lunedì 9 maggio 2016

Solidarietà per Vilma Vargas

Solidarity with Vilma Vargas !
Vilma was the victim of censorship in Ecuador precisely on the Day of Press Freedom !!
https://www.facebook.com/events/1259581314069229
https://www.facebook.com/groups/TodosSomosEcuador/?hc_location=ufi
http://vilmatraca.blogspot.fr/2016/05/cedulas-y-videos-censurados.html
https://www.facebook.com/Caricaturistas-del-mundo-por-la-libertad-de-expresión-131746770255748/?hc_location=ufi


Vilma Vargas è stata vittima della censura, in Equador, nientemeno che il giorno mondiale per la libertà di stampa.
Accolgo l'appello di Bernard Bouton di denunciare la cosa ed esprimo tutta la mia solidarietà a Vilma Vargas.




EL MATERIAL CENSURADO DE LA EXPOSICIÓN "HUARMICATURAS POR LA LIBERTAD"

1. CÉDULAS DE LOS DIBUJOS: Se expusieron sólo los dibujos y cuadros, sin las cédulas respectivas que ubican al espectador en el año, momento político o referencia adecuada.


HOOPER EN ECUADOR
Tomado de “MORNING SUN” - EDWARD HOOPER
Lápices de color y ordenador
2010
     

VENUS EN ECUADOR
Tomado de “NACIMIENTO DE VENUS” - BOTTICELLI
Lápices de color y ordenador
2010

LA LECCIÓN DE ANATOMÍA
Tomado de “LA LECCIÓN DE ANATOMÍA” – REMBRANDT
Lápices de color y ordenador
2010

LA LECCIÓN DE ANATOMÍA
ÓLEO/LIENZO
2010

VIOLENCIA DE GÉNERO EN ECUADOR
Tomado de “LA GRAN BAÑISTA”- INGRES
Lápices de color y ordenador
2016

S/T
Tomado de “LAS SEGADORAS” – MILLET
Lápices de color y ordenador
2016

EL ESPEJO DE LA VIOLENCIA
Tomado de “LA VENUS DEL ESPEJO” DE VELÁZQUEZ
(Dibujo Seleccionado para la muestra internacional “Apaguemos el Maltrato”, Madrid, 2014)
Lápices de color y ordenador
2014

Continua qui






COMUNICADO:
Dejo sentada mi protesta ante la censura de la que fueron impuestos mis dibujos en la exposición " HUARMIcaturas por la libertad", al haber impedido la circulación del catálogo, el retiro de las cédulas de las obras expuestas, la prohibición de pasar los videos animados al público asistente y el cercenamiento al texto curatorial que sustenta mi propuesta artística.
Resulta paradójico que todas estas censuras hayan acontecido en el propio Día Mundial de la Libertad de Prensa, en una institución que debate a nivel nacional su autonomía y que atropella su propio discurso ante el mandatario de turno.
El dibujo con el que protesto no puede ser más alusivo con el hecho histórico de los Fusilamientos del 3 de mayo de Francisco de Goya, convertido hoy en alegoría para mi reclamo en un país en donde tratan de imponernos una única verdad.
Vilma Vargas



Censuran a artista en exposición por la libertad de expresión

La libertad le da identidad a caricaturas de Vilma Vargas

Il sito di Vilma 




Riber per Vilma


Fadi ToOn per Vilma

domenica 8 maggio 2016

Mamma!


Dalcio


Vilma Vargas

Marilena Nardi




Mother's Day
BY CRISTINA SAMPAIO, PORTUGAL, CAGLECARTOONS.COM  -  5/5/2016

-


Boligan
Boligan
CUANDO MAMÁ YA NO ESTÁ
El Universal 8/05/16
Boligan






Io ero il figlio
Al mattino entravo in camera sua prima di andare al giornale. «Come va?», chiedevo. «Stanotte ho dormito», rispondeva (sfido, a forza di iniezioni). Facevo due tre passi nel corridoio e mi raggiungeva la temuta voce: «Ci sei a pranzo?» Sì. «E a cena?» Dio mio, quanto innocente e grande e nello stesso tempo piccolo desiderio c'era nella sua domanda. Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un'informazione. Ma io avevo appuntamenti cretini e l'idea di tornare nella casa triste, avvelenata dalla vecchiaia e dalla malattia, mi repelleva, perché non si deve avere il coraggio di confessare queste orribili cose quando sono vere? Io andavo in giro ridendo e scherzando con gli amici, idiota, delinquente che ero, mentre il costrutto della mia stessa vita, l'unico mio vero sostegno, l'unica creatura capace di sanguinare per me, stava morendo. Le sarebbero bastate due parole prima di cena, io seduto sul piccolo divano e lei distesa sul letto, qualche informazione sulla mia vita e sul mio lavoro. E poi mi avrebbe lasciato andare volentieri dove diavolo volevo, non le sarebbe dispiaciuto, anzi, era lieta se avevo occasione di svagarmi.
Così poco chiedeva. E io neanche questo, per il mio schifoso egoismo. Perché io ero il figlio e nel mio egoismo di figlio mi rifiutavo di capire quanto bene le volessi.
(Dino Buzzati, I due autisti)



sabato 7 maggio 2016

Licenziato per una vignetta contro le multinazionali dell'agricoltura

Rick Friday, an editorial cartoonist who worked at a local Iowa newspaper for 21 years, has been fired for a cartoon that criticized Monsanto and other major figures in Big Agriculture.

The cartoon in question appeared in Farm News on April 29 showed two farmers talking to one another. The farmer on the left says, “I wish there was more profit in farming.” The farmer on the right responds, “There is. In year 2015 the CEOs of Monsanto, DuPont, Pioneer, and John Deere combined made more than 2,129 Iowa farmers.”


Rick Friday, un cartoonist che ha lavorato in un giornale locale dello Iowa per 21 anni, è stato licenziato per una vignetta  che ha criticato la Monsanto ed altre importanti società nella Big Agricoltura.

La vignetta  in questione è stata pubblicata in News Farm il 29 aprile.
Mostra due contadini che parlano tra di loro.
Il contadino a sinistra dice: "Vorrei che ci fosse più profitto in agricoltura."
 Il contadino sulla destra risponde, "C'è. Nel 2015 gli amministratori delegati di Monsanto, DuPont, Pioneer, e John Deere insieme hanno preso più denaro  di 2.129 agricoltori Iowa. "


giovedì 5 maggio 2016

Dirotta su Cuba


First cruise from USA to Cuba    Alfredo Martirena
First cruise from USA to Cuba
02 May 2016


Dirotta su Cuba


Sfilata Chanel a Cuba by Karl Lagerfeld in contemporanea con la prima crociera partita dalla Florida per l’Havana. A farla da padrona nella prima sono stati i baschi del Che,  nella seconda il business della Carnival che effettuerà due viaggi mensili al fine di -così dice-  promuovere gli scambi culturali tra l’isola e il resto del mondo…
Aqui se queda la clarala entrañable transparencia, de tu querida presencia, Comandante Che Guevara?
Aqui…
Il cantastorie di Ernesto Guevara, Carlos Puebla, compose Hasta siempre quando il Che nel 1965 disse addio a Cuba per proseguire le sue rivoluzioni. L’ inno ne raccoglie le imprese straordinarie porgendo tra le lacrime l’addio a Uomo tra i più belli della storia.
Oggi Cuba è protagonista di nuova rivoluzione nella quale non entro nel merito perché sono troppo di parte in quella precedente. Tuttavia quei baschi del Che in quella sfilata Chanel di quel Lagerfeld, che senso rivoluzionario hanno, a parte il ribaltarci nel gusto del ridicolo  di quel  Fulgencio Batista ribaltato dal Comandante nel ’58?  Ecco. Se questa nuova rivoluzione cubana del 2016 manifesta la  vittoria in questo modo, che il resto del mondo sappia almeno dirottare la sua intelligenza culturale  dal definirla rivoluzione…
4 maggio 2016



Socialism is Dead! Pedro X. Molina
Will restoring ties with the United States be the end of socialism in Cuba?
23 Jul 2015


Visit to Cuba    Vasco Gargalo
Cuba
21 Mar 2016



Havana tour    Ares
After the anounce of diplomatic relations between Cuba and USA the number of american tourists in Cuba was increasing 40 percent
27 Aug 2015



CUBA    Paolo Lombardi
.
14 Aug 2015

last call
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  3/31/2016
-









---------------------------------


Ti potrebbe interessare anche:
Album-ricordo viaggio papale in Messico - Cuba 2012


Papa Francesco a Cuba, ed incontra Fidel!


Dopo 88 anni un presidente USA a CUBA

martedì 3 maggio 2016

Ginevra: Gado e Zunar vincitori del Prix Cartooning for Peace 2016

Les dessinateurs Gado (Kenya) et Zunar (Malaisie), lauréats du Prix Cartooning for Peace 2016


Prix
Suisse
Genève
03/05/2016
A l’occasion de la Journée internationale de la liberté de la presse le 3 mai 2016, le Prix international Cartooning for Peace du dessin de presse, décerné par la ville de Genève et la Fondation suisse Cartooning for Peace, a été remis par Monsieur Kofi Annan, Président d’Honneur de la Fondation, aux dessinateurs Gado (Kenya) et Zunar (Malaisie).
« Gado et Zunar nous rappellent combien cette liberté reste fragile en Afrique et en Asie comme dans d’autres régions du monde. Par leur engagement en faveur de sociétés ouvertes et transparentes, Gado et Zunar, menacés dans leur pays et qui ne peuvent plus exercer leur métier, nous mettent face à notre responsabilité de préserver la liberté d’expression et d’agir pour soutenir le combat de ceux qui ne peuvent s’exprimer par leur art », a déclaré M. Annan.
Le dessinateur Patrick Chappatte, Vice-Président de la Fondation Suisse Cartooning for Peace et membre du jury, a ajouté: « Pour avoir eu le courage de dessiner le roi nu, Gado et Zunar sont confrontés à une machine du pouvoir destinée à les faire taire. Ce Prix veut au contraire amplifier leur voix, qui est celle de la démocratie et de la justice » (extraits du communiqué de presse).
Ce prix, remis tous les deux ans à Genève, récompense un dessinateur ou une dessinatrice pour son courage, son talent et son engagement en faveur des valeurs de paix, de tolérance et pour la liberté d’expression.
La remise du prix du dessin de presse est accompagnée d’une exposition présentée le long du Quai Wilson jusqu’au 4 juin 2016. Pour plus d’informations sur l’exposition, c’est ici !
La Fondation Suisse Cartooning for Peace voit le jour en 2009 avec le soutien du Ministère Suisse des Affaires étrangères (DFAE) et l’Office des Nations unies à Genève. Co-fondée par les dessinateurs Patrick Chappatte, Jean Plantu et l’ancienne porte-parole de Kofi Annan, Marie Heuzé, la Fondation réunit également Frédéric Fritscher, Guy Mettan et Françoise Sampermans.
Découvrez les biographies de Gado et Zunar.

Gado




Zunar




Per celebrare la giornata mondiale della libertà di stampa, il 2016 International Editorial Cartoons Prize  è stato assegnato dalla città di Ginevra e la fondazione Svizzera Cartooning for peace ai cartoonists Gado (Kenya) e Zunar (Malesia).
Dal 3 MAGGIO AL 4 GIUGNO 2016, un open-Air fumetti per la pace, la mostra su 2016 i vincitori del premio, l'esodo, la libertà e la sicurezza, il mondo virtuale e il pianeta terra, viene visualizzato Lungo le rive del lago di Ginevra fino al 4 GIUGNO, 2016-maggiori informazioni: http://bit.ly/1W6oWoS









lunedì 2 maggio 2016

I bambini e la pedofilia.

STOP CHILD ABUSE!
Occhi
CeciGian



Io non ho paura

30/04/2016
MASSIMO GRAMELLINI
A dispetto del nome ecologico, il Parco Verde di Caivano è un conglomerato orrendo di case attaccate l’una all’altra per farsi coraggio. A un certo punto da uno di questi palazzacci sono cominciati a cadere i bambini. Prima Antonio da una finestra. Poi Fortuna dal terrazzo, perdendo una scarpetta nel volo. La signora dell’ultimo piano ha negato di avere visto la bimba sul suo pianerottolo: in seguito si è scoperto che la scarpetta l’aveva nascosta lei. Ma tutta l’indagine è stata un rosario di reticenze e connivenze, di adulti che coprivano i colpevoli nel timore di ritorsioni, perché la paura è il veleno che hanno respirato per tutta la vita e il silenzio omertoso la migliore garanzia di sopravvivenza. Persino quando il reato da nascondere è il più abietto che si riesca a immaginare.

Anche i bambini del condominio, debitamente ammaestrati, hanno negato l’evidenza. Finché tre di loro, tre fratellini, sono stati strappati al Parco e presi in custodia dai servizi sociali. All’inizio non riuscivano nemmeno a giocare. Ma dopo qualche tempo si sono lasciati sedurre dall’ambiente amico e hanno iniziato a vivere, quindi a parlare. Rivelando gli orrori a cui avevano assistito e da cui si erano dovuti difendere, non sempre con successo. Se due coppie di orchi sono state messe nelle condizioni di non nuocere, lo si deve a quei bimbi che, a differenza dei grandi, hanno imparato a non avere paura. Il riscatto delle zone marce di questo Paese passa dal coraggio dei più piccoli. E da quello dello Stato di strapparli a famiglie perdute che hanno perso il diritto di allevarli.



Pedofilia
Tiziano Riverso



Screamm    Menekse Cam
Never remain silent, if you suspect a child is being abused. You may be only person who can help her/him. Your actions can save a life. STOP CHILD ABUSE!
12 May 2015

Child Abuse-Air Bag (2007)
BY JIHO, FRANCE



LOCAL DC - Child Abuse
BY NATE BEELER, THE WASHINGTON EXAMINER  -  4/9/2008



Pedophiles  BY CARDOW, THE OTTAWA CITIZEN - 8/20/2006



Abused Teddy BY BILL DAY, CAGLE CARTOONS - 9/26/2011

domenica 1 maggio 2016

1 maggio 2016



Fogliazza



Mauro Biani


Primo maggio... festa del lavoro... - I Chinson
#primomaggio
Mario Airaghi


Celebramos el día del trabajador y el cumpleaños de Amancio Ortega
Elchicotriste


1 May in Istanbul    Paolo Lombardi
.
01 May 2016
Paolo Lombardi


Darko Drljevic


1 may
Firuz Kutal


1 maggio
Firuz Kutal



Uva P.
http://www.radicifuturemagazine.it/ 



...al lavoro
Perazzolli



Nico Pillinini


1st May    Marco De Angelis
International Workers' Day
01 May 2016



Happy Labor Day to all workers.    Tomas
... getting older every year, while increasing the retirement age.
01 May 2016

Fulvio Fontana



1 maggio!
Per mondine moderne e nuove risaie...
Vanna Vinci




Moise



Buon Primo Maggio! Lo festeggio con un bel racconto di Maurizio Maggiani che ho avuto il privilegio di illustrare con un mio piccolo disegno, sulla scomparsa rubrica "Vivario" del Fatto Quotidiano, ormai alcuni anni fa. 
Marilena Nardi

Su fratelli, su compagneSu venite in fitta schieraSulla libera bandieraSplende il sol dell'avvenir.O vivremo del lavoroO pugnando si morrá.Mio padre si metteva il vestito da sposo, mia madre mi metteva quello della prima comunione e mi mandava con lui, con lui e i suoi compagni lavoratori a sfilare per la città. La città era in festa, era appena passata la sfilata del 25 Aprile, sui fili del tranvai c'erano milioni di bandierine tricolori. È l'Italia che saluta il lavoro, mi diceva mio padre. Dai marciapiedi c'erano qua è là ragazze che lanciavano garofani rossi. Sono le fidanzate dei lavoratori, mi diceva mio padre. E sfilavano quegli uomini che sembravano tutti dei gran signori, sembravano tutti dei re. E io tra loro mi sentivo un principe, il principe legittimo erede di un gran lavoratore. In testa al corteo un camioncino con degli altoparlanti grandi come le trombe del Giudizio annunciava al mondo intero che stavano passando uomini che sarebbero morti se non avessero potuto vivere del loro lavoro. C'è stato un tempo che il Primo Maggio era una festa. Mia madre ci aspettava con due borse di fave e un cartoccio di pecorino, mio padre passava a prendere una bottiglia di vino e ce ne andavamo nei prati in collina. Eravamo tutti là, le famiglie dei lavoratori, a passare il pomeriggio a sgranare fave e inzupparle nel sale. Primo maggio, fave e formaggio. Fave tenere e odorose, verdi lucenti come smeraldi. Nel caso non ve ne fregasse più niente del lavoro, ricordatevi almeno delle fave, che sono buone anche solo con due grani di sale.Maurizio Maggiani