Visualizzazione post con etichetta video. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta video. Mostra tutti i post

giovedì 9 marzo 2023

100 anni con JACOVITTI

 

100 anni con Jacovitti, pubblicato da Balloon’s Art
autori 
Stefano Milioni, giornalista e scrittore, e Edgardo Colabelli, fondatore dello Jacovitti Club e della Casa Museo Benito Jacovitti


Il  9 marzo 2023 si celebra il centenario della nascita del Grande Jac, e per l'occasione è stato preparato un libro biografico con la storia della sua vita ricco di foto e naturalmente tanti disegni anche inediti.
La prefazione è di Vincenzo Mollica ed il grande Giorgio Cavazzano ha realizzato un omaggio grafico al suo Maestro.
La copertina è stata elaborata dal suo erede Luca Salvagno.

 W JACOVITTI!!



Il 9 marzo 1923, nasceva a Termoli, sua immensità, Benito Franco Giuseppe Jacovitti, un fumettista italiano autore di celebri personaggi dei fumetti come Cocco Bill e Cip l'arcipoliziotto, di romanzi grafici come Kamasultra e del celebre Diario Vitt, edito dal 1949 e che fra gli anni sessanta e settanta arrivò a vendere decine di migliaia di copie.
Arcangelo Carrera








Oggi ricorre il centenario della nascita dell'incommensurabile Benito Jacovitti (scomparso nel 1997) e in questa occasione sarà presentato al museo MAXXI il bel libro "100 anni con Jacovitti". Approfitto per riproporre l'intervista "senza peli sulla lingua" che feci a Jac per "Il Popolo" nell'ottobre del 1992 (anno in cui ricevette il prestigioso premio Yellow Kid a Lucca) e ripubblicata nel novembre 2012 sulle pagine del n.2 di Buduàr, che posto qui. 
Conoscevo e frequentavo Jac già dalla metà degli anni '70 (al Salone di Bordighera) oltre ad adorarlo da quando avevo 5 anni, quindi la chiacchierata non si esaurì con l'intervista e prima dei saluti mi volle regalare delle sue tavole originali ("Aspetta, solo questa? Ti do anche quest'altra...").
Marco De Angelis


Benito Jacovitti, 9 marzo 1923
Fabio Magnasciutti












La rara e poco nota autobiografia a fumetti di Benito Jacovitti
da Fumettologica.it




Biografia

Benito Franco Jacovitti nasce a Termoli, in provincia di Campobasso, il 9 marzo 1923.

La madre, Elvira Talvacchio, aveva lontane origini albanesi, tanto che fino all’eta’ di sei-sette anni Jacovitti parlava perfettamente albanese, che unito alla gia’ fervida fantasia di bambino e al dialetto molisano, lo faceva  contare fino a 10 cosi’: onza, donza, trinza, quaraqua, rinza  melaga, dunza, rif,raf e rof.

Il padre Michele Iacovitti (notate che la I e’diventata J solo per un vezzo artistico) faceva il ferroviere ed era affascinato dalle figure politiche forti (da cui i nomi assegnati al figlio per fortuna evitando Adolfo),  come secondo lavoro faceva l’operatore in una sala di proiezione cinematografica, cosa che regalo’al piccolo Jac, la possibilita’di vedere centinaia di films. I  western erano quelli preferiti.

Aveva due fratelli Maria e il piccolo Mario, e dato che erano abbastanza poveri, lui da bravo fratello maggiore costruiva loro i giocattoli, con forbici, ago e filo creava pupazzi di stoffa, e poi trenini, casette, automobiline.

A sei anni inizio’a disegnare le prime storie a vignette sui lastroni di pietra che ricoprivano le strade di Termoli. La gente si fermava a guardare. Erano i suoi primi ammiratori.

A 8 anni Benito, e tutta la famiglia, lascio’Termoli per Ortona a Mare, poi  Macerata dove frequento’ le elementari…

Infine giunse a Firenze, dove  frequento’la scuola d’arte e il liceo artistico.

Ed e’proprio qui al liceo di Firenze che gli venne affibbiato il soprannome di “Lisca di pesce”, tanto era alto e magro, e con una lisca di pesce rossa firmera’quasi tutte le sue tavole.

Sempre al liceo artistico di Firenze disegno’le prime vignette per i suoi compagni, Franco Zeffirelli era uno di questi; quindi fece le sue prime caricature, prima per i soldati tedeschi, e alla fine della guerra, per i soldati americani.

Nel 1939 pubblico’, presso la casa editrice torinese “La Taurina”, l’unica storia seria della sua carriera: ‘L’eroe delle cinque giornate’ sull’insurrezione popolare del 1848 milanese.<br>Inizio’a collaborare con il settimanale umoristico fiorentino ‘Il Brivido’, poi con il periodico satirico ‘Il Travaso’, e soprattutto con il famoso giornale per ragazzi ‘Il Vittorioso’ (dal 1939 al 1967).

A Firenze Jacovitti visse e subi’, come tutti gli italiani, la seconda guerra mondiale, e quando c’erano i bombardamenti lui non andava nei rifugi, ma  sui terrazzi dei palazzi, per vedere le bombe cadere, sentirne il sibilo, ascoltarne il rumore assordante, anche se aveva una paura tremenda, ma tant’e’questo era Jac.

Solo un volta si nascose in un rifugio, una cantina, e passo’tutta la notte nascosto sotto un pianoforte. Da quella postazione protetta vide due bellissime gambe, delle quali si innamoro’. Erano le gambe di Floriana Jodice, quella che divenne poi sua moglie e da cui ebbe una figlia: Silvia

Nel 1946 si stabili’ definitivamente a Roma, qui conobbe e lavoro’con personaggi come Marchesi, Metz, Fellini, Mosca, Steno. Facevano i ritratti, le caricature per gli americani. Erano i ragazzi del ‘Bertoldo’ e del ‘Marc’Aurelio’, i giornali di satira di quei tempi.

Cosi’ la sua carriera iniziata a Firenze, continuo’nella capitale. Qui, oltre  a continuare a collaborare con ‘Il Vittorioso’ prosegui’  la realizzazione del ‘Diario Vitt’ per la casa editrice A.V.E.

Dal 57 al 67 lavoro’ al supplemento ragazzi de ‘Il Giorno’, ed e’qui che il 28 marzo del 1957 nacque Cocco Bill.

Per tutti gli anni settanta e fino al 1982, Jacovitti collaboro’ con ‘Il Corriere dei Ragazzi’ e con il ‘Corriere dei Piccoli’.

Nel 1973 lavoro’ per Linus, chiamato dall’allora direttore Oreste del Buono. Ma se ne ando’presto perche’, oltre alle proteste dei vari gruppi dell’estrema destra e sinistra che aveva preso in giro nella sua storia e che lo avevano minacciato di morte, in una vignetta, al posto della carta igenica, disegno’una copia della rivista che lo aveva assunto da pochi mesi. La vignetta fu censurata, Jac non amava le censure, e se ne ando’

Ma qualcosa di simile era gia’successo quando scrisse ‘abbasso il Papa’al bordo di una vignetta per una campagna elettorale della D.C. Aveva poi nascosto la frase sotto il nero, ma al momento di dare il colore, che allora si dava sul retro la scritta apparve in controluce. Non fece piu’la campagna elettorale. Era il 1948 ed erano schierati da una parte la Democrazia Cristiana, dall’altra il Fronte Democratico Popolare delle sinistre.

Jacovitti lavoro’per ‘l’Europeo’, fece vignette per ‘Il Tempo’, ma anche per ‘il Male”Cuore’ e ‘Tango’.

Illustro’ il Pinocchio di Collodi, un personaggio molto amato da Jacovitti, tanto da illustrarlo tre volte. Due volte nelle illustrazioni a commento del racconto ed una storia a fumetti.

Gli venne proposto nel 1977 di realizzare ‘Il kamasultra’ con i testi di Marcello Marchesi. La cosa lo incuriosi’ e accetto’. Ma fu costretto a lasciare il Diario Vitt, perche’ disegnare soggetti a tema erotico non era certo cosa che poteva far piacere alla casa editrice cattolica, ovviamente.

E neanche alla moglie che lo sgrido’ moltissimo.

Ma Jac continuo’ imperterrito e inizio’la sua collaborazione con Playmen. Realizzo’ poi negli anni 80 ‘il Kamasutra spaziale’.

Lavoro’ molto nel campo della pubblicita’ ne ricordiamo alcune: i gelati Eldorado con Cocco Bill, la Facis con Pecor Bill, L’Olio Teodora con Zorry Kid, i salami Fiorucci, Il gatto Maramio, per i formaggini Mio. Il gioco dell’oca per l’Enel…

Le sue ultime collaborazioni furono per ‘il Giornalino’ delle Edizioni Paoline.

Fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel dicembre 1994 dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro.

Parlare dei personaggi di Jacovitti e’un compito arduo, sono tanti e tutti importanti. Ci sono i 3 P (Pippo Pertica e Palla) ai quali era affezionatissimo perché gli ricordavano i suoi compagni di scuola e Pippo in particolare , con cui si identificava.


By - Jacovitti.it – Sito ufficiale 

---------------------------------------------------------------


Su Rayplay:







domenica 19 febbraio 2023

Buon Compleanno Massimo Troisi!

 

Per il grande Troisi

GIO / Mariagrazia Quaranta


I 70 anni di Massimo Troisi 

Era nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano. Resta indimenticabile la sua ironia, sottile e profonda. Lascia l'eredità artistica dei suoi capolavori e altri segni come l'Accademia d'arte creata da Lello Arena in suo nome.

E' morto a Ostia (Roma) a soli 41 anni nel 1994, come conseguenza di un problema cardiaco che lo aveva accompagnato per tutta la vita.

Appena 12 ore prima di morire aveva finito di girare quel capolavoro che è "Il Postino". 



Settant’anni fa a San Giorgio a Cremano, il 19 febbraio 1953, l’attore Massimo Troisi. Comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano. Principale esponente della nuova comicità napoletana nato agli albori degli anni Settanta e soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera».

Arcangelo Carrera




Buon compleanno Massimo 😊

Romaniello




Buon compleanno Massimo Troisi

Fabio Magnasciutti


 

 La mitica scena con Robertino del film RICOMINCIO DA TRE, capolavoro del cinema italiano di Massimo Troisi. "Emigrante!"

   

 l Postino - Dialogo sulla spiaggia 




 Su RaiPlay dal 19 febbraio.c'è il film documentario "Buon compleanno Massimo" di Marco Spagnoli
 La vita di Massimo Troisi viene ricordata da familiari e amici. Tra gli altri intervengono nel film Renzo Arbore, Eugenio Bennato, Jerry Cala', Nino D'Angelo, Enzo De Caro, Fabio Fazio, Francesca Neri, Ferzan Özpetek, Roberto Vecchioni. Materiali di repertorio sono mescolati a un racconto intenso in un viaggio alla scoperta dell'artista oltre l'uomo indimenticabile, dalla grande ironia e umanità. Una storia sul cuore fisico, ma anche metaforico di uno dei piu' grandi artisti italiani del Novecento, sul suo rapporto con Napoli, sul suo sguardo pacato e sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e sulle grettezze dell'esistenza, che lui ripudiava in pieno.

sabato 24 luglio 2021

World Press Cartoon: il 2020 un anno fortemente segnato dalla pandemia Covid-19

L'italiana Gio trionfa a World Press Cartoon


Nel 2021 World Press Cartoon torna nel cuore di Caldas da Rainha per disegnare un nuovo capitolo della vignetta umoristica, per mano di vignettisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Un'edizione fortemente segnata dalla pandemia di Covid-19 ma anche, come già tradizione della manifestazione, dalla difesa della libertà di stampa e di espressione.

​Un 2020 simboleggiato dalle mascherine
L'edizione di quest'anno di World Press Cartoon è iniziata con una sessione di caricature nel centro della città di Caldas da Rainha, in Portogallo, prima della cerimonia ufficiale di premiazione delle migliori opere pubblicate su carta e su internet nel 2020.

Agim Sulaj, albanese d'origine, riminese di adozione, ha riassunto l'anno in un'immagine, "2020 anno della pandemia" (nella foto qui sopra) che gli ha fatto conquistare il secondo posto nella categoria Vignetta umoristica. Lui narra così la genesi di quest'opera: "Stavo cercando la mia mascherina in casa, e ne ho viste tre o quattro, qui e là... In un attimo le ho guardate con occhio artistico e ho trovato uno zero. La mascherina aveva la forma di uno zero. Quindi mi sono detto: ok, disegnerò il 2020 con le mascherine, e da lì è nata subito l'idea".

Mascherine che non hanno però "chiuso la bocca" ai vignettisti nella loro eterna lotta contro la censura e le restrizioni alla libertà di stampa ed espressione.

Honourable Mention 
New look - Nardi |Italy


Cappuccetto verde: l'emergenza climatica
In un anno segnato dal passaggio di potere da Trump a Biden e dalla crisi sanitaria, i disegnatori non hanno tralasciato un'altra grande emergenza planetaria, quella del clima, protagonista della vignetta, vincitrice nella categoria Caricatura, del messicano Darío Castillejos, intitolata semplicemente "Greta Thunberg". Per Darío, "La caricatura è come un doppio specchio, in cui può riflettersi il disegnato, il personaggio, ma in cui possiamo anche vederci noi stessi. Allora io qui faccio un disegno caricaturale di Greta Thunberg, ma faccio anche riflettere un po' il pubblico sulla protezione del nostro pianeta. Quindi lei appare come un Cappuccetto Rosso che nel suo cestino non porta biscotti ma il mondo, e ci dice che dobbiamo proteggerlo dai lupi che sono intorno a noi".



 

+
Un mondo costruito su una menzogna
Tra gli eventi dell'attualità, a meritare l'attenzione dei vignettisti nel duemilaventi sono stati anche l'uccisione di George Floyd e la polemica su violenza e razzismo fra le forze dell'ordine, la Brexit e l'addio a Maradona, scomparso il 25 novembre. Nella categoria Vignetta editoriale il primo premio è andato all'ucraino Konstantin Kazanchev per un disegno senza titolo che il curatore e organizzatore dell'evento, António Antunes, descrive così: "È la costruzione del mondo su una menzogna, una menzogna condivisa da tutte le forze vive della società, dal potere militare a quello religioso alla magistratura. È evidente che si tratta di una visione caustica, ma al tempo stesso è una visione che ci mette in guardia".

1st Prémio Editorial- Konstantin Kazanchev



Gio, trionfo italiano

Presente solo virtualmente, la vera trionfatrice è stata un'italiana, Mariagrazia Quaranta, alias Gio, che ha portato a casa il primo premio nella categoria Vignetta umoristica e il Gran Premio del World Press Cartoon 2021, con la sua "Impronta digitale", pubblicata su Mundiario.




"Penso che sia una riaffermazione dell'importanza della stampa cartacea - commenta Antunes -, che lascia un'impronta digitale nella nostra cultura. E in fondo, in qualche modo, anche se indirettamente, ci avverte della decadenza della stampa cartacea. Tra l'altro questo disegno è stato pubblicato su internet, e anche questo è curioso".

La mostra dei disegni selezionati dalla giuria internazionale di World Press Cartoon tra quasi mille presentati al concorso è aperta al pubblico al Centro culturale e dei congressi di Caldas da Rainha fino al 17 ottobre.


 -----------------------------------------------------------------  
 L'italiana Gio trionfa a World Press Cartoon 
Italian cartoonist Gio is the big winner at the World Press Cartoon 2021 

Primo premio nella Vignetta umoristica e Gran Premio del World Press Cartoon 2021 all'evento di Caldas da Rainha. Un'edizione fortemente segnata dalla pandemia ma anche, come tradizione, dalla difesa della libertà di stampa e di espressione. 
https://www.youtube.com/watch?v=xwxnwfUzrrA
-------------------------------------------------------------------------

Alcune foto della cerimonia:




La foto di Agim Sulaj al momento della premiazione e qui sotto le altre due opere con cui ha concorso alla premiazione.

Ola amica 
ho inviato tre opere  
Due sulla pandemia e un ritratto Caricatura di Diego Armando Maradona  
Il concorso valuta le opere migliore pubblicate nella stampa Internazionale durante anno 2020 
Anno quando ha cominciato la pandemia mondiale, e penso che la tema più importante e questa 
Sono felice di vincere in questo concorso perché per me è uno dei più importanti nel mondo 
Per la qualità della organizzazione e immagine  
Ho vinto anche altre tre volte qui 

Abbraccio  

Agim Sulaj  















domenica 18 luglio 2021

World Press Cartoon: Grand Prix a GIO

 


Grande meravigliosa GIO / Mariagrazia Quaranta 
con la sua "Impronta digitale", edita da Il Mundiario, 
ha vinto il primo premio nella categoria GAG 
e il GRAND PRIX, IL GRANDE PREMIO 
del concorso WORLD PRESS CARTOON
di Caldas da Rainha.


"Gio" vince il Gran Premio del World Press Cartoon 2021
 

Con il titolo di “Impronta culturale”. Il suo pluripremiato disegno è stato pubblicato su MUNDIARIO, il 23 novembre dello scorso anno.
di Francisco Punal Suarez https://www.mundiario.com/articulo/cultura/gio-gana/20210718024142223851.html

L'architetto e fumettista Mariagrazia Quaranta (Abruzzo, Italia, 1963) che firma le sue opere come Gio, è diventata la seconda donna a ottenere il più alto riconoscimento nella storia del World Press Cartoon, dopo la sua connazionale Marilena Nardi che lo ha ottenuto nel 2018, nel un evento tenuto presso il Centro Culturale e Congressuale della città portoghese di Caldas da Rainha.

La sua vignetta, che descrive un'impronta digitale composta da strati di libri, è stata pubblicata nella sezione Humor di questo giornale e ha vinto anche il primo premio nella categoria design umoristico.

L'evento mira a "distinguere, esporre, diffondere e premiare i migliori disegni pubblicati sulla stampa mondiale durante un anno", afferma una dichiarazione dell'organizzazione.

La cerimonia di premiazione, effettuata con misure di sicurezza igienico-sanitarie per prevenire la diffusione del virus, è stata trasmessa sui social network, e ha premiato le migliori vignette stampa, pubblicate nel 2020, sia su carta che in digitale, nelle categorie caricatura personale, editoriale vignetta e disegno umoristico.

Gio, che non ha potuto essere presente all'evento, ha ringraziato, in una trasmissione internet, il riconoscimento raggiunto, l'opportunità che questo giornale digitale gli offre di pubblicizzare le sue opere e ha difeso l'importanza dell'umorismo grafico nel mondo.

In una dichiarazione esclusiva per MUNDIARIO, Gio parla del suo lavoro pluripremiato: "Ci possono essere più letture di questo disegno e questo mi diverte. Ad esempio, potrebbe significare che siamo ciò che leggiamo e leggiamo ciò che siamo. Ma secondo me la cultura ha una portata più ampia, sono anche i viaggi che facciamo, con chi parliamo, cosa studiamo, cosa mangiamo. Quello che volevo sottolineare, però, è che la nostra identità non è predeterminata dal nostro genoma ma si arricchisce nel corso della vita e questo grazie al multiculturalismo che favorisce l'integrazione tra i popoli. Ecco perché la conoscenza è sempre un atto rivoluzionario!"

Perché l'umorismo e la satira sono necessari nel mondo?
“Forse ci faranno capire come la paura di essere diversi sia un falso problema, visto che siamo tutti unici e quindi l'altro è necessariamente diverso da noi. Come diceva Pirandello all'inizio del Novecento, l'umorismo è capace di svelare la realtà dietro la maschera delle convenzioni sociali.
 Direi che l'umorismo può essere molto utile!"

Come valuti la creazione di World Press Cartoon?
Si tratta di un evento di grande rilievo internazionale, curato in ogni dettaglio, e con un'esposizione molto raffinata delle opere della mostra Caldas da Rainha Conference Center. Peccato non aver potuto esserci anche quest'anno come nel 2017, quando ho avuto l'opportunità di incontrare di persona alcuni fantastici colleghi di tante nazioni del mondo, a cominciare dallo stesso presidente Antonio Antunes”.

Gio disegna da quando era bambina, e riconosce che il primo strumento che ha usato è stata una penna con la quale ha riempito tutti gli occhielli interni della "o" e "a" delle parole, apparse sul giornale di suo padre leggere. Poi ha incanalato quell'attitudine e ha studiato disegno ornamentale e tecnico al Liceo e infine si è laureata in Architettura. E la sua carriera di umorista grafico è un inno a forme squisite, contenuti sociali e critici e prestazioni eccezionali nelle sue caricature personali.

Gli altri premi assegnati sono: 

> Nella categoria della caricatura personale, 
il primo premio è stato ottenuto dal messicano Dario Castillejos,
 il secondo il portoghese André Carrilho
il terzo posto è andato allo spagnolo Iván Mata.

> Nella categoria del design umoristico si è distinto con 
il secondo premio andato all'albanese-italiano Agim Sulaj, e 
il terzo, al serbo Goran Divac.

> Nella categoria delle vignette editoriali, 
il primo premio è andato a Konstantin Kazachev
il secondo all'australiano David Rowe
il terzo all'argentino Alejandro Becares, Becs.



Autoritratto ©GIO


 

“Gio” gana el Gran Premio del World Press Cartoon 2021 

 

Con el título de “Huella cultural”, su dibujo galardonado fue publicado en MUNDIARIO, el 23 de noviembre del año pasado.



Por Francisco Punal Suarez 

 

 

La arquitecta y caricaturista  Mariagrazia Quaranta (Abruzzo, Italia, 1963) que firma sus obras como Gio,  se convirtió en la segunda mujer en alcanzar el máximo galardón en la historia del World Press Cartoon, tras su compatriota Marilena Nardi que lo logró en el 2018, en un acto celebrado en el  Centro Cultural y de Congresos de la ciudad portuguesa de Caldas da Rainha. 

 

Su viñeta,  que describe una huella dactilar formada por capas de libros, fue publicada en la sección de Humor, de este diario, y  también obtuvo el primer premio en la categoría de diseño humorístico. 

 

El evento tiene como objetivo "distinguir, exhibir, difundir y premiar los mejores dibujos publicados en la prensa mundial a lo largo de un año", dice un comunicado de la organización. 

La ceremonia de premiación, realizada con las  medidas sanitarias  de seguridad para evitar la propagación del virus, fue  transmitida por las redes sociales, y galardonó  a las mejores caricaturas de prensa, publicadas en el 2020, tanto en los medios impresos como digitales,  en las categorías de caricatura personal, viñeta editorial y dibujo humorístico. 

Gio, que no pudo estar presente en el evento, agradeció, en una transmisión por internet,  la distinción lograda, la oportunidad que le da este diario digital para dar a conocer sus obras  y defendió la importancia del humor gráfico en el mundo. 

En declaraciones en exclusiva para MUNDIARIO, Gio habla sobre su obra premiada:  “Puede haber múltiples lecturas de este dibujo y eso me divierte.Por ejemplo, podría significar que somos lo que leemos y leemos lo que somos. Pero en mi opinión la cultura tiene un alcance más amplio, también son los viajes que hacemos, con quién hablamos, qué estudiamos, qué comemos. Lo que quería enfatizar, sin embargo, es que nuestra identidad no está predeterminada por nuestro genoma sino que se enriquece en el curso de la vida y esto gracias a la multiculturalidad que favorece la integración entre los pueblos. ¡Por eso el conocimiento es siempre un acto revolucionario!” 

 

¿Por qué son necesarios el humor y la sátira en el mundo? 

“Quizás nos hagan entender cómo el miedo al diferente es un problema falso, ya que todos somos únicos y por tanto el otro es necesariamente diferente a nosotros . Como dijo Pirandello a principios del siglo XX, el humor es capaz de revelar la realidad tras la máscara de las convenciones sociales. 

 ¡Yo diría que el humor puede ser muy útil!” 

 

¿Cómo valora la creación de World Press Cartoon? 

Es un evento de gran importancia internacional, con atención a cada detalle, y con una exposición muy refinada de las obras en la exposición del Palacio de Congresos de Caldas da Rainha. Lástima que no pude en esta ocasión volver a estar allí este año como en 2017, cuando tuve la oportunidad de conocer en persona a algunos colegas fantásticos de muchas naciones del mundo, comenzando por el propio presidente Antonio Antunes”. 

 

Gio dibuja desde niña, y reconoce que  la primera herramienta que utilizó fue un bolígrafo con el que rellenaba  todos los ojales internos de la "o" y la "a" de las palabras, que aparecían en el periódico que leía su padre. Luego canalizó esa aptitud y estudió dibujo ornamental y técnico en el Liceo y finalmente se  licenció en Arquitectura. Y su carrera como humorista gráfica es un canto a las formas  exquisitas,  al contenido social y crítico, y  a un resultado sobresaliente en sus caricaturas personales. 

Los otros premios entregados correspondieron a: 

> En la categoría de caricatura personal, el primer premio lo obtuvo el mexicano Dario Castillejos,  el segundo, el  portugués André Carrilho, y  el  tercer puesto fue a manos del español Iván Mata


> En la categoría de diseño humorístico fue distinguido con el  el segundo premio  fue para el albano-itliano Agim Sulaj, y el tercero, para Goran Divac, de Serbia. 
 

> En la categoría de caricatura editorial, el primer premio fue para Konstantin Kazachev, el segundo,  para el australiano David Rowe, , y el tercero fue para el argentino Alejandro Becares,  Becs. 




----------------------------------------------------------
Nota:
Metto qui sotto anche gli altri due disegni con cui Gio ha partecipato al concorso per le altre due categorie.
Particolarità di questo concorso è non sapere fino al momento della premiazione  qual'è il disegno premiato e quale premio. Con disegni così belli tra amici c'è stata una grande aspettativa.
Congratulazioni cara GIO , premi meritatissimi.

Fellini ©GIO

Black Liberty. ©GIO

----------------------------------------------------------

martedì 25 maggio 2021

Il 24 maggio Ilaria Alpi avrebbe compiuto 60 anni.

 

Ad Ilaria

GIO / Mariagrazia Quaranta

www.caricaturegio.altervista.it


Il 24 maggio, è ricorso il 60esimo  anniversario della nascita di Ilaria Alpi, la giornalista della RAI assassinata in Somalia nel 1994, insieme al cineoperatore Miran Hrovatin.

Tra le varie  iniziative a ricordo di questo grande personaggio, è stato proposto un video, patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio, dalla Casa delle artiste di Milano e dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

Numerosi gli enti patrocinanti tra i quali: Radio Italia Africa (Kenya), Associazione Papa Giovanni XXIII, Ambasciata dei diritti, Università per la pace, Casa delle culture, AMAD, Cooss Marche, Con..tatto, Polo 9, Servizio di Strada, Hexperimenta, Tenda di Abramo, Avvocato di strada, Free Woman ODV, Caritas diocesana, Opere Caritative Francescane.

L’opera, di Paolo Rosato, ha per titolo “Erano canti di guerra” per tuba e voce recitante, sarà interpretata in prima mondiale dal concertista italiano Gianmario Strappati, Ambasciatore di Missioni Don Bosco per la musica nel mondo.

I versi di Tonia Giansante saranno declamati dall’attrice Rossella Mattioli.

Il lavoro che nasce dallo spunto tematico tratto da antiche melodie somale, propone una profonda riflessione sul perché a distanza di anni, la vicenda di Ilaria Alpi riesca ancora a parlarci e a rivendicare verità e giustizia 

Lorenzo Canali

++ ++


Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Massimo Jatosti


Oggi Ilaria Alpi avrebbe compiuto 60 anni.

Un pensiero a lei, a Giorgio, a Luciana.

Mauro Biani




mercoledì 10 marzo 2021

Omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario della sua nascita.

Astor Piazzolla - Marilena Nardi


Omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario della sua nascita
 Di Francisco Punal Suarez 

 La musica argentina festeggia come ricorda Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921 - Buenos Aires, 4 luglio 1992), suonatore di bandoneòn, un tipo particolare di fisarmonica, e compositore di brani indimenticabili come "Libertango", "Adios, Nonino", "María de Buenos Aires "," Balada para un loco "," Omaggio a Liegi "," Le quattro stagioni di Buenos Aires "," Milonga del Ángel "e" Oblivion ", per citare solo alcuni dei suoi numerosi lavori, considerato uno degli autori più importante del XX secolo.

 Secondo Andrea Imaginario, critico d'arte e storico, “Piazzolla ha introdotto nel genere del tango innovazioni ritmiche, armoniche e timbriche che, almeno all'inizio, gli sono valse l'ostilità dei puristi. Tuttavia, Piazzolla, attento ai tempi nuovi e fedele al principio della creatività musicale, ha finalmente ottenuto il rispetto e l'ammirazione della società argentina e del mondo ”. 

 “L'artista - aggiunge Andrea - ha lasciato in eredità oltre 600 opere composte. Questo numero spazia dalle suite ai concerti per bandoneon, concerti per orchestra, tanghi, brani solisti per pianoforte e chitarra, un'opera-tango e 44 colonne sonore di film ”. 

 Buenos Aires, Londra, Parigi, Berlino, Madrid, Rio e Janeiro, Seoul, New York, Mar del Plata, sono alcune delle oltre cento città che, di diverse culture in tutto il mondo, onorano il lavoro musicale di questo artista che ha rivoluzionato il tango. 

 Nella sala principale del Teatro Colón, nella capitale argentina, dal 5 marzo al 20 marzo di quest'anno, si tengono una serie di serate di gala, con musicisti e formazioni di tutti i tempi, per far rivivere il mitico concerto di Piazzolla del 1983.
 La sua lista di album, sia quelli registrati dal vivo che in studio, include un'opera monumentale che include titoli come Tango Progresivo (Octeto, Buenos Aires, 1956); Concerto alla Philharmonic Hall di New York, 1965; Vertice, incontro al vertice con Gerry Mulligan, 1974; Volver, Astor Piazzolla con il suo quintetto, 1982; L'esilio di Gardel, 1984; Symphonic Bandoneon, 1990 e molti altri. 

 Oggi, dal punto di vista dell'umorismo grafico, vogliamo ricordare l'immensa opera del Museo Diógenes Taborda di Buenos Aires, che sotto la direzione di Jorge Omar Volpe Stessens, realizza le Sale Internazionali del Mercosur, dedicate all'illustrazione, alla caricatura e fumetto con il tema del tango, dove è stata presente la figura di Astor Piazzolla. Proprio la fumettista italiana Marilena Nardi ha vinto il Primo Premio per Caricature Personali alla sua ventunesima edizione, nel 2016, con un'opera dedicata al celebre suonatore di bandoneòn. 
 Jorge Omar ritiene che "Piazzolla sia stato l'artista che, insieme al payador Gabino Ezeiza e Carlos Gardel, ha rivoluzionato la tradizione della musica di Buenos Aires e come ha detto ..." Non faccio tango, faccio musica contemporanea di Buenos Aires".  L'ho conosciuto nell'intimità della sua casa a Parigi e negli ultimi 25 anni l'ho ascoltato sui dischi, nei concerti e l'ho rivisto nelle caricature degli artisti di 100 paesi diversi che hanno partecipato alle Sale del Museo Diogenes Taborda ".
 “Caricature magistrali -esprime Jorge Omar- firmate dai brasiliani Max Ziemer, Ulisses Araujo, dal colombiano Raul Zuleta o dall'italiano Ugo Sajini, e altre da fumettisti argentini come Adrián Palmas, Sergio C. Spinelli, Horacio Petre e Guillermo Arena, tutte realizzate con diverse concezioni di creatività, con matite colorate e pennelli e l'orecchio che si gode la musica suonata da quelle magiche dita che oggi compirebbero 100 anni, del maestro Astor Piazzola ”.

 FanyBlog offre ai suoi lettori, in esclusiva, una selezione di queste caricature e disegni dedicati a questo indimenticabile musicista.

Astor Piazzolla -  Sergio Campelo, Brasil


Astor Piazzolla - Daniel Eduardo Varela, Argentina



Astor Piazzolla - Adrian Palmas, Argentina



Astor Piazzolla -Max Ziemer,   Brasil


Piazzolla - Ugo Sajini, Italia



Piazzolla - Ulisses Araujo, Brasil


Sergio C


Personajes históricos del tango - Guillermo Arena, Argentina
Nel fumetto di Guillermo Arena personaggi storici del tango
appaiono attorno il tavolo:
da sinistra a destra
Astor Piazzolla, Roberto Goyeneche, Carlos Gardel e Anibal Troilo
Al bancone del bar
Cameriere del bar: Enrique Santos Discepolo
Dall'altra parte: Osvaldo Pugliese



Homenaje a Astor Piazzolla en el centenario de su nacimiento

Por Francisco Punal Suarez

 

La música argentina está de fiesta al recordar a Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 de marzo de 1921 – Buenos Aires, 4 de julio de 1992), bandoneonista y compositor de piezas inolvidables como "Libertango", "Adios, Nonino", "María de Buenos Aires", "Balada para un loco", "Homenaje a Liege", "Las cuatro estaciones porteñas", “Milonga  del Ángel” y "Oblivion", por citar apenas algunas de sus numerosas obras, considerado uno de los autores más importantes del siglo XX.

 

Según Andrea Imaginario, crítica de arte e historiadora, “Piazzolla introdujo en el género del tango innovaciones rítmicas, armónicas y tímbricas que, al menos al principio, le ganaron la enemistad de los puristas. Con todo, atento a los nuevos tiempos y fiel al principio de creatividad musical, Piazzolla logró, finalmente, el respeto y la admiración de la sociedad argentina y del mundo”.

 

“El artista –añade Andrea- dejó un legado de más de 600 obras compuestas. Este número abarca desde suites hasta conciertos para bandoneón, conciertos para orquesta, tangos, piezas para piano y guitarra solistas, una ópera-tango y 44 bandas sonoras para cine”.

 

Buenos Aires, Londres, París, Berlín, Madrid, Río e Janeiro, Seul, Nueva York, Mar del Plata, son algunas  de las más de cien ciudades que, desde diversas culturas del mundo,  honran la obra musical de este artista que revolucionó el tango.

 

En la Sala principal del Teatro Colón, de la capital argentina, ya a partir del 5 de marzo hasta el 20 de marzo de este año, se estan celebrando  una serie de galas, con músicos y formaciones de todos los tiempos, para revivir el mítico concierto de Piazzolla de 1983.

Su lista de  albumes, tanto los grabados en vivo como  en estudio, abarca una obra monumental que incluyen títulos como Tango Progresivo (Octeto, Buenos Aires, 1956); Concierto en el Philarmonic Hall de New York, 1965; Summit , reunión cumbre con Gerry Mulligan, 1974; Volver, Astor Piazzolla con su quinteto, 1982; El exilio de Gardel, 1984; Bandoneón Sinfónico, 1990, y muchos más.

 

Hoy, desde el punto de vista del humor gráfico, queremos recordar la inmensa labor del Museo Diógenes Taborda, de Buenos Aires,  que bajo la dirección de Jorge Omar Volpe Stessens, realiza los Salones  Mercosur Internacional , dedicados a la ilustración, caricatura e historieta, con el tema del tango, donde la figura de Astor Piazzolla ha estado presente. Precisamente, la dibujante italiana Marilena Nardi ganó el Primer Premio de Caricatura Personal en su edición vigésima primera, en el 2016, con una obra dedicada al famoso bandoneonista.

 

Jorge Omar considera que “Piazzolla fue el artista que, junto al payador Gabino Ezeiza y Carlos Gardel,  revolucionó la tradición de la música porteña o como él decía...“yo no hago tango, hago música contemporánea de Buenos Aires.” A él lo  conocí en la intimidad de su hogar en París y  en los últimos 25 años lo escuché en discos, conciertos y contemplé en las caricaturas de artistas de 100 países que han participado en los Salones  del Museo del Salon Diogenes Taborda”. 

“Caricaturas  magistrales  -expresa Jorge Omar-  firmadas por los brasileños Max Ziemer ,Ulisses Araujo, y Sergio Campelo,  el colombiano Raul Zuleta o el  italiano Ugo Sajini, y otras de dibujantes argentinos como Adrián Palmas, Sergio C. Spinelli, Horacio Petre y Guillermo Arena, todas hechas con diferentes concepciones sobre la creatividad,  con lápices de colores y pinceles, y el oido disfrutando de esos dedos mágicos que  hoy tendría 100 años, del maestro Astor Piazzola”.

 

FanyBlog ofrece a sus lectores, en exclusiva, una selección de esas caricaturas dedicadas a este músico inolvidable.



 
 RTS Astor Piazzolla 'Libertango' 1977