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venerdì 24 novembre 2023

Basta! Non una di più!

 Basta! chiedete aiuto, non siete sole!

Ci sono tante persone che vi possono aiutare!

Basta

Fogliazza


Non una di più.
GIO / Mariagrazia Quaranta 
www.caricaturegio.altervista.it





Nessuno insegna alle donne la legittimità del desiderio, di Raffaella Silvestri.
disegno di Marilena Nardi


Monireh Ahmadi
23 November 2023
November 25, International Day for the Elimination of violence Against women.
https://cartoonmovement.com/cartoon/november-25-international-day-elimination-violence-against-women-0
Monireh Ahmadi
23 November 2023
No comment
November 25, International Day for the Elimination of violence Against women.
https://cartoonmovement.com/cartoon/no-comment-75

Monireh Ahmadi
23 November 2023
No comment
Violence against women is not always physical, verbal, psychological, emotional violence and control and restriction are all other forms of violence that are much more damaging than physical violence and unfortunately are not recognized in many societies. This type of violence is silent because it cannot be seen and requires more attention. From the lower levels of society to the middle and upper class, they experience this model of violence.
https://cartoonmovement.com/cartoon/no-comment-76


VERBAL AGGRESSION 
by Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com



Da leggere, meditare, non dimenticare.
(Dal "Corriere della sera"

La lettera di Elena Cecchettin: «I "mostri" non sono malati, sono figli sani del patriarcato»
di Elena Cecchettin
La lettera della sorella di Giulia Cecchettin al Corriere. Fin dalle prime ore Elena ha preso posizione perché la tragedia sia spunto di riflessione sulla violenza di genere
Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. 

Viene spesso detto «non tutti gli uomini». Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto. È responsabilità degli uomini in questa società patriarcale dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici e colleghi non appena sentano il minimo accenno di violenza sessista. Ditelo a quell’amico che controlla la propria ragazza, ditelo a quel collega che fa catcalling alle passanti, rendetevi ostili a comportamenti del genere accettati dalla società, che non sono altro che il preludio del femminicidio. 

Il femminicidio è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela, perché non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’ amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto.





the sound of silence
Fabio Magnasciutti




domenica 19 novembre 2023

In ricordo delle donne vittime di violenza

 Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...


In ricordo delle donne vittime di violenza

GIO / Mariagrazia Quaranta



" tu sei MIA"...

Bruno Bozzetto



🖤 Giulia,
buttata in dirupo di 50 metri.

Costantini


Lo sapevamo tutte, ma speravamo ancora.
Il disegno è d'archivio di Marilena Nardi. Le parole, invece, sono di Beatrice Zerbini

La tua salvezza è la nostra salvezza,
noi non siamo
nella vertigine di un fossato,
non siamo nell’abisso, guardiamo il lago
come increspa, non crepiamo sul fondo,
ti aspettiamo insonni, le palpebre alzate,
per non chiuderti gli occhi,
ti reggiamo i ventricoli con il fiato sospeso,
con l’ansia di una sabbia, non lasciamo
che ti alzi fino al cielo e
come acqua ti raccogliamo a palmi fermi,
per non disperdere una lacrima, ma sei
la cascata
di questa grazia in rovina, sei nell’aria,
è passiva la speranza, allora noi
non speriamo nemmeno più, noi siamo
e in te viviamo e ci muoviamo
e con discorsi a denti stretti
noi corriamo con te, per te
scappiamo più forte, sorvoliamo sussurri,
perché le tue gambe non incespichino
come fanno le parole.

Beatrice Zerbini
17/11/2023, a Giulia Cecchettin
scritta quando ancora potevamo aspettarla. 




Lascia andare, disperato figlio mio. Lascia andare. Lascia che ti dimentichi, che cambi strada, che sorrida ad altri, che non ti pensi. Lascia che sia più veloce di te o che sia più lenta, che si distragga durante la via o che abbia l'obiettivo davanti allo sguardo. Lascia che scelga come vestirsi e quanto, che balli sguaiata, che faccia l'amore perché le va, che solo lei sia proprietaria del suo domani.
Kutoshi Kimimo 
#violenzadigenere #violenzasulledonne #relazionetossica #controllo #nonunadimeno #abusi #patriarcato #giuliacecchettin #filippoturetta #femminicidio #perte




Femminicidio
Durando
 #giuliacecchettin #omicidio #femminicidio


da giorni gira questo grafico che illustra, come altri, gli spostamenti del carnefice, in attesa di un plastico che scandagli morbosamente i fatti
mi lasciava delle scorie oltre la retina che ora metto insieme: vedo un fiore
uno di quelli schiacciati tra le pagine di un libro
uno dei primi capitoli del libro, dove si presenta la protagonista: i sogni, le speranze, quando il futuro è ancora smisurato e la morte un'astrazione
non so se scrivo da illustratore, da docente di ragazzi coetanei di Giulia, da padre di una figlia ventenne, da sognatore, da uomo, da persona, infine
queste parole poco utili, se non a me stesso per lenire il dolore procurato da questa vicenda, da tutte le altre precedenti e da quelle che, purtroppo, la seguiranno, allungando il luttuoso elenco di donne vittime di violenza
leggo una giustificata rabbia, condivisibili proposte di soluzioni di carattere educativo
ora sono schiacciato dall'idea di limite, sempre più labile, quello che viene oltrepassato quando il mostro si fa carne e il pensiero diventa azione, troppo spesso irreversibile
mi dico che su questo si potrebbe lavorare
sogno quel giorno in cui si potrà smettere di dire "voi uomini, noi donne", "noi femmine, voi maschi"
quel giorno, magari, potremo dire "noi, esseri umani"
Fabio Magnasciutti


so free her
Fabio Magnasciutti


”Ho un problema col”#possesso”,col tollerare la #frustrazione,con il #controllo dell’#impulso.
Però stai tranquilla:ti amo”
Mauro Biani


Il valore di un uomo è direttamente proporzionale alla sua capacità di accettare certi NO.
#Nicocomix #femminicidio #femminicidi #no #unbravoragazzo #violenzadigenere #CodiceRosso #nonunadimeno #giuliacecchettin #germania #FilippoTuretta #omicidio
Nicocomix


Tutti i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.
È stato ritrovato nei pressi del Lago di Barcis il cadavere di Giulia Cecchettin. Gettato in un canalone dall’uomo che diceva di amarla.
Un copione quasi identico a quello di Giulia Tramontano. E oggi come allora sono stati spesi fiumi di inchiostro per non dire l’unica cosa che in una storia come questa ha senso di essere pronunciata: che qui, in questo ennesimo femminicidio - la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno - l’amore, la “pista passionale” (mi fa anche schifo scriverlo) non c’entrano nulla.
Non c’era nessun dubbio, nessun mistero, nessun “giallo” inestricabile.   
C’era e c’entra solo la mostruosità di maschi ineducati a gestire il rapporto con la propria intimità e con l’altro sesso, al punto da diventare assassini freddi e calcolatori.
Un pensiero di dolore e commozione a Giulia, alla famiglia, a chi, nonostante tutto, continua a credere che questa battaglia quotidiana si combatta, prima ancora che con le leggi (sacrosante e insufficienti), con la cultura e l’educazione.
R.i.p. Giulia

Lorenza Tosa.





venerdì 25 novembre 2022

25 novembre: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

***


Bernard Bouton (Francia)

25 November 2022

Domestic abuse

November 25 is the International Day for the Elimination of Violence Against Women. 

https://cartoonmovement.com/cartoon/domestic-abuse-0



Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Basta leggere la cronaca di questi giorni per capire quanta strada c’è ancora da fare.

Silvia Ziche



Monireh Ahmadi (Iran)

25 November 2022

Refuse to stay silent .25/11 November International Day for the Elimination of Violence against Women

https://cartoonmovement.com/cartoon/refuse-stay-silent-2511-november-international-day-elimination-violence-against-women


Monireh Ahmadi (Iran)
25 November 2022
Woman's struggle against violence.25/11 November International Day for the Elimination of Violence against Women
https://cartoonmovement.com/cartoon/womans-struggle-against-violence2511-november-international-day-elimination-violence


GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
UBER


Forza noi!
GIO


Bahram Arjmandnia ( Iran)
25 November 2022
Violence against women
Today, in the world, the public and even private life environment of women is full of aggression and violence.
Women should be strong to get their rights.
https://cartoonmovement.com/cartoon/violence-against-women-57


#taglioalto #donne 
Ho detto no.
Mauro Biani


The International Day for the Elimination of Violence against Women
Samshia  Hassani (Afghanistan)
https://www.shamsiahassani.net/


Violenza contro le donne: le leggi ci sono, i fondi ancora no. #violenzasulledonne #25NOVEMBRE #violenza #cartoon #comics #fumetto #disegno #illustrazione
Durando




Violenze
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami




 

No alla violenza sulle donne

Gianlo / Gianlorenzo Ingrami


Dooa Eladl

lunedì 11 luglio 2022

Marilena Nardi vince il Secondo Premio al Concorso Internazionale Norvegese 2022: “Rifiuta di tacere”

 




Marilena Nardi vince il Secondo Premio al Concorso Internazionale Norvegese 2022:“Rifiuta di tacere”

“Gridando per fermare la violenza contro le donne in tutto il mondo”

Intervista di  Francisco Punal Suarez

Speciale per Fany Blog


La traiettoria della fumettista italiana Marilena Nardi è inarrestabile.

I suoi disegni sono sempre inquietanti, critici, intelligenti.

Prof di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha disegnato per molti periodici quali Diario, Corriere della Sera, L’Antitempo e Il Fatto Quotidiano. Collaborazioni recenti sono quelle per SinéMadame, il settimanale Left, le riviste francesi Espoir,  Zélium, Domani e, online, con CartoonMovement, e altri.

Molti i premi internazionali ricevuti per la sua attività grafica ed editoriale.

Fra questi: il Primo Premio al World Press Freedom Cartoon, Ottawa, 2011, e il Premio Forte dei Marmi per la Satira politica per il Disegno Satirico, 2013.

Nel 2018, ha ricevuto la più alta distinzione al World Press Cartoon, Caldas da Raínha, Portogallo: il Grand Prix e nel contempo il Primo Premio per la categoria Disegno Editoriale. Era la prima volta di una donna durante le 13 edizioni del festival. Quest'anno, Menzione d'Onore nel World Press Cartoon.

Fa parte di Cartooning for Peace, United Sketches, France Cartoon e Cartoon Movement.

Ora ha vinto il Secondo Premio, al Concorso Internazionale Contro l'abuso delle donne, in Norvegia, organizzato dal Cartoon Home Network International, diretto da Fadi Abou Hassan. Il primo premio è andato all'illustratrice polacca Izabela Kowalska - Wieczorez, e il terzo è andato all'ucraino Oleksiy Kutovsky (Kusto).

La mostra di questo concorso aprirà il 26 novembre 2022 presso la Norwegian Cartoonist Gallery, nella città di Drøbak, a 36 km da Oslo.

Marilena ha risposto alle nostre domande.

Perché nel tuo lavoro gráfico tieni sempre a mente i problemi che le donne devono affrontare nella vita quotidiana?

Le donne esistono: sono persone e come tali sono importanti. È importante raccontare della loro vita, dei ruoli spesso imposti, indotti, e non scelti, di cose che accadono soprattutto ai margini. Se si danno i nomi alle cose, queste escono dal buio in cui sono confinate ed iniziano ad esistere. Nel mio caso, non uso le parole ma le immagini: dò una forma grafica e racconto visivamente delle donne e di che cosa accade nella loro e nella mia vita. Senza racconto, non c’è esistenza.

Nel mio lavoro metto l’attenzione su diversi problemi ed è vero che spesso mi concentro, più di altri colleghi, su temi che mi sono cari. Per esempio, capita che la violenza sulle donne sia pensata dagli uomini come un problema “delle donne”. E di conseguenza come un argomento minoritario, di serie B, di cui si parla mal volentieri o con un certo fastidio. Preferiscono disegnare di politica, di economia, di guerre, ecc. di cose importanti, vivaddio! (…lo dico con ironia, ovviamente!)

Per molti, la violenza contro le donne è considerata un argomento marginale, un problema inesistente quando in realtà, non conoscendolo, sottostimano la portata del fenomeno.

Ecco che io mi impegno a raccontarlo, sperando di correggere, di riequilibrare questa disparità.

Come ti è venuta l'idea per questo disegno?

Cercavo un’immagine sintetica e ho ragionato su diversi piani simbolici. Volevo che il messaggio arrivasse al lettore senza troppe deviazioni. Il concorso puntava sull’aumento della violenza ai danni delle donne, durante il periodo di confinamento da Covid. Quindi serviva fare capire che la violenza era agita da un uomo (la cravatta è un indumento prettamente maschile) e durante il Covid (da cui il pattern). La violenza si accompagna spesso al silenzio di chi subisce e all’indifferenza/immobilità di chi gli vive accanto.

Perciò la cravatta doveva coprire solo parzialmente i lividi ma chiudere completamente la bocca, spegnere la voce.

Però non volevo che la mia protagonista fosse ancora una vittima. Per questo la figura sta in piedi, è carica della sua sofferenza (gli arti segnati) ma non si piega e ci guarda. Guarda tutti noi per dirci che serve agire, oltre che resistere: se non agiamo collettivamente contro la violenza saremo complici anche noi.

In Italia quante donne sono state uccise dai loro partner l'anno scorso? e quest'anno?

Nel 2021, solo in Italia, sono stati commessi 116 femminicidi, senza contare che, a volte, vengono uccisi anche i (propri) figli per punire la madre.

(Attenzione, non si tratta di una percezione personale. Sono dati offerti dalla Polizia Criminale: https://www.agi.it/cronaca/news/2021-12-27/femminicidi-116-donne-uccise-nell-anno-15040810/)

Quest’anno, dal report della Polizia, alla data del 3 luglio 2022, si parla di “61 vittime donne, di cui 53 uccise in ambito familiare/affettivo”. (https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2022-07/settimanale_omicidi_4_luglio_2022.pdf)

Le fumettiste donne hanno le stesse opportunità degli uomini?

Purtroppo no. Le opportunità variano molto da paese a paese. Da quanto uno stato e la società che lo abita siano realmente democratici e inclusivi.

Cosa succede in molti paesi del mondo dove la violenza contro le donne è in aumento?

Che le donne vivono una vita indegna di questo nome, soffrono, e infine muoiono. Non solo in senso figurato, ma proprio in senso fisico.

Come evitare che ciò accada? Con più istruzione e pari condizioni per le donne?

Sarebbe auspicabile, sì. Pari condizioni e rispetto fin dall’infanzia. Una migliore istruzione per le donne ma – dovrei dire - per tutti, perché tutti i generi siano rispettati e perché gli uomini (maschi) si rendano conto che c’è una ricchezza diversa in ognuno di noi e solo nell’autentico rispetto reciproco possiamo godere di una convivenza civile e umana.

Cosa ne pensi dell'attività di Cartoon Home Network International, di dare voce a chi non ha voce?

Trovo che abbiano fatto uno sforzo immenso ed encomiabile. Un’attività meritevole, oltre che necessaria. Ringrazio Fadi Abou Hassan che è il responsabile di Cartoon Home Network International ed è l’ideatore di questo concorso. Ringrazio la giuria che l’ha aiutato nella scelta e, per quanto mi concerne, per l’assegnazione di questo secondo premio. Ma soprattutto lo ringrazio per la sua sensibilità e per il suo impegno personale nel fare luce su questi temi.

E ringrazio anche te Francisco per mantenere un’attenzione costante su queste tematiche che, ripeto, non sono “delle donne” ma riguardano la società tutta. 

Grazie mille, Marilena, per la tua attenzione e il tuo eccellente lavoro.

domenica 10 luglio 2022

I vincitori del Concorso internazionale di Cartoon - Norvegia 2022

 The International Cartoon Contest and Exhibition- NORWAY 2022.

“Refuse To Stay Silent"

Shouting of  Stop Violence against Women Worldwide".

Best regards,

Fadi Abou Hassan- FadiToOn.

coordinator and organizer of the Competition.


First Prize: Izabela Kowalska Wieczorek - Poland.



Second Prize: Marilena Nardi- Italy.



Third Prize: Oleksiy Kustovsky (Kusto )- Ukraine.



Honourable Mentions: Mia Mottelson- Denmark.



Honourable Mentions: Cristina Bernazzani- Italy.





Honourable Mentions: Brady Izquierdo- Cuba.



Honourable Mentions: Kürşat Zaman- Turkiye.



Jury:
Andrea Arroyo, Byoung Il Sun,  Fawzy Morsy, Hitoshi Miura, Kristina Quintano
Monireh Ahmadi, Safaa Odah, Thais Linhares, Yemsrach Yetneberk