giovedì 6 ottobre 2011

Foto di gruppo con Lavitola


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVHZ0V8WVMFixuBR9tlIu5fQXzC2vjtUPVtK1vxeG7443L74zMhda7t-_mxepsbcNeq4q__bh3SueM0ccqK9vIjyoZkkPqHX-eH2_8YQAmOgXZ571795IOkhXGUHTQftxiOm_J0dcLmbw/s640/Malavitola.jpg
PORTOS / Franco Portinari



Ma Lavitola chi é?
Imprenditore ittico, massone, licantropo ed a tempo perso, direttore dell'Avanti (ex).

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFSydqB7zfev0uxyPWvSW-YbmHcbh94-cJIUIargZiD2iCjGCmHtCGHIaFfUS7Y_iZq-aHXKDwOIrAK-zW4tYOXZYVPJ_R6KmWbUH8uIqpvOA4fF-kOo5uJ2lEjDwzCmnqfUKsWZ6STBs/s640/Lavitola.jpg
PORTOS / Franco Portinari



Lavitola condurrà Sanremo
La7 è riuscita a strappare alla concorrenza un altro volto noto: Valter Lavitola. Mercoledì sera Mentana ha fatto il suo scoop con l’ex direttore dell’Avanti!. Lavitola ha chiarito il suo rapporto con il premier: “Condurrò il prossimo Sanremo”.

Nel frattempo a Porta a Porta puntata su Avetrana con un altro latitante. Vespa: “Non ho intenzione di tornare nella realtà”. Chiara la risposta di Lavitola alla prima domanda “Ma lei che lavoro fa?”. Lavitola è stato un giornalista, poi ha incontrato Berlusconi, poi è diventato pescatore, poi è entrato nella massoneria, poi ha fatto il Vietnam, poi ha corso negli Usa da costa a costa, poi ha battuto la Cina a Ping Pong e adesso è su una panchina a Panama che mangia cioccolatini: “Estorsore è chi l’estorsore fa“. (Ma è veramente a Panama? Prima di andare in onda sulla sua pagina Facebook, si leggeva: “Walter Lavitola si trova qui: Studi di Milano 2”)

Comunque Lavitola ha iniziato nel settore della pesca. Portando ballerine a Capitan Findus.

Poi le delusioni in loggia. Lavitola: “Ho avuto il grado più basso nella massoneria: Apprendista Cicchitto”.

Walter è anche un giornalista. Domani scoop su L’Avanti!: “La vera piaga di Panama: il traffico”. Tra le attività di Lavitola anche quella di rivenditore di diritti. Pare abbia venduto a Panama l’art. 3 della Costituzione. Per non parlare della folgorante carriera politica: Lavitola non ha fatto la gavetta. Ha iniziato subito da latitante.

quasi un nomen omen... - Marilena Nardi

Ma veniamo ai punti salienti delle dichiarazioni di Lavitola:

Le schede telefoniche:
Il premier usava la scheda di un collaboratore peruviano per non farsi intercettare”. Il che spiegherebbe alcune telefonate: “Il Lodo Alfano? S’è svampato signò
Non erano questioni ludiche ma politiche» quelle di cui Lavitola parlava con il premier… Come si dice “figa” in peruviano?)

I soldi ricevuti dal premier
:
Lavitola anticipava soldi, per conto di Berlusconi, a Tarantini “Gli ho messo a disposizione 500mila euro così poteva svolgere la sua attività all’estero”. Ma Obama rifiutò quel pullman di troie.
Finalmente è tutto chiaro: Lavitola prestava i soldi a Berlusconi. Come suggerito da Trichet.
(Come ha fatto i soldi Lavitola?  Ha venduto pescherecci in Sudamerica. Poi ha seppellito il tutto sotto l’albero delle monete).

La paura della Giustizia:
Mi sono reso latitante perché ho paura dei pm” ha detto Lavitola, stringendo forte il suo Alfano di peluche.
Non volevo fare irritare i pm” ha aggiunto. La cartolina con le donne nude l’ha inviata solo al gip.

La mancata carriera politica:
Lavitola: “Berlusconi non mi ha candidato per via delle ballerine brasiliane. Bastava dirmelo prima: ‘Non mi piacciono col pomo d’Adamo’“.

La latitanza:
Non consegnarsi alla giustizia è un diritto dell’imputato” ha detto Lavitola citando poi l’art 398 del codice: “Ma che ce fregaaaa/ Ma che ce m’portaaaa..”

Nel complesso una buona trasmissione.  A parte quando Lavitola litigava con il suo Avvocato: “Eh? Che dici?… No, non puoi salutare i tuoi figli Muammar!
Immediate le reazioni alla tramissione: “Non sono Lavitola” ha ribadito l’uomo nero.

  Marco Vicari per Il Fatto Quotidiano
L’altro mio blog (certificato da Brunetta): Camerettaimbottita.splinder.com

Altre foto dall'album:


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR9Mj84Efq1U1rITTXsahSofdwlhp1TYRldA50_X68vSLAvXTNUWLqCXUHsZ7C40wm14BQIKpqKL0J5O-iwP4LSQP5plpKsehZMRIYoApAWZoHVudFzPbarOs6Ok8z39eK5tQ4XzEHWok/s640/Ghedini+lavitola.jpg
PORTOS / Franco Portinari


Niccolo' Ghedini "dal rapporto con Berlusconi ha ottenuto fama, potere e laute parcelle. Io un mare di guai" (Lavitola)
Tiziano Riverso
PORTOS / Franco Portinari


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Lavitola -VADELFIO



Giannelli http://www.corriere.it/



Poraccio (derelitto)
No davvero, la telefonata con Lavitola è straziante.
Ma lasciate stare il merito, piuttosto svelano immediati i toni, la tristezza, persino le posture. Straziante.  Telefonata Integrale.

MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPX592ICiDgpZAG21JKkieIQkHnPqrZdtLJmfmNfXktQ_nQ18eLXDWeXSi8b8QvEptCNbbryybCRkS9y33dK70X6U05j2vwALAuSJQTbBYb-vNQyTQlDROMVBhXnx_TBlHpu0AtZZ4KwQ/s640/Finmeccanica.jpg
PORTOS / Franco Portinari



Vincino

Lavitola - Pierfrancesco Uva


Note:
Valter Lavitola minacciò di «bastonare» l'avvocato Niccolò Ghedini perché il legale del premier (così come del resto aveva fatto Gianni Letta) espresse parere negativo a una sua candidatura alle elezioni dell'ex direttore dell'Avanti. Lo ha raccontato lo stesso Ghedini nell'interrogatorio in qualità di teste davanti ai pm di Napoli che indagano sul presunto ricatto di Gianpaolo Tarantini a Silvio Berlusconi.(la notizia)

LinK:
Telefonata Integrale.(Lavitola-Berlusconi)
Non sò... (Makkox)

mercoledì 5 ottobre 2011

Wikipedia dice no alla legge bavaglio.


Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia

SSSST !
Grande preoccupazione della "rete" per il decreto "intercettazioni" che contiene anche norme tese a limitare anche l'attività dei blogger indipendenti e, di fatto, restringendo pericolosamente la libertà di informazione.
Pubblicato da uber
Etichette: censura, informazione, intercettazioni, libertà di stampa, web

martedì 4 ottobre 2011

◘ Italia declassata, neutrini,ecc... (la settimana in vignette 19 - 25 settembre2011)

finire"


INTRAMONTABILE
Persino all'interno del PDL molti danno per probabile una conclusione anticipata della legislatura ma Berlusconi sull'importanza di arrivare in fondo non ammette dubbi, come Mina.

Pubblicato da Gianfranco Uber
Etichette: berlusconi, crisi governo, elezioni, pdl, politica

"Io non mollo, caro direttore".

(Silvio Berlusconi)

Dopo la lettera del premier al Foglio,  ecco la difesa di Ferrara, che definisce  Berlusconi 'un eroe'.... della resistenza?


Giannelli http://www.corriere.it/


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Il fatto della settimana

Italia declassata



Downgrade

By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria  -  9/21/2011
Giannelli http://www.corriere.it/

http://satirillina-gocce-bari.blogautore.repubblica.it/files/2011/09/sofocle3.jpg
Umberto Romaniello







holy economy
By Joep Bertrams, The Netherlands  -  9/21/2011

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Il tunnel di Maria Stella Gelmini


super Gelmini - Marilena Nardi

Tiziano Riverso


Questo ministro è l'esempio vivente della situazione in cui versa l'Italia. Uno stato confusionale perenne alla ricerca dell'uscita dal tunnel..
La gaffe la potete leggere qui.

Tante altre vignette QUI

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Economia
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWqmTs-1UZkTDeK6GkMlWCfWjR64K0b9FOhace_vc7UnAV4wZHHktOntuIFMRjarrH-dtHbcXl-L_tdIPgxVDE-vLNW39s8yWuPtBIxEqy_Ju_sDAs-C9At0TsU_nfS0xrugNTg77fOHg/s400/standard+and+poors1.jpg
nico pillinini



Guinness - Bandanax



Standard & Poor's
Franco Origone  _ L'Asino




CERCASI SOLUZIONI
Più che la qualità della manovra la BCE rimprovera all'Italia la mancata crescita senza la quale sembra difficile poter affrontare la diminuzione del debito pubblico in tempi ristretti. Salvo miracoli s'intende.
Gianfranco Uber
Etichette: crisi economica, debito pubblico, MANOVRA

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Esteri

 INTERNATIONAL DIPLOMACY
   Gianfranco Uber

Will Merkel to forgive last Berlusconi's merciless judgments?

19 Sep 2011 http://www.cartoonmovement.com/cartoon/3478

http://www.stuttmann-karikaturen.de/karikaturen/kari_20110920_Unser_Weg_kol.gif
Klaus Stuttmann
Elezioni a Berlino: nuova sconfitta per la Merkel. Gli elettori tedeschi smentiscono Berlusconi: quest’anno è già la settima volta che la trombano.(Vergassola)


CLEARIFITY
   Gianfranco Uber

Do You not believe that the power of agencies is growing at an alarming rate?
uber per www.cartoonmovement.com


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Ambiente:
pericolo caduta satellite

Un satellite alla fine della sua vita nello spazio potrebbe cadere in queste ore sulle zucche degli italiani che vivono al nord
... ma c'è chi la zucca ce l'ha dura !!
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

Chi è ? .. che ...non ha sperato, cadesse sopra al proprio bersaglio?

http://cagle.com/news/NasaSatellite/images/heller.jpg 
Joe Heller, Wisconsin -- The Green Bay Press-Gazette


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Il santo della settimana
Sant'Umberto


Giannelli http://www.corriere.it/

Umberto Bossi salva dall'arresto Milanese
Tiziano Riverso

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Un quadretto di Tullio Boi


Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/
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Dal mondo bavoso

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UN GRANDE (INDI)GESTO
giors e gugu STRISCE BAVOSE
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LA MALEDIZIONE DELLA DUECENTODECIMA LUNA
giors e gugu STRISCE BAVOSE
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Accade in TV


Miss 2011
Pier Francesco Uva per L'Asino




Seguo normalmente con interesse "L'INFEDELE" di Gad Lerner, che stimo, ma la trasmissione di ieri sera mi ha veramente infastidito. Iniziata con l'intento di parlare di cose serie è stata per buona parte incentrata  sulle solite abitudini sessuali del Presidente del Consiglio. 
Se si pensa veramente di convincerlo a dimissioni anticipate parlando delle difficoltà di orgasmo come l'imbarazzante  intervento del filosofo Galimberti (altra persona che  stimo) stiamo freschi, lontana la breccia di Porta Pia.

Gianfranco Uber
Etichette: berlusconi, crisi governo, sesso, tv

Presidente ansimatore - VUKIC - vukicblog


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ONU

Paolo Lombardi



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Pillole di PV
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http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Anni%20Italia%20Low.jpg
Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV
 
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Cliccare QUI per le vignette della settimana di ... 

a gentile richiesta... nel forum di ÆNIGMATICA


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Gli speciali tematici della settimana:

domenica 2 ottobre 2011

Scandali a Parma, si dimette il sindaco.

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Parma - Rocco Grieco

 Hanno detto:
Bernazzoli: "Le dimissioni? Dovevano arrivare prima"
(presidente della provincia)
Scandali a Parma, si dimette il sindaco.
Si è finalmente tolto il prosciutto dagli occhi.

Travolto dallo scandalo degli ultimi arresti eccellenti  si è dimesso lo scorso 28 settembre  il sindaco di Parma Pietro Vignali, scrivendo una lettera.
Spetta a Elvio Ubaldi, che di Vignali è stato il maestro politico prima che tra i due volassero stracci, leggerla. Assente per gravi motivi familiari.
Peccato che dalla splendida idea  della Carta di Parma siamo finiti così in basso.

Questa è la lettera dell'ormai ex primo cittadino:
"Cari parmigiani,
con le dimissioni si chiude la mia esperienza da sindaco e da amministratore di questa città. Dimissioni di cui il Consiglio Comunale sarà chiamato a prendere atto.
Questa non è per me una decisione facile, perché non è semplice cancellare più di 13 anni di vita dedicati a tempo pieno alla mia città, non risparmiandomi mai e mettendoci tutta la mia volontà e le mie capacità.
Se avessi compiuto una scelta nel mio interesse personale mi sarei dimesso già a giugno: mi sarei risparmiato tre mesi di difficoltà e di pressioni enormi, di estenuanti mediazioni, di attacchi personali.
Non mi sono dimesso allora perché bisognava portare a termine alcune opere fondamentali per la città e garantire la realizzazione di eventi fondamentali come il Festival Verdi.
In questi ultimi tre mesi, infatti, siamo riusciti a fare cose che erano assolutamente indispensabili, cose che andavano fatte: abbiamo votato i nuovi Piani industriali delle Aziende, assestato il Bilancio comunale, portato avanti diversi cantieri, terminato e inaugurato opere.
Altre sarebbero ancora da fare, ma ora è accaduto un altro fatto grave che vede coinvolto un assessore della mia Giunta.
Adesso le inchieste giudiziarie non riguardano più solo dei funzionari comunali ma esponenti politici dell’Amministrazione. La differenza è decisiva. E mi obbliga ad affrontare tutte le mie responsabilità, che non sono personali ma politiche. La mia coscienza, il mio modo d’intendere la politica, il rispetto per il mio ruolo di sindaco me lo impongono.
In Italia, nel centrodestra e nel centrosinistra, le dimissioni non si danno neppure davanti alle condanne, figuriamoci quando non si è nemmeno indagati. Tuttavia questo non è per me un motivo sufficiente per rimanere. E’ una scelta dolorosa, amara. Ma un sindaco deve saper fare anche questo.
In questi anni Parma è migliorata enormemente, nei servizi quanto nelle opportunità. Poche altre città sono state così dinamiche e fattive, e raggiungere questi risultati è stata una delle soddisfazioni più grandi della mia vita. Sicuramente non sono stato esente da errori. Ma ho fatto tanto, abbiamo fatto tanto insieme, incoraggiati dai cittadini che non volevano tornare all’immobilismo del passato.
La crisi economica mondiale ha inciso profondamente su progetti avviati da diversi anni, come la nuova Ghiaia, la sede dell’Authority (che abbiamo completato e che sarà inaugurata a breve), la nuova stazione, il ponte Europa, la Scuola Europea e la riqualificazione del comparto Pasubio, che non si potevano fermare e che quando saranno terminati renderanno Parma ancora più moderna e attrattiva.
Un’opera che invece ho deciso di fermare è stata la metropolitana, un progetto da 365 milioni di euro che il nuovo contesto economico rendeva insostenibile. Una rinuncia che i cittadini hanno condiviso, perché hanno compreso che era stata fatta nel loro interesse, ma che ho pagato cara.
La nostra è una città che non tollera certi sgarri e certa autonomia della politica, soprattutto quando in ballo ci sono affari milionari.
Parma però oggi non ha bisogno di continui scontri frontali, di pubblicità negativa sui giornali locali, nazionali ed europei, di delegittimazione pregiudiziale di ogni progetto, di insulti, urla e odio riversati in piazza.
Sono sicuro che la maggioranza moderata e perbene dei parmigiani saprà giudicare quanto accaduto senza però cancellare le conquiste e i benefici di 15 anni di buon governo della città.
Per questo oggi faccio un passo indietro e mi faccio carico anche di responsabilità non mie, se può aiutare la città a ritrovare la serenità e le condizioni per ripartire.
Ripartire dagli oltre 70 milioni di euro di fondi inizialmente destinati alla metropolitana, che siamo riusciti, tra grandi difficoltà, a portare a casa e che permetteranno, in questi tempi di crisi, di completare la nuova stazione, di costruire case di edilizia sociale, di portare a termine tanti altri progetti veramente utili.
Un risultato politico che era a portata di mano ma che nessun commissario avrebbe potuto raggiungere. Per questo, non per attaccamento alla poltrona o alla carriera politica, sono rimasto al mio posto in questi mesi, nonostante tutto.
Io lascio da persona onesta che ha sempre lavorato per il bene della nostra città.
Ringrazio tutti i cittadini di Parma che in questi anni mi hanno dato fiducia, i tanti che continuano a dimostrarmi il loro affetto, e mi scuso con quanti ho deluso. Io ce l’ho messa tutta.
L’amore per Parma mi ha guidato in questi anni, e continuerà a guidarmi anche in futuro, se i parmigiani lo riterranno. Questo è l’impegno a cui non mi sottrarrò mai".
 Pietro Vignali

Vignali non è caduto in disgrazia per aver detto no alla metropolitana. E' caduto in disgrazia per aver dato fiducia a dei disonesti.
Il sindaco lascia in eredità una spaventosa mole di debiti (le opposizioni parlano di oltre 600 milioni) alimentata dalla frenetica attività delle partecipate. Ma se fosse solo per i debiti, Vignali sarebbe ancora al suo posto. Molte altre città, che per aggirare il patto di stabilità, hanno legittimamente dato vita allo stesso sistema, non se la passano meglio di Parma ma i loro sindaci non sono nemmeno sfiorati dall'idea di dimettersi. Sotto i portici del Grano non abbiamo mai assistito a manifestazioni di protesta contro l'indebitamento del Comune. Gli «indignados» sono scesi in campo solo dopo gli arresti di giugno, non prima.(fonte)


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Tangenti, si dimette il sindaco di Parma «Lascio da persona onesta»
Vignali: "Ho scelto persone sbagliate. Non potevo immaginare quanto è successo a Bernini"
Altri 14 indagati a Parma, assessori o ex amministratori