (Acme editore).

Cavezzali, tra le tante cose, è stato il creatore di Ava, una papera dotata di sex appeal, nata per uno scherzoso omaggio a Carl Barks. Il nome della papera antropomorfa, sexy e disinibita all'inseguimento del successo e dell'amore, si deve al il giornalista Vincenzo Mollica. Altre sue strisce famose erano quelle dedicate a Dio e all'omino con il nasone, senza fronte e gli occhi spalancati sul mondo a diffondere con sarcasmo e ironia perle di saggezza.

Ha pubblicato molti libri che raccolgono le sue vignette e le sue storie a fumetti, tra i quali "Piglia e Dalla in concerto" e "Padre figlio e spirito tanto". Cavezzali si è dilettato di musica, passione rispecchiata da moltissime vignette e storie sul tema. Per l'editore Coniglio ha pubblicato "Ogni volta che sono Vasco", volume monografico che racconta una versione ironica della biografia del celebre cantante rock Vasco Rossi.




venerdì 5 maggio 2023

𝟔6° 𝐌𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐌𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐮𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐀𝐧𝐚𝐟𝐢 27 maggio (BolognaFiere).

 

Mostra Mercato del Fumetto

SABATO 27 MAGGIO 2023

BOLOGNAFIERE


BOLOGNA, SABATO 27 MAGGIO 2023: NUOVA EDIZIONE DELLA MOSTRA MERCATO DEL FUMETTO ANAFI!


Dopo il grande successo della 65a Mostra tenutasi lo scorso novembre, ritorna la Mostra mercato del Fumetto Anafi, giunta dunque alla sua 66a edizione. La più grande e longeva mostra d’Italia di fumetto antiquario e da collezione, imperdibile occasione di incontro di appassionati e collezionisti da tutta la penisola, si svolgerà sabato 27 maggio 2023 dalle ore 9,30 alle ore 18,00 nella nuova sede presso il Padiglione 32 delle Fiere di Bologna con ingresso al pubblico da Piazza della Costituzione. Una collocazione cittadina centralissima e facilmente raggiungibile con ogni mezzo.

Ad attendervi alla Mostra del Fumetto Anafi ci saranno, provenienti da tutta Italia, decine di espositori di fumetti, editori, associazioni di settore, negozi specializzati, collezionisti di figurine, tavole originali, per un fruttuoso incontro di domanda e offerta. Non mancheranno inoltre gli ospiti speciali, che potrete incontrare in giro per la mostra, agli stand degli espositori o alla Saletta Incontri all’interno del padiglione.

Fra i primi nomi confermati, segnaliamo Emmanuele Baccinelli, Paolo Bacilieri, Alberto Becattini, Sandro Dossi, Fabiana Fiengo, Massimo Gamberi e Gianfranco Manfredi.

L’AMys (Associazione Nipoti di Martin Mystère) è presente con Antonio Sforza, Salvatore Cuffari e Valentino Forlini, mentre la galleria Avalon Comic Art ospita Giovanni Freghieri, Claudio Onesti alias Clod, Massimo Bonfatti, Nicola Genzianella, Elisabetta Barletta e Luca Bulgheroni. Diverse anche le case editrici presenti con il proprio stand: la reggiana Cosmo/Nona Arte con Antonio Lapone e Davide Barzi, la sabauda Allagalla, la bolognese Editoriale Mercury, il torinese Studio Little Nemo, Mencaroni Editore da Bari, la monzese Menhir Edizioni (che pubblica il noir tascabile Il Morto), la bolognese casa editrice Elara, Giallo China di Cosenza con Martina Bolognini e la spezzina Cut-Up Publishing con Alfredo Castelli, Stefano Fantelli, Marcello Mangiantini, Giuseppe Palumbo, Gianni Sedioli e Marco Verni. Presenti anche alcune delle principali associazioni fumettistiche: il modenese Diabolik Club, la torinese Cronaca di Topolinia, il fiorentino GAF, la milanese Associazione Amici del Vittorioso con Luca Salvagno, la già citata AMys e per la prima volta da Roma i Dylandogofili, poi la storica rivista Fumo di China.

Figurine Forever presenterà la figurina solidale Fumetto Card di Don Camillo e Peppone (in collaborazione con Renoir Comics, Anafi e Lucca Crea) e le altre figurine solidali Fumetto Card a forte tematica sociale dedicate ai Fratelli Cervellati, a Giuseppe Salvia, alla giovane Sahar Khodayari (simbolo della lotta per i diritti delle donne in Iran), mentre tornano disponibili le figurine solidali Fumetto Card di Leo Ortolani (L’arbitro) e di Roberto Lauciello (Bud Spencer), andate esaurite nella loro prima edizione.

Alla Saletta Incontri, alle ore 11,00 Paola Biribanti intervista Antonio Lapone, autore dei disegni del graphic novel Gentlemind (Alessandro editore, del gruppo Editoriale Cosmo); alle ore 12,00 Alfredo Castelli e Lucio Filippucci presentano nell’ordine le seguenti novità targate Cut-Up Publishing: il volume Docteur Mystère: I due dottori, e poi il mirabolante miele del Dottor Mystère, premiata specialità. A seguire, Frankenstein, e infine, Il ritorno di Tilt, volume che raccoglie le tavole della omonima rubrica che uscì sul Corriere dei Ragazzi tra il 1972 e il 1974. Alle ore 15,00 spazio alla cerimonia di Premiazione dell’annuale Referendum Anafi, con la presenza dei vincitori delle sette categorie, e consegna dei tre Premi di Giuria ad altrettanti vincitori. Infine, alle ore 16,00 Alessandro Santi presenta il suo volume Tutti i Pinocchi di Jacovitti, a 100 anni dalla nascita di Jacovitti e nel 140° anniversario dell’uscita del Pinocchio di Collodi.

L’Anafi presenta per l’occasione il n.126 della sua rivista Fumetto dedicato a Spirou, vera icona della Bedé. In contemporanea esce anche il secondo volume per i soci 2023, MAD & Co. Un secolo di parodie nei fumetti USA, che propone un affascinante viaggio nel variegato mondo del fumetto satirico americano.

Biglietto intero 10,00 euro ma con varie possibilità di riduzione a 8,00 euro, ingresso omaggio per i soci che presentano alla cassa la tessera Anafi 2023.

Per tutte le info tecniche: www.amicidelfumetto.it/mostra-di-bologna e https://mostradelfumetto.it (a quest’ultimo indirizzo si scarica il coupon per lo sconto sul biglietto d’ingresso e si può anche acquistare online il biglietto Saltacoda).

lunedì 19 dicembre 2022

Una vignetta di Auguri per i 90 anni di Guido De Maria

 



Realizza anche tu una vignetta di AUGURI per i 90 anni di GUIDO DE MARIA! Il suo compleanno è il 20 dicembre ma le vignette possono arrivare entro il 31 dicembre! Gli autori delle 5 vignette più divertenti riceveranno come premio UN INVITO per 2 persone alla festa di compleanno che si svolgerà a Modena nel mese di Marzo 2023.

 

Invia la tua vignetta via mail a: giumbolo@giumbolo.it



Giumbolo


Scrive Roberto Barbolini 


A vederlo a un pranzo tra amici alzarsi all’improvviso da tavola, mettersi uno scialle in testa e intonare le strofe grassocce della ’Fira ed san Lazer’ di gucciniana memoria, sottolineandone le allusioni erotiche con mimica esilarante, non ci credereste. E nemmeno se lo ascoltaste mentre sciorina battute una dietro l’altra con l’abilità del cabarettista di lungo corso. Eppure Guido De Maria, l’uomo dei Caroselli e dei fumetti in tivù, il papà assieme a Bonvi del detective Nick Carter e dei suoi buffi aiutanti Ten e Patsy, domani, 20 dicembre, compirà novant’anni. E di sicuro li festeggerà in allegria, magari cantando "Mi chiamo Giumbolo Giu-Giumbolo Giu-Giumbolo Io son felice sempre gongolo e rigongolo Quando mi muovo io ballonzolo ballonzolo…". Non la riconoscete? È la canzoncina dell’omonimo personaggio, un buffo cartone dall’aspetto tondeggiante a forma di pera, composta da Guido assieme al musicista Franco Godi. Un motivetto orecchiabile fino a diventare contagioso, che dal 1978 all’81 faceva da sigla finale a ’Supergulp-Fumetti in TV’ (la sua trasmissione più celebre, realizzata con Giancarlo Governi) e all’epoca vendette oltre centomila copie. Giumbolo è solo una delle tante creazioni di De Maria, quest’uomo dal multiforme ingegno nato nel 1932 a Lama Mocogno, sul nostro Appennino, e piombato a valle con una valanga d’idee custodite in una mente effervescente, fornita di una dote prodigiosa: l’assoluta assenza di gravità. Un privilegio mica da poco, in una cultura come quella italiana così spesso infestata da pesanti tromboni.Tanto è vero che quando ho comperato ’Zero Gravity’, l’ultimo, esilarante libro di Woody Allen, edito dalla Nave di Teseo, ero fermamente convinto che si trattasse della biografia di De Maria. "Oh" mi sono detto "finalmente anche il grande Woody riconosce il talento di Guido!". Cosa non ovvia. Viviamo in un’epoca di specialisti, anche se spesso specializzati nell’inutile, tanto è ...

https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/auguri-guido-genio-del-disegno-e-della-risata-1.8400706

Guido De Maria a tavola con Barbolini

Da sx: Marco de Angelis, Lucio Trojano, Guido De Maria(con lo scialle in testa), Roberto Barbolini, Gianandrea Bianchi, La Sabry, e Fany alla premiazione di Barbolini World Humor Awards: Premio  Guareschi 2021, umorismo in letteratura.


gli auguri di Lucio Trojano a Guido per i suoi 88 anni

 


Salomone pirata pacioccone di Guido De Maria

Guido De Maria (Lama Mocogno, 20 dicembre 1932) è un disegnatore, pubblicitario, autore televisivo, e regista di spot pubblicitari italiano.

Biografia

Nato nel 1932 a Lama Mocogno, sull'Appennino modenese, dopo aver iniziato come vignettista umoristico disegnando per testate nazionali e internazionali come Epoca diretta da Enzo Biagi, agli inizi degli anni sessanta passa alla pubblicità e forma con altri amici del territorio bolognese la Vimder film - VIsani Luciano, Malossi Tiziano, DE Maria Guido, Righi Augusto - una casa di produzione per le pubblicità di Carosello.

A partire dai tempi della Vimder film fino ad oggi, Guido De Maria ha prodotto e diretto centinaia di Caroselli e spot pubblicitari (oltre 1200), tra cui ricordiamo I Brutos e Franco e Ciccio per Cera Grey, Salomone pirata pacioccone (a cui collaborarono tra gli altri Francesco Guccini e Bonvi) per Amarena Fabbri, la "camicia coi baffi" (con Maurizio Costanzo), Nelsen Piatti, i nanetti di Loacker...

Guido De Maria ha raggiunto una grande notorietà negli anni settanta quando ha firmato, insieme a Giancarlo Governi, le trasmissioni Gulp! I fumetti in TV e Supergulp! di cui cura la regia (creando il linguaggio televisivo del "fumetto in TV") e che gli fecero ottenere nel 1978 il premio della regia televisiva, settore TV per ragazzi. Ha creato i personaggi di Giumbolo e, insieme a Bonvi, di Nick Carter.

Sempre per Supergulp, insieme al musicista Franco Godi, ha composto le sigle della trasmissione. Il 45 giri di Giumbolo vendette oltre 100 000 copie. Negli anni novanta è stato il condirettore del settimanale umoristico Comix, edito da Franco Cosimo Panini e diretto da Beppe Cottafavi.

Prosegue la sua attività di regista pubblicitario e producer per la casa di produzione Diaviva tra Reggio Emilia e Milano.


Guido De Maria alla mostra su Alan Ford a Supergulp, a Vignola durante BETTY B Festival.


I 90 ANNI DI GUIDO DE MARIA, AUTORE DI QUEL  MITICO PROGRAMMA

La prima volta che il fumetto è diventato di massa in tv

BEPPE COTTAFAVI

editor

19 dicembre 2022

  • Storie di fumetti e canzoni. Di animatori geniali e di teste balzane. Di caroselli e di poesie. Fino al week end postmoderno di Tondelli e quel gran pezzo dell’Emilia di Berselli.
  • È con Makkox che qualche tempo fa rievocavamo le invenzioni archetipiche di Guido De Maria. Dei suoi programmi, Gulp! E Supergulp! Programmi di culto per una generazione.
  • Perchè De Maria è stato l’apripista. Il fondatore di un nuovo linguaggio: il fumetto in tv. Il fumetto diventa così popolare, fino ad allora era osteggiato da mamme, preti e maestre.

continua qui:  https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/fumetto-tv-de-maria-x8vvo8mn

+++

2022 Un anno speciale per Guido De Maria festeggia i 50 di Supergulp e i 90 anni!!!!!

Tantissimi auguri caro amico!

mercoledì 14 luglio 2021

"Mi chiamo Andrea, faccio fumetti" monologo disegnato di Andrea Santonastaso

 ANDREA SANTONASTASO

Giovedì 15 luglio, ore 21,30 – San Secondo P.se (PR), Piazza Mazzini

Mi chiamo Andrea, faccio fumetti

Monologo disegnato, dedicato al più grande di tutti: Andrea Pazienza

Link per prenotare: https://musicaincastello.prenotime.it/srv16/prenota

http://www.musicaincastello.it/



Mi chiamo Andrea, faccio fumetti è una biografia, ma non è una biografia. È un monologo disegnato. È un omaggio che non vuole omaggiare nessuno. È una dichiarazione di resa di fronte alle sentenze perentorie del destino. È l’ennesima constatazione di un Salieri di fronte ad un Mozart.

Andrea Santonastaso, attore oggi, disegnatore di fumetti una volta, racconta, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l’arte del più grande disegnatore di fumetti che il nostro paese abbia avuto: Andrea Pazienza. Lo fa dichiarando la sua impotenza di fronte al talento immenso di questo istrione dei pennelli. Lo fa dichiarando la sua inferiorità, ma anche la sua rabbia di fronte allo spreco cosciente e quasi premeditato di tanta arte pura in nome della follia di “un buco”. Lo fa raccontando Pentothal, Zanardi, Pertini… Lo fa entrando “dentro” a Gli ultimi giorni di Pompeo, soprattutto. E, infine, lo fa disegnando in scena e onorando indegnamente (o tentando di farlo) colui che è stato “il più grande disegnatore vivente”.

Andrea Santonastaso è nato a Bologna, vive a Vignola, ha studiato con Igort, Iori, Cavazzano, poi ha deciso di fare l’attore. Recita dal ’93.

Christian Poli è nato a Bologna dove vive. Scrive, scrive, scrive. Per il cinema, per la pubblicità, per la fiction. Collabora con la Bottega di Narrazione Finzioni fondata da Carlo Lucarelli.

Entrambi hanno amato, amano ed ameranno per sempre follemente l’Arte di Andrea Pazienza.





giovedì 1 aprile 2021

Dieci anni di WOW SPAZIO FUMETTO


WOW DIECI ANNNI 2011-2021
Il compleanno triste del Museo del Fumetto

 

Una grande festa per festeggiare 10 anni di vita. 
Ma anche il momento per chiedere aiuto ai milanesi e alle istituzioni.



Dieci anni fa, esattamente il primo aprile 2011, veniva inaugurato in viale Campania 12 (in uno stabile ex deposito Atm ed ex Fabbrica Motta) Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata. Da allora dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, più di duecento mostre e oltre mezzo milione di visitatori. Questo anniversario speciale non potrà essere celebrato a porte aperte viste le ordinanza vigenti anti Covid, ma quel che è ancor più grave è che il Museo rischia la chiusura definiva. Le casse della Fondazione Franco Fossati, ente che gestisce questo spazio, sono quasi vuote e la mancanza di pubblico e sponsor impedisce di far fronte alle spese vive che continuano ad accumularsi.
«Non abbiamo ancora ricevuto il sostegno promesso dal ministro Franceschini cinque mesi fa, dicono che sia in imminente arrivo e che purtroppo sono tempi “normali” per la burocrazia italiana, e non vediamo all’orizzonte altre soluzioni a breve termine. Soltanto la fiducia in questo poco ossigeno ci dà la forza per resistere ancora e non cessare immediatamente l’attività», dichiara il direttore Luigi Bona. La prossima mostra, dedicata alle donne autrici del fumetto italiano, non potrà essere allestita senza i fondi necessari. E quella in corso, «Amazing! 80 (e più) anni di Supereroi Marvel», avviata (nel settembre 2020) e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, rischia di non essere mai più vista.

Così, per celebrare comunque un anniversario importante, giovedì 1° aprile, sulla pagina Facebook del Museo, alle ore 18, si potrà seguire una visita guidata virtuale alla mostra dedicata ai Supereroi, preceduta da una breve storia del Museo con un appello di protagonisti del mondo del fumetto e dintorni per salvare questo importante polo culturale. Tra gli altri, Bruno Bozzetto, Milo Manara, Maurizio Nichetti, Giovanni Storti, Sergio Staino, Leo Ortolani, Silvia Ziche, Mario Gomboli, Alfredo Castelli. Per tornare alla visita virtuale, vale la pena ricordare che Andy Warhol esibiva orgogliosamente la propria collezione di fumetti di Supereroi e molti artisti della sua factory erano appassionati di comics, per parecchio tempo sottovalutati, disprezzati, addirittura accusati di «portare ragazzini innocenti sulla cattiva strada».

La mostra è disseminata di chicche che catturano gli appassionati, ma anche la curiosità di chi magari non ha sfogliato i fumetti, ma ha visto solo i (tanti) film e telefilm con protagonisti i Supereroi creati dal genio di Stan Lee: tavole originali, poster, giochi in scatola, puzzle, album di figurine, numeri uno introvabili di albi dedicati a Captain America, i Fantastici Quattro, Hulk, Spider-Man, Thor, Iron Man, Devil, Conan, X-Man si susseguono nelle otto sezioni che corrispondono appunto agli ottant’anni della casa editrice Marvel. Qualche super sorpresa? Il martello di Thor autografato dall’attore Christopher Hemsworth (è lui che ha portato sullo schermo Thor in due film), una statua di due metri di Thanos, una pagina degli Ultimates di Bryan Hitch, la serie in cui è nata l’idea di dare a Nick Fury il volto dell’attore Samuel L. Jackson, una sezione speciale per le supereroine (tra le altre She Hulk, Vedova Nera, Valchiria).


Ti potrebbe interessare anche:


mercoledì 31 marzo 2021

31 Marzo 1941-2021: Bonvidì!

 By ExtraGulp

31 Marzo 1941-2021: Bonvidì!

Nel suo ottantesimo compleanno, una giornata per ricordare Bonvi (al secolo Franco Bonvicini), il grande autore scomparso tragicamente nel 1995, dopo avere creato tanti famosi personaggi e una scuola fumettistica con allievi come Silver, Clod e Massimo Bonfatti.

Tra le sue creazioni, oltre al celeberrimo esercito delle Sturmtruppen (1968), ricordiamo Cattivik (1965 - regalato a Silver), gli "Incubi di Provincia" (1969, racconti recentemente ripubblicati in volumen da Rizzoli Lizard), Storie dello Spazio Profondo (con i testi di Francesco Guccini), Nick Carter (1972 - ideato con Guido De Maria), le Cronache del Dopobomba (1973), L'Uomo di Tsushima (1978), Marzolino Tarantola (1979), Blob (1993)...

Ach! Auguren Bonvi!




Il vecchio compie oggi 80 anni.
Sì, il vecchio sei tu, e sappi che ci manchi.

domenica 17 gennaio 2021

Libro: NON SONO STATO IO! (QUASI) TUTTA LA VERITÀ SUL COVID 19!

 


9,90€

Autori: Aa. Vv.
Titolo: Non sono stato io! (Quasi) tutta la verità sul Covid 19!

Collana: Sbam! Libri
Genere: avventura umoristica “collettiva”

Veste editoriale: 96 pp. in b/n, 17×24, brossura con alette

ISBN: 978-88-85709-23-2
Data uscita: 5 novembre 2020



DESCRIZIONE
Una storia a fumetti illustrata da ben 55 diversi autori (una pagina ciascuno!) che si sono radunati su Facebook per partire alla ricerca del “vero colpevole” della tragedia che ha colpito il mondo intero: da cosa si è originato il terribile virus che ha marchiato indelebilmente la storia recente dell’umanità? Davvero è nato tutto da un pipistrello, laggiù in Cina? Cosa c’entrano i fumetti in tutto questo?
Umorismo, continue trovate, citazioni da cinema e fumetti come se piovesse, toni underground, un po’ di satira politica, un finale (ovviamente) a sopresa, per un interessante e divertente esperimento social-fumettistico.
 

GLI AUTORI
Un progetto che ha coinvolto sia disegnatori emergenti che maestri della matita e della satira, ben noti agli appassionati di fumetti, come Gianni Allegra (ideatore di questo progetto), Margherita Allegri, Mauro Biani, Maurizio Boscarol, Lele Corvi, Bicio Fabbri, Giorgio Sommacal (autore anche della copertina) e Pietro Vanessi, ma anche veri e propri mostri sacri dell’illustrazione italiana, come il grande regista e animatore Bruno Bozzetto, il poliedrico creatore dei Ronfi, Adriano Carnevali, e – anche se con una partecipazione particolare – sua maestà Silver, “papà” di Lupo Alberto.
Tantissimi artisti, ottimamente coordinati da Dario ‘Darix’ Di Simone, impegnati su un’unica trama e su un gruppo di personaggi che ciascuno di loro ha rivisitato a modo suo.

ANTEPRIMA

Ah questi cinesi, signora mia! Mangiano i pipistrelli, li buttano in giro e vengono fuori i bacilli velenosi!
I pipistrelli? Qui ci ci sono di mezzo i poteri forti e i politici cattivi e le multinazionali del tabacco e mi sa pure qualche ferramenta! il virus è una manovra per chiuderci in casa e farci morire tutti di fame!
La verità è che sono i cellulari che ci avvelenano! 
Io lo vedo ammmio nipote, sempre con i videogiochi e cià la faccia rimbambita!
La colpa è di quelli che non si vaccinano e poi si tengono i virus e ce li cacciano adosso e ci infettiamo tutti e moriamo.
Però i vaccini sono pericolosi pure loro, si attaccano alle scie chimiche degli aerei...
E i politici? E tutti quei dottoroni che hanno studiato epperò non ci capiscono niente neanche loro?
Che tempi signora mia, che tempi! Ci tocca uscire con la mascherina, coi guanti e fare la spesa col cane e con il certificato!
Per me sono i pippistrelli cinesi! Hanno fatto cadere le provette dei servizi segreti, proprio poco prima delle elezioni!


La prima tavola dell'opera, pensata e pubblicata su Facebook da Gianni Allegra come avvio di una trama dagli sviluppi imprevedibili...


Ben 55 fumettisti hanno collaborato per proporre ... la verità ufficiale sul Covid 19! 
Macchè pipistrelli, macchè poteri occulti, macchè politica corrotta! 
Il vero colpevole è nientemeno che ... Ooooops! 
Niente spoiler!
L'intento di questa opera è quello di sfruttare il grande potere dell'umorismo( e del fumetto umoristico in particolare): ridere, anche delle cose peggiori, è un ottimo sistema per affrontarle meglio.
E' un esperimento di arte fumettistica: prendere dei personaggi ed affidarli a mane diverse, lasciando a ciascuno la massima libertà grafica. L'idea, il progetto originale è di Gianni Allegra e Dario "Darix" Di Simone ne ha coordinato la sceneggiatura nel bel mezzo del lockdown della scorsa primavera. L'input di Allegra è stato accolto con slancio ed entusiasmo da bensì 54 artisti. Nei mesi di confinamento ognuno di noi ha cercato di combattere la paura e l'angoscia. L'opera è stata pronta per l'edizione di Lucca Comics dell'epoca- Covid. 
Complimenti a tutti!

venerdì 9 ottobre 2020

CLOD, Claudio Onesti, in mostra a Fidenza

 


Nella sala delle Cariatidi del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme, il 12 settembre sono stati assegnati i premi del Worl Humor Awards, il concorso internazionale di Humor graphic, arrivato quest'anno alla quarta edizione.

Il premio speciale dedicato a Rino Montanari, riservato ai disegnatori italiani, è andato al modenese Claudio Onesti "CLOD"


Da giovedì 8 ottobre ore 17 una selezione di disegni di CLOD è in mostra nella Biblioteca Comunale di Fidenza.


Clod al secolo Claudio Onesti, Fumettista Modenese, classe 1949.

Esordisce come allievo e collaboratore di Bonvi,per cui disegna molti dei suoi personaggi principali.

Collabora inoltre con molte riviste italiane, tra cui il Corriere dei Ragazzi, il Giornalino, Sturmtruppen e Cattivik. Lavora anche per il settimanale francese PF Gadget.


-



“Nick Carter e il Coronavirus” 
Mentre su New York calano le prime ombre delle sera, tre noti personaggi escono da casa…

Che si tratti di CORONA VIRUS?!




NICK CARTER E IL CORONAVIRUS
“Mentre su New York calavano come sempre, con inesorabile puntualità, le prime, le seconde, le terze ed eccezionalmente anche le quarte ombre della sera, a 14.155 km dalla Grande Mela, ecco i nostri eroi ai piedi della Grande Muraglia...”

Il regista Guido De Maria, con i disegni di Clod (storico collaboratore di Bonvi), ha richiamato in servizio - nei drammatici giorni di pandemia - Nick Carter, il detective che aveva ideato con Bonvi, proprio per i fumetti in TV, per combattere il virus, condividendo le vignette online.

NICK CARTER © Bonvi / Eredi Bonvicini / Guido De Maria

https://extragulp.blogspot.com/2020/06/la-scuola-modenese-rivive-nella-mostra.html


Gianandrea Bianchi, il sindaco di Fidenza Andrea Massari e CLOD

Numero unico 2020 copertina di CLOD


giovedì 1 ottobre 2020

Quino 1932-2020



A Quino si è spuntata la matita

 Joaquín Salvador Lavado Tejón in arte Quino era nato nel 1932 in Argentina da genitori emigrati dalla Spagna. Rimase orfano molto presto. Nel 1945, dopo aver terminato la scuola dell'obbligo, si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Mendoza. L'anno successivo riuscì a vendere il suo primo fumetto pubblicitario. Viaggiò a lungo in Europa e visse anche in Italia. Scelse il nome d’arte Quino per distinguersi dallo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario. Nel 1951 cercò lavoro a Buenos Aires come fumettista, ma senza successo. Tornò quindi a Mendoza. Nel 1954 si trasferì a Buenos Aires con la speranza di realizzare i suoi sogni e finalmente arrivarono i primi riconoscimenti: i suoi disegni cominciarono ad essere pubblicati sulle pagine del settimanale «Esto es». In seguito, i suoi fumetti comparvero e su moltissimi altri quotidiani e periodici latino-americani ed europei. Nel 1963 realizzò il suo primo libro «Mundo Quino». Nello stesso anno nacque Mafalda, creata per pubblicizzare la marca di elettrodomestici Mansfield; il progetto non fu però accettato. Nel 1964, la bambina ribelle e curiosa comparve in tre strisce pubblicate sul supplemento umoristico della rivista «Leoplán». Dal 29 settembre di quell’anno Quino iniziò a pubblicare regolarmente le strisce di Mafalda sul famoso settimanale argentino «Primera Plana». Dal 1965 iniziò la collaborazione con il quotidiano «El Mundo" che proseguì fino alla chiusura del giornale, nel 1967. Dopo aver abbandonato Mafalda, il 25 luglio del 1973 Quino si trasferì a Milano, dove continuò a disegnare vignette ricche di umorismo satirico. Nell'agosto 2010 il ministro della Cultura e Comunicazione francese Frédéric Mitterrand lo nominò Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere. 

 Caro Maestro: oggi, secondo te, per che cosa si arrabbierebbe Mafalda? 
 Per tante cose. Penso che in questo momento il mondo stia attraversando un periodo abbastanza oscuro. Ci sono cambiamenti sociali e politici molto veloci, però nessuno sa chi governa il mondo adesso, in questo momento. Abituati al potere diviso tra due potenze, dopo la caduta del muro di Berlino abbiamo tirato avanti abbastanza bene, ma ora attraversiamo un momento molto, molto difficile. E la prova sono i movimenti di Indignados in Spagna, in Francia, in Italia, nel resto d'Europa e non solo. Mafalda, che avrebbe sempre voluto cambiare il mondo in meglio, oggi sarebbe molto rammaricata. 

 Penso che tu sia tra gli indignati. 
 Senza dubbio! Si, si: in prima fila! 

 Non è incredibile che le tue strisce, non solo quelle di Mafalda, siano sempre attuali, non perdano la loro importanza, il loro messaggio, la loro forza dopo tanti anni?
 Sarei contento se dipendesse dalla mia capacità di usare il linguaggio che dura nel tempo. Mi amareggia pensare invece non sia tanto merito mio quanto colpa di quello che accade nel mondo. Purtroppo continuiamo a riconoscerci nei "pensamenti mafaldeschi": e forse questi oggi appaiono ancora più pessimistici di qualche decennio fa. 

 Nelle tue pagine, nelle tue tavole e nelle tue strisce, trovo che ci sia non solo, come in quelle di molti altri, l'incazzatura nei confronti dei potenti, dei politici, di chi usa male il proprio potere, ma anche un messaggio preciso per il lettore, che gli suggerisce come si dovrebbe comportare. Insomma, credo che tu abbia fatto in qualche modo una satira educativa. 
 Credo che tu abbia ragione, è vero. Però, ciò nonostante, ora sono abbastanza depresso: è per questo che non ho potuto viaggiare per essere li con voi tutti, cosa che mi sarebbe piaciuta tantissimo. 

 Ci sarebbe stata anche la professoressa Anna Paola Gorla, che sperava di averti per una lezione all'Università degli studi di Napoli L'Orientale. Lei trova che ci sia una filosofia di base molto argentina nel tuo modo di pensare e nel tuo umorismo. Tu sei d'accordo? E come mai sei diventato un autore così amato in tutto il mondo? Mafalda è uno dei personaggi più grandi, più conosciuti del fumetto.
 In tutto il mondo no... non esageriamo! Il mio lavoro è molto conosciuto in America latina e nell'Europa mediterranea. Poi nel corso degli anni è stato tradotto in parecchie lingue: cinese, giapponese... Ma questo non significa che io sia un autore così polare.

 (Da un’intervista di Luca Raffaelli a Quino, pubblicata in «10 anni con Mafalda»)

 

Mafalda

Nel 1973, dopo poco meno di 10 anni di pubblicazioni, Quino interruppe la striscia quotidiana dedicata a Mafalda, la bambina di 6 anni interessata ai problemi del mondo, che non ha remore nell’interrogare gli adulti sulle questioni politiche e sociali più spinose, tantomeno a dispensare giudizi. Da allora, il personaggio ha fatto solo alcune apparizioni sporadiche, una delle quali nel 2009 per affermare il proprio sdegno per a una frase sessista pronunciata dall’allora Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. 
 Fin dagli esordi, la striscia di Mafalda si occupò di tematiche come la maternità e il ruolo delle donne nella società, tanto da rendere la protagonista una vera e propria icona dei movimenti femministi di tutto il mondo. Lo stesso Quino si è più volte dichiarato solidale nel confronti delle lotte delle donne: «Ho sempre sostenuto le cause dei diritti umani in generale e dei diritti delle donne in particolare, alle quali auguro buona fortuna nelle loro rivendicazioni»



 



"E' morto il grande Quino, il papà di Mafalda. Qualcuno si è spinto sino a fare le condoglianze a Mafalda senza sforzarsi di  andare oltre. Ma la grandezza di Quino, secondo me, non risiede per niente nella simpaticissima ma facile Malfalda, bensì nelle migliaia di tavole quasi tutte senza parole nelle quali Quino ha riversato la sua straordinaria capacità di osservazione dei fatti e dei comportamenti al fine di infliggerci delle dolorosissime prese di coscienza.

La paradigmatica  vignetta che allego ha più di quaranta anni e anche oggi, purtroppo, non sarebbero pochi a non comprenderne la profondità, profondità che è data proprio dal fatto di parlarci senza parole. 

Mafalda dice cose simpatiche, perle di saggezza, spesso drammaticamente vere, ma pensateci bene, è anche esageratamente matura per la sua età ed è questo che piace perché, in fondo e  per nostra fortuna, non incontreremo mai una bambina così che ci farebbe solo star male non appena apre bocca.

I  cartoons di Quino sono invece ricolmi di gente che esiste, che incontriamo, conosciamo e frequentiamo, a volte siamo noi stessi. Sono persone in carne e ossa, spesso non bella gente, ma questo lo sappiamo già, ma lui è riuscito a vedere lati in loro che noi non sempre siamo riusciti a cogliere e capiamo che appartengono al mondo reale. Queste persone noi spesso le incontriamo e lui ci ha messo sull'avviso, fate attenzione.

Tra l'altro Quino ha disegnato Mafalda per soli 10 anni, dal 1963 al 1973, poi basta. E dato che la vena creativa non gli è  venuta meno, suppongo che la sua scelta non sia stata dettata dall'inaridirsi delle idee ma dalla scelta di comunicare in modo più diretto e non attraverso una, pur simpatica, intermediaria."

Claudio Mellana





"El milagro aparece en la página de la izquierda. Si usted no logra verlo es porque pone poca fe; Insista."

"Il miracolo appare nella pagina di sinistra. Se non puoi vederlo è perché ci metti poca fede; Insisti."

Quino











Grazie maestro!!!

seguirà a breve l'omaggio dei cartoonist 😉