sabato 25 maggio 2013

Georges Moustaki, Lo Straniero.

« Avec ma gueule de métèque
De Juif errant, de pâtre grec
Et mes cheveux aux quatre vents
Avec mes yeux tout délavés
Qui me donnent l'air de rêver
Moi qui ne rêve plus souvent »

(Georges Moustaki, Le Métèque)


Georges Moustaki
by Donquishotte /Erdogan Karayel

DESSIN. Georges Moustaki est mort : si vous êtes triste, Brassens se réjouit
Na!




By Deligne

È morto a Nizza all’eta di 79 anni Georges Moustaki. Di origine italo-greca, nato ad Alessandria d’Egitto, ma naturalizzato francese, ha influenzato la sua epoca in mezza europa, raggiungendo il primo posto anche nelle classifiche italiane con Lo Straniero.
Moustaki scrisse piu' di 300 canzoni alcune delle quali interpretate da grandi, come Edith Piaf e Yves Montand. Molte sono diventate dei 'classici' e sono state tradotte in tutto il mondo, tra queste Ma solitude, Ma liberté e La dame brune, interpretata da Barbara nel 1968. In Italia è ricordato soprattutto per la canzone Lo straniero. Il brano, scritto in francese con il titolo Le meteque, era stato tradotto in italiano da Bruno Lauzi ed aveva raggiunto il primo posto nelle classifiche italiane di vendita nell'ottobre del 1969.

E' ricordato anche per la Marche de Sacco et Vanzetti, cover di Herés to you (il tema scritto da Ennio Morricone con Joan Baez per il film Sacco e Vanzetti). Poliglotta, viaggiatore, pittore, Moustaki aveva lasciato le scene nell'ottobre del 2011, dopo aver rivelato di soffrire di una malattia "irreversibile" e che non avrebbe più potuto cantare.


“La gente sostiene che io sia pigro. Sono pigro perché ho bisogno della pigrizia per essere creativo – disse in una delle sue ultime interviste – Se ci si lascia alienare, se si vende il proprio tempo, non rimane niente per se stessi”.



Milord canzone scritta per Edith Piaf


Lo straniero
Con questa faccia da straniero sono soltanto un uomo vero
anche se a voi non sembrerà.
Ho gli occhi chiari come il mare capaci solo di sognare
mentre ormai non sogno più.
Metà pirata metà artista un vagabondo un musicista
che ruba quasi quanto dà
con questa bocca che berrà a ogni fontana che vedrà
e forse mai si fermerà.
Con questa faccia da straniero ho attraversato la mia vita
senza sapere dove andar
e' stato il sole dell'estate e mille donne innamorate
a maturare la mia età.
Ho fatto male a viso aperto e qualche volta ho anche sofferto
senza però piangere mai
e la mia anima si sa in purgatorio finirà
salvo un miracolo oramai.
Con questa faccia da straniero sopra una nave abbandonata
sono arrivato fino a te
adesso tu sei prigioniera di questa splendida chimera
di questo amore senza età.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.

Dice Nadia Redoglia:
E' intensamente commovente il métèque tradotto (circa 40 anni fa!) da Lauzi in "straniero". Meteque (emigrante dai Paesi del sud) allora era intraducibile, ma Lauzi seppe già allora tradurlo come (solo!) oggi, al posto di migrante/clandestino/extracomunitario ecc. finalmente s'è giunti ufficialmente a identificare (quel)la persona in "straniero".
Sono certa che la terra gli sarà lieve perché la terra sola non può contenere ciò che appartiene all'universo Cielo





Giuseppe (il lato B)
Io, buon Giuseppe, tu lo sai
la più carina in Galilea
non era certo Betsabea,
ma era Maria, la donna ebrea.
Tra le ragazze di laggiù
guai non ne avresti avuti mai.
Chi ti ha convinto e perché mai
che la tua donna fosse lei.
Potevi startene così
passar la vita sempre li
hai preferito con Maria
perdere tutto, andare via
potevi aver dei figli tuoi
e i figli contano lo sai
gli puoi insegnare quel che vuoi
a volte vanno dove vai.
Che colpa ne hai avuto tu,
se lui non ti ha seguito mai,
se è morto in nome di un'idea,
che ha fatto piangere Maria.
Io buon Giuseppe penso a te
e a quelle grandi cose che
la scelta fosse stata tua
avresti fatto per Maria.
Io buon Giuseppe, tu lo sai,
la più carina in Galilea
non era certo Betsabea,
ma era Maria la donna ebrea.
(testo tradotto da Bruno Lauzi)


Joseph

Voilà c'que c'est, mon vieux Joseph
Que d'avoir pris la plus jolie
Parmi les filles de Galilée,
Celle qu'on appelait Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Prendre Sarah ou Déborah
Et rien ne serait arrivé,
Mais tu as préféré Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Rester chez toi, tailler ton bois
Plutôt que d'aller t'exiler
Et te cacher avec Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Faire des petits avec Marie
Et leur apprendre ton métier
Comme ton père te l'avait appris.

Pourquoi a-t-il fallu, Joseph,
Que ton enfant, cet innocent,
Ait eu ces étranges idées
Qui ont tant fait pleurer Marie ?

Parfois je pense à toi, Joseph,
Mon pauvre ami, lorsque l'on rit
De toi qui n'avais demandé
Qu'à vivre heureux avec Marie.
(testo originale)


Le marche de Sacco y Vanzetti
Maintenant Nicolas et Bart
Vous dormez au fond de nos cœurs
Vous étiez tous seuls dans la mort
Mais par elle vous vaincrez !

{reprise 5x}



Georges Moustaki non era solo cantante ma anche pittore:



Link:

French composer and singer Georges Moustaki dies at 79

E' un'epidemia. Addio a Georges Moustaki,"Lo straniero" che cantava il meticciato
http://www.internazionale.it/news/musica/2013/05/23/addio-al-cantautore-georges-moustaki/

venerdì 24 maggio 2013

Stato - Mafia

una mia vigna per il Fatto di venerdì 24 maggio, a corredo di un testo di Spinelli.
Marilena Nardi

 Oggi sul Fatto il bel disegno di Marilena Nardi sui rapporti stato mafia  su cui si sta discutendo a Palermo, oggi il giorno dopo la commemorazione dei 21 anni della morte di Giovanni Falcone.
 Ieri l’Italia intera ha ricordato il sacrificio nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 che, con lui e sua moglie, vide morire tre uomini di scorta.
Roberto Scarpinato, Procuratore Generale di Palermo tre giorni fa ha fatto un lucido ed importante discorso al riguardo, ne ho estrapolato una piccola parte per il mio blog :

Sono parole sofferte quelle che Paolo Borsellino, pronunciò il 23 giugno 1992 in un discorso tenuto alla Biblioteca comunale di Palermo, commemorando Giovanni Falcone a distanza di un mese dalla strage di Capaci.
Mi pare significativo che colui il quale fu il migliore amico di Giovanni e che ne condivise la sorte nella vita e nella morte, nel rievocare la strage di Capaci non focalizzi in quella occasione la sua attenzione, come sarebbe logico attendersi, sugli esecutori ed i mandanti della strage, ma piuttosto sui tanti che egli individua come responsabili dell’ostracismo che aveva condannato Falcone all’isolamento, indebolendolo progressivamente e costringendolo a lasciare il palazzo di Giustizia di Palermo.
Ecco un estratto delle parole di Paolo:
Ho letto giorni fa, o ho ascoltato alla televisione - in questo momento i miei ricordi non sono precisi - un'affermazione di Antonino Caponnetto secondo cui Giovanni Falcone cominciò a morire nel gennaio del 1988. Io condivido questa affermazione di Caponnetto [……]ripercorrendo queste vicende della sua vita professionale, ci accorgiamo come in effetti il paese, lo Stato, la magistratura che forse ha più colpe di chiunque altro, cominciò a farlo morire il primo gennaio del 1988 […] 
Borsellino ricorda quindi le responsabilità di coloro che agli inizi del 1988 si erano attivamente impegnati per impedire che Giovanni Falcone venisse nominato capo dell’Ufficio istruzione di Palermo, succedendo a Caponnetto, e come lui avesse rischiato di essere sottoposto a procedimento disciplinare solo per avere denunciato alla pubblica opinione che il pool antimafia di Palermo era stato smobilitato e Falcone ridotto all’impotenza.
.. per aver denunciato questa verità io rischiai conseguenze personali gravissime, ma quel che è peggio, il Csm immediatamente scoprì qual era il suo vero obiettivo: proprio approfittando del problema che io avevo sollevato, Falcone poteva essere eliminato al più presto. E forse questo io l'avevo pure messo nel conto, perché ero convinto che l'avrebbero eliminato comunque; almeno, dissi, se deve essere eliminato l'opinione pubblica lo deve sapere, il pool antimafia deve morire davanti a tutti, non deve morire in silenzio. "

 da Il testo della commemorazione di Roberto Scarpinato in memoria di Giovanni Falcone e i sepolcri imbiancati dietro la strage

Umberto Romaniello



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Note:

Autonomia
In occasione dell'anniversario della strage di Capaci il procuratore Grasso rivela che non solo la Mafia aveva interesse nel bloccare l'attività della Magistratura.
24 maggio 2010
 Gianfranco Uber

Le recenti affermazioni del procuratore antimafia Grasso sulle stragi mafiose del '93 fanno ricordare il famoso "io so..." di Pasolini sul Corriere del 1974.
Con i dovuti aggiornamenti.
30 maggio 2010
Gianfranco Uber



PS:
PALERMO - Il gip di Palermo, Riccardo Ricciardi, ha distrutto il 22 aprile 2013, le intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro Nicola Mancino, registrate nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. (fonte)
ROMA - I pm di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia hanno citato come teste al processo, che si aprirà il 27 maggio in Corte d'assise, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I testi citati dai pm sono in tutto 180. Nella lista figurano anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, l'ex capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, e l'ex pg della Cassazione, Vitaliano Esposito. La citazione di Napolitano, peraltro preannunciata nei giorni scorsi, come quella degli altri testimoni indicati dalla Procura, deve essere valutata dalla corte d'assise che celebra il processo e che deciderà se ammettere le citazioni. Oggi sono state depositate anche le liste testi del legale degli ufficiali dell'Arma Mario Mori, Giuseppe Dedonno e Antonio Subranni e dell'ex ministro Nicola Mancino.(17 maggio 2013)


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Incapaci di dimenticare


20 anni dopo
Giallo Napolitano


giovedì 23 maggio 2013

Una donna, una ministra: Cécile Kyenge

Una donna, una ministra: Cécile Kyenge
"Sono italo-congolese, appartengo a due culture e due paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana o interamente congolese. Non sono di colore, sono nera e lo ribadisco con fierezza".
 

Kyenge
Mauro Biani

Scrive di lei Nadia Redoglia, dal Salone del libro di Torino per Peacelink:


Cecile Kyenge una donna come noi e per ciascuna di noi

Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori…

Premiazione 8° Concorso letterario Nazionale Lingua Madre Salone del Libro Torino 2013
Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori… Cecile Kyenge è ministro dell’integrazione, ma soprattutto della reciprocità, forza, scambievolezza ovvero dell’INTERAZIONE che lei ama sottolineare e che ha confermato alla premiazione per l’8° Concorso letterario Nazionale Lingua Madre al Salone del Libro di Torino. E’ appuntamento espressamente dedicato alle donne straniere che proprio utilizzando la lingua d’arrivo, l’italiano, approfondiscono il rapporto (interagiscono appunto) fra identità, radici, culture dell’universale “l’altro” insieme con le donne italiane, cui è dedicata una sezione speciale, che raccontano nelle proprie storie la conoscenza, condivisione, complicità, passione, tenerezza con le donne straniere. Il concorso nasce nel 2005 dalla straordinaria idea della giornalista Daniela Finocchi che in questo modo ha contribuito non poco ad aprire porte che troppo spesso restano chiuse da chiavistelli discriminatori, in questo caso doppiamente: per sesso e provenienza. Cecile Kyenge perciò ha voluto esserci e restare fino al termine dell’ultima premiazione (dalla mia postazione ho potuto “intercettare” il suo fermo no al sollecito del suo staff e della scorta a interrompere per gli impegni successivi)  perché oltre il simbolo del suo ministero, dunque la già importante “presenza”, lei è consapevole e ben determinata a concretizzare il suo messaggio che sta nella dimostrazione di fatti concreti che lei intende portare avanti e proteggere con forza, determinazione, coraggio. Sono segnali indispensabili ad alimentare, sul serio e non per finta, le speranze di tutti coloro che appartengono (sul serio e non per finta) alla specie umana e che, dunque, ben sono consapevoli che la condizione naturale per la sua sopravvivenza sta principalmente nell’interazione, ancor prima che nell’integrazione.

Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori…Siccome è palese, sotto il mero aspetto del significato di civiltà, che il tutto debba partire dalle basi istituzionali (la signora Cecile insegna fornendo validissimi esempi), ribadiamo la convinzione che onorevoli al pari (ma pur meno) di Borghezio non ne possono fare parte. Sia chiaro: non certo per motivi legati a personali antipatie, sensazioni a pelle, colore di partito ecc. bensì per dimostrata incapacità per tutto ciò che concerne la conoscenza dell’umana specie, condizione primaria per disporre e legiferare.
    
Da qui le 130mila firme portate da articolo21 a Strasburgo insieme con altri milioni di cuori che non possono parlare, ma che battono forte!
Note: http://www.articolo21.org/2013/05/esclusivo-ue-art-21-borghezio-sospeso-dal-gruppo-del-parlamento-europeo/


Diritto di cittadinanza
US SOLI" O "JUS SANGUINIS" il problema del diritto alla cittadinanza italiana per i bambini nati sul suolo italiano solleva molte reazioni negative soprattutto da parte cdel PDL e della Lega.
Digerita già male per il colore della pelle (quale colore? domanda intelligentemente Pirroso in un suo tweet)
il Ministro Cecile Kyenge, dopo aver dimostrato grande equilibrio a proposito nell'intervista della mezz'ora di Lucia Annunziata, sottoposta ad un tiro incrociato di critiche ma è indubbio che l'argomento meriterebbe una profonda riflessione non ideologica.
Gianfranco Uber

Cecile Kyenge e Laura Boldrini
Tiziano Riverso



Proposta di espulsione di Borghezio
Tiziano Riverso

Dal Messaggero:
Una petizione contro Borghezio ed un invito per Cecile Kyenge: il Parlamento Ue prende chiaramente posizione nella polemica tra il leghista e la ministra. I capigruppo dei 5 maggiori partiti del Parlamento Ue - i popolari del Ppe, i socialisti-democratici dello S&D, i liberaldemocratici dell'Alde, e Verdi e la sinistra unitari del Gue - hanno ricevuto ieri pomeriggio a Strasburgo la richiesta di dimissioni per l'eurodeputato del Carroccio lanciata da Articolo 21 sulla piattaforma change.org e forte di 130 mila firme.
 I 5 capigruppo, Hannes Swoboda per S&D, Veronique Mathieu in sostituzione di Joseph Daul per il Ppe, Guy Verhostadt per l'Alde, Daniel Cohn-Bendit per i verdi e Gabriele Zimmer per il Gue, hanno anche deciso di invitare Kyenge ad una riunione della Commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) del Parlamento Ue, di cui Borghezio è coordinatore per il gruppo Efd, Europa della libertà e la democrazia. «Borghezio è andato oltre i limiti, è politicamente inaccettabile», ha affermato Swoboda ricevendo le firme da Stefano Corradino, direttore di Articolo 21. Mathieu ha sottolineato come le frasi del eurodeputato del Carroccio «siano non solo razziste, ma esprimano anche posizioni inaccettabili sulle donne». (fonte)


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Link:
Cecile Kashetu Kyenge.
Concorsi madre lingua Torino

mercoledì 22 maggio 2013

Maratona Boston 2013: violenza senza fine.

15 aprile 2013: attentato durante la maratona di Boston
Obama: "Chiunque sia stato pagherà"

Maraton - Angel Boligan


L'attentato alla maratona di Boston del 15 aprile 2013 è stato caratterizzato da una serie di due esplosioni avvenute durante la maratona di Boston. L'incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 178.

Le due bombe sono esplose ad una distanza di 550 piedi (170 m). Le riprese televisive sul traguardo mostrano un intervallo di circa 12 secondi tra le due esplosioni: la prima si è verificata al di fuori del negozio Sport Marathon al numero civico 671 di Boylston Street, e la seconda a circa un isolato più lontano, a ovest, dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara al traguardo stava mostrando il tempo di 04:09:43 (4 ore, 9 minuti, e 43 secondi) al momento della prima esplosione (i vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima).


by David Rowe

by David Rowe

by Valerio Marini

by Danziger

Ramirez

This cartoon by Michael Ramirez, the two-time Pulitzer Prize-winning cartoonist forInvestors Business Daily, adapts a famous quote by the great English philosopherSamuel Johnson to comment on the Boston marathon bombings.
A blood-stained trainer lies on the ground surrounded by debris in the aftermath of the bombings. The caption reads, "Terrorism is the last refuge of a coward." 
According to Wikipedia:
In 1774 he (Johnson) printed The Patriot, a critique of what he viewed as false patriotism. On the evening of 7 April 1775, he made the famous statement, "Patriotism is the last refuge of the scoundrel." This line was not, as widely believed, about patriotism in general, but the false use of the term "patriotism" by John Stuart, 3rd Earl of Bute (the patriot-minister) and his supporters; Johnson opposed "self-professed Patriots" in general, but valued what he considered "true" patriotism.
Johnson's quote has inspired many variations including:
• "Violence is the last refuge of the incompetent." - Isaac Asimov
• "Consistency is the last refuge of the unimaginative." - Oscar Wilde
• "Sarcasm is the last refuge of the imaginatively bankrupt." - Cassandra Clare
See here for more examples.


Run
E a Boston, durante la maratona.
Mauro Biani



CHAPPATTE


WEAPONS BAN
Gianfranco Uber
U.S. Senate rejects Obama's attempt to put a brake on the free sale of weapons. The tragic attack in the Boston Marathon awakens the American myth of self-defense rather than reveal its futility. 19 Apr 2013




Search for marathon bombers
April 19, 2013 - Watertown, Massachusetts, United States: Police and FBI search area of Nichols Street during search for Boston Marathon bombing suspects. A late-night police chase and shootout has ended with one marathon bombing suspect dead and another on the run. One police officer was killed and another was seriously wounded during the violent spree. The suspects have been identified as two Chechen brothers. (John Taggart/Polaris) Polaris


19 aprile - Boston: ceceni i due attentatori.
Uno ucciso, il fratello arrestato

Il 19 aprile 2013, l'FBI ha individuato due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: Dzhokhar Tsarnaev e suo fratello, entrambi ceceni. I due sarebbero stati coinvolti in una sparatoria avvenuta lo stesso giorno presso il MIT di Cambridge, nei pressi di Boston, dove una guardia del campus rimase uccisa insieme ad uno dei due fratelli ceceni, mentre l'altro fratello venne arrestato.


The Endless Marathon
Shlomo Cohen
Pursuit of terrorists around the world is a long Marathon that never ends. 17 Apr 2013



FBI Boston
 By Hajo de Reijger, The Netherlands - 4/16/2013

25 aprile-Bombe a Boston, l'attentatore rivela:
"New York era il prossimo obiettivo"
Le prime ammissioni del giovane ceceno ferito e catturato dalla polizia dopo l'attacco alla maratona. "Avevamo deciso di far esplodere degli ordigni a Times Square. Nell'auto avevamo sei bombe artigianali e una costruita con una pentola a pressione"

di Tiziano Riverso



22 maggio
Washington, 22 mag. - Un uomo sospettato di aver aiutato i fratelli Tsarnaev nell'attentato alla maratona di Boston e' stato ucciso da agenti dell'Fbi. L'uomo aveva tentato di aggredire i poliziotti. L'uomo, un ceceno di nome Ibrahim Todashev, sarebbe stato ucciso dopo un interrogatorio in Florida, secondo quanto riferito da un amico a Fox News. Diverse fonti dell'Fbi hanno confermato alla Nbc che a sparare e' stato un agente speciale.
Todashev, ceceno, conosceva Tamerlan Tsarnaev, il 26enne considerato l'autore dell'attentato di Boston del 15 aprile in cui morirono tre persone e ne rimasero ferite altre 260, "ed era solito parlare con lui al telefono", ha detto Khusen Taramov. "Si sono parlati l'ultima volta il mese scorso", ha aggiunto, "ma dopo l'attentato, non credo. L'Fbi continuava a chiedergli dei collegamenti on l'attentato, ma lui rispondeva che non vi era alcuna connessione". "Io, lui e i miei amici sapevamo che una cosa del genere sarebbe accaduta", ha aggiunto l'amico della vittima, "ecco perche' voleva lasciare il Paese e aveva comprato i biglietti aerei per tornare in Cecenia. L'Fbi faceva pressioni e cosi' ha deciso di restare". Taramov ha poi raccontato di essere stato interrogato dagli agenti insieme all'amico, ma che i federali gli avevano consentito di tornare a casa. Quando e' tornato al commissariato di polizia, ha appreso che l'amico era morto. "L'Fbi", ha detto, "sa cosa e' successo".





What is happening here? Is he running away to avoid asking the hard questions? Making a point?

Bado (Guy Badeaux)

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LinK:



martedì 21 maggio 2013

"Les dessins de la Liberté" al Festival del cinema 2013 di Cannes

Cartooning for Peace exhibition in Cannes Film Festival 2013
"Les dessins de la Liberté" au Festival de Cannes
Le Monde | 16.05.2013 à 15h59 • Mis à jour le 17.05.2013 à 07h56

En collaboration avec Piasa, les dessinateurs Willis from Tunis (Tunisie), Dilem (Algérie), Kichka (Israël) et Plantu (France, "Le Monde" et "L'Express") seront réunis, lundi 20 mai, autour du commissaire-priseur James Fattori, à l'Agora à Cannes. Les bénéfices de cette vente aux enchères de dessins de presse sur le thème du cinéma seront reversés à l'association Cartooning for Peace, créée en 2008 par Kofi Annan et Plantu, pour rassembler des dessinateurs chrétiens, juifs, musulmans, agnostiques et athées et pour combattre toutes les formes d'intolérance.

Parallèlement à cette vente, une exposition présentée au Palais des festivals, jusqu'au 26 mai, présente une sélection d'environ quatre-vingts dessins humoristiques sur des films mythiques, des réalisateurs célèbres comme Fellini, Bergman, Spielberg ou Haneke, et sur l'industrie du cinéma.

© Gatto (Italie)

Cartooning for Peace présente, durant toute la durée du 66ème Festival de Cannes, une exposition de dessins de presse en hommage au cinéma.
Plus d'info sur : http://www.cartooningforpeace.org/


El dibujante Plantu
en la presentación de 'Cartooning For Peace',
en el Festival de Cannes.
ANDREAS RENTZ (GETTY IMAGES)
Come tante altre cause, la libertà di stampa ha la sua giornata annuale. Ogni anno, il 3 maggio è la data per ricordare che troppi giornalisti muoiono nell'esercizio della loro professione (19 dall'inizio del 2013), e che vengono imprigionati a causa della loro attività professionale (174 attualmente).

Ma, dobbiamo difendere ogni forma di libertà di espressione, tutti i giorni dell'anno. Questo è il motivo per cui il Festival di Cannes ha deciso di ospitare il 20 maggio un'asta organizzata a favore dell'associazione Cartooning for Peace. Fondata nel 2008 da Kofi Annan e Plantu, Cartooning for Peace combatte tutte le forme di intolleranza e riunisce artisti cristiani, ebrei, musulmani, agnostici e atei.

Le opere che saranno messe  in vendita in presenza degli artisti Willis da Tunisi, Dilem, Plantu e Kichka, saranno esposte in una mostra che si terrà presso il Palais des Festivals dal 15 maggio. Essa si compone di circa 80 disegni umoristici sul tema del cinema e della libertà artistica.

La manifestazione è l'occasione di ricordare che anche l'industria cinematografica è minacciata in alcuni paesi come per esempio, l'Iran e l'Algeria, ed un pensiero speciale va al regista Jafar Panahi.

 OUVERTURE DU FESTIVAL DE CANNES: Le président du festival de Cannes GILLES JACOB dans le dessin réalisé pour le quotidien de Cannes.
 Plantu



Festival De Cannes President Steven Spielberg
by Plantu

disegno di Elena Ospina
 
Xavier Bonilla "Bonil" (Ecuador)




by Angel Boligan



I.Bergman by Riber


disegno di Kichka

Exposition des dessinateurs de Cartooning for peace en ce moment au festival de Cannes...
Woody Allen
by Damien Glez





copertina del catalogo








Fonte Le Monde:

"Les dessins de la Liberté" au Festival de Cannes


Nota:
Dessin présenté dans l'exposition "Les dessins de la Liberté" au Palais des Festivals et dans le catalogue de la vente aux enchères de dessins originaux au profit de Cartooning for Peace : http://bit.ly/YiRz2P

(Plantu & Friends : les dessins de la liberté - Festival de Cannes 2013)




domenica 19 maggio 2013

Argentina: Jorge Rafael Videla (1925-2013)

“Sono tranquilla: un essere disprezzabile ha lasciato questo mondo”.
Estela Carlotto, presidente delle Abuelas, le Nonne di Plaza de Mayo.


Videla  disegno di Martirena
fonte


L’ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla è morto  venerdì 17 maggio. Aveva 87 anni.

Secondo alcune delle sue vittime, come le madri dei desparecidos, invece, Jorge Videla era morto da tempo. Come essere umano.

Si è spento nel carcere di Marcos Paz, vicino a Buenos Aires: era detenuto per le atrocità commesse durante il suo regime.

Condenado por crímenes de lesa humanidad


Era stato condannato a due ergastoli e ad oltre 50 anni di carcere, per la repressione dei dissidenti durante il suo mandato, dal 1976 al 1981. Con il ripristino della democrazia in Argentina, nel 1983, arrivarono i processi e le condanne.

Videla sospese le libertà sindacali e civili ed ammise di essere responsabile della morte di almeno 7.000 persone. I due ergastoli arrivarono da diversi processi, i rimanenti 50 anni da un dramma parallelo a quello dei desaparecidos: il rapimento dei loro figli. Decine di bambini nati durante la prigionia e la tortura delle donne, poi dati in adozione a famiglie di militari.
(fonte)

 
Argentina
 L’ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla, condannato all’ergastolo per la sanguinosa repressione avvenuta durante i cinque anni del suo regime, è morto in un carcere di Buenos Aires per cause naturali a 87 anni.
Quissù la mia tavola regalata alle Madres de Mayo in visita a genova a marzo. Qui un’altra vigna sulla morte del sanguinario.
Mauro Biani 

Il parco della memoria a Buenos Aires. (Giancarlo Ceraudo)



Videla
Jan-Erik Ander



Videla di Valerio Marini


viavà
fabiomagnasciutti


Milko



by Enzo Apicella


Jorge Videla
Elihu Duayer
Desaparecido, at last! 18 May 2013


Videla
CeciGian


 
Vileda, il boia è desaparecido
Roberto Mangosi


Vileda (fraintendimenti)
Vukic
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LINKS
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Note: video sui voli della morte
volo finale


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